23 Novembre 2022

Regione: terza variazione bilancio 2022-24 approvata a maggioranza

Sono stati approvati anche una serie di emendamenti presentati dal presidente della Giunta e un ordine del giorno presentato dal Pd. Respinto un ordine del giorno presentato da Elisa Tozzi (gruppo misto Toscana-domani)

comunicato n. 1042
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Firenze – Con 24 voti a favore e 13 voti contrari il Consiglio regionale ha approvato la terza variazione al bilancio di previsione 2022-2024. Durante la votazione, sono stati approvati una serie di emendamenti presentati dal presidente della Giunta, Eugenio Giani, con i quali si sono introdotti alcuni contributi, rimodulando al contempo gli impegni previsti in precedenza.

La terza variazione al bilancio si componeva di due distinti atti: la proposta di legge 154 (interventi normativi collegati) e la proposta di legge 155 (la variazione di previsione vera e propria), ambedue votate a maggioranza.

Votati anche due ordini del giorno collegati alla Pdl 155.  Il primo, a firma della consigliera Elisa Tozzi, è stato respinto dall’aula. Con l’atto di indirizzo, la consigliera Tozzi intendeva impegnare la Giunta regionale “ad attivarsi per definire un accordo, con le associazioni rappresentative delle Rsa toscane, per l’aumento della quota sanitaria nelle Residenze sanitarie assistenziali” e a prevedere lo stanziamento delle risorse necessarie. Un atto sostenuto in aula con forza dal consigliere regionale di Italia Viva Maurizio Sguanci che ha annunciato a titolo personale il suo voto positivo sottolineando anche “il grave ritardo della Regione nell’aggiornamento dell’indicizzazione dell’Istat”. Enrico Sostegni (Pd) ha chiesto invece alla consigliera Tozzi di ritirare l’ordine del giorno “visto che dell’argomento si occuperà nella prossima seduta la commissione Sanità”. A favore, invece, anche la Lega come ha confermato in aula il consigliere regionale Giovanni Galli e Fratelli d’Italia con l’intervento di Alessandro Capecchi che “ha ringraziato la consigliera Tozzi per un atto dall’alto valore politico che va al di là della discussione sul bilancio”.

Approvato all’unanimità, invece, l’ordine del giorno del Pd, prima firmataria Cristina Giachi (Pd), che impegna la Giunta regionale a confermare già dalla prossima manovra “un adeguato livello di finanziamento degli interventi educativi per l’infanzia, prevedendo in tal senso gli importi consolidati degli scorsi anni al fine di garantire la sostenibilità di tali servizi per le famiglie interessate”; a d arrivare quanto prima “a garantire la gratuità degli asili nido in Toscana per le fasce di reddito più basse”, mediante l’utilizzo delle risorse comunitarie”, in coerenza con quanto previsto dal programma di governo.

(testo a cura di Sandro Bartoli e Emmanuel Milano)

 

L’illustrazione dell’atto all’Aula

Firenze – Al centro dei lavori dell’Aula di palazzo del Pegaso la terza variazione al Bilancio di previsione finanziario 2022-2024 e gli interventi normativi collegati, illustrati dal presidente, Giacomo Bugliani (Pd), dopo la seduta della commissione Affari istituzionali dedicata all’esame degli emendamenti. Prima di entrare nel merito delle proposte di legge, infatti, il presidente ha comunicato che “gli emendamenti assegnati hanno tutti copertura finanziaria”.

La variazione più significativa, come sottolineato da Bugliani, è rappresentata dalla revisione del livello complessivo dell’autorizzazione all’indebitamento, il cui importo è di segno negativo pari a 121,67milioni di euro nel 2022, e di segno positivo di 125,06milioni nel 2023 e di 56,07milioni nel 2024. La riduzione del livello di indebitamento 2022 è la conseguenza di una revisione effettuata sulla spesa di investimento così da mantenere sul bilancio 2022 i soli stanziamenti che presentino il requisito dell’esigibilità al 31 dicembre 2022. Al contrario, gli stanziamenti 2022 la cui esigibilità risulti differita, vengono trasferiti alle successive annualità di bilancio, in applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata. L’importo della riprogrammazione delle risorse destinate ad investimenti vale complessivamente 164,37milioni euro di cui 124,28milioni vengono rimodulati sul 2023 e 40,09 sul 2024.

Come spiegato dal presidente Bugliani, i principali interventi si dividono in due gradi categorie: gli investimenti tramite indebitamento autorizzato e gli investimenti senza ricorso al credito. Nel primo gruppo sono da segnalare le maggiori spese per il rinnovamento, strutturale e strumentale, del patrimonio delle aziende sanitarie, per complessivi 46milioni di euro, nel 2022: 36milioni per parte corrente e 10milioni per interventi a completamento della ristrutturazione e potenziamento di Cisanello. Tra le altre voci più importanti, ricordiamo il contributo straordinario per l’intervento di bonifica della falda soggiacente al sito di bonifica Sin/Sir di Massa per complessivi 11milioni e 200mila euro, di cui 3milioni e 200mila nel 2023 e 8milioni nel 2024.

Ancora: interventi straordinari sono destinati al Comune di Montepulciano, per la ricostruzione delle mura castellane (per complessivi 2,10milioni, di cui 600mila euro nel 2023 e 1,50milioni nel 2024); al Comune di Certaldo per l’intervento di ristrutturazione e riqualificazione della “Piscina Fiammetta” (complessivi 1,50milioni, di cui 600mila euro nel 2023 e 900mila nel 2024); al Comune di Rosignano Marittimo per il restauro e l’adeguamento tecnico funzionale de “La Virgola” in località Castiglioncello (1milione, di cui 60mila euro nel 2022, 440mila nel 2023 e 500mila nel 2024); al Comune di San Giovanni Valdarno per il recupero e la riqualificazione del Cinema-Teatro Bucci (880mila euro, di cui 350mila euro nel 2023 e 530mila nel 2024); al Comune di Foiano della Chiana per il restauro del Teatro Garibaldi (800mila euro, di cui 500mila nel 2023 e 300mila nel 2024); alla Provincia di Pistoia per interventi relativi alla nuova sede dell’Istituto tecnico commerciale ‘Francesco Forti’ di Monsummano Terme (310mila euro nel 2023).

Relativamente alla spesa non finanziata tramite il ricorso al credito, questi i principali contributi: in favore della Fondazione Carnevale di Viareggio (1milione di euro nel 2022); alla Fondazione Festival Pucciniano per il pagamento delle rate dei mutui contratti dalla Fondazione per la realizzazione del teatro all’interno del Parco della musica a Torre del Lago Puccini nel Comune di Viareggio (660mila euro).

In ambito culturale, si prevedono ulteriori risorse aggiuntive di parte corrente per 14milioni e 800mila euro nel 2022 e 110mila euro nel 2023.

A favore delle famiglie con minore disabile, accanto ai 470mila euro nel 2022 inizialmente previsti, si registra un ulteriore incremento di 250mila euro, grazie ad un emendamento presentato dal Partito democratico.

Un milione di euro di maggiori trasferimenti vanno alle amministrazioni provinciali per le funzioni in materia di protezione civile; un milione di risorse aggiuntive, nelle due annualità 2023 e 2024, sono dirette ai servizi per la lotta agli incendi boschivi e per il supporto alla Sala operativa unificata permanente (S.o.u.p.); per gli interventi collegati al diritto allo studio le risorse sono pari a 1,75milioni di euro nel 2022, mentre per gli interventi educativi per l’infanzia e l’adolescenza il contributo è di 1,25milioni nel 2022.

Alla copertura delle suddette maggiori spese si provvede tramite l’utilizzo degli accantonamenti di bilancio nell’ambito dei fondi di riserva e con le riduzioni di spesa di natura corrente, il cui stanziamento non risulta esigibile entro il termine del corrente esercizio. Tra queste, si segnalano: il risparmio di 12,5milioni nel 2023 in relazione all’intervento di raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca; altri 12,5milioni nel 2023 in relazione ad interventi sul porto di Livorno; 10,36 milioni nel 2022 per economie su capitoli di personale il cui stanziamento risulta eccedente rispetto all’effettivo fabbisogno di spesa. La variazione si completa con l’effettuazione di storni compensativi nell’ambito delle varie missioni e programmi di spesa tali da non alterare i volumi complessivi di bilancio (complessivi 20,71milioni di euro nell’annualità 2022, 3,28milioni di euro nell’annualità 2023 e 3,12milioni di euro nell’annualità 2024).

(testo a cura di Sandro Bartoli e Paola Scuffi)

 

Il dibattito in aula

Firenze – E’ iniziato in aula il dibattito sulla terza variazione al Bilancio di previsione finanziario 2022-2024 e gli interventi normativi collegati.

Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana Domani) ha osservato che, nonostante le raccomandazioni fatte su quelle che sono le prerogative dei consiglieri regionali, ci si è trovati davanti a una prova di “sciatteria istituzionale”. “E’ incomprensibile come si possano sottoporre atti finanziari di questo genere – ha detto inoltre – che dimostrano un totale scollamento tra quella che è la condizione socio-economica dei cittadini toscani oggi e le misure che si pensano di mettere in campo. Non c’è niente a favore delle famiglie e delle imprese, non c’è alcuna programmazione”. Sulla mancanza di programmazione la consigliera ha insistito in particolar modo. “Se in questa Regione si fosse messo in piedi un sistema di programmazione serio saremmo stati in grado di fare un piano ambizioso per utilizzare i finanziamenti a disposizione – ha commentato -. Non è stato così, e questo tipo di approccio ha l’effetto di aumentare le disuguaglianze. Gli interventi una tantum devono essere l’eccezione, non la regola”. Tozzi ha inoltre posto l’attenzione sulla questione delle società partecipate. “Non riusciamo a capire le strategie di intervento – ha detto -. E’ evidente che le società partecipate non stanno dando i frutti che ci si aspettava, e occorre coraggio: quello che non funziona fa dismesso. Più in generale occorre una stagione politica diversa, con un cambio di passo”.

Secondo Silvia Noferi del Movimento 5 Stelle “appare evidente che siamo di fronte a provvedimenti ‘spot’, una tantum senza una vera programmazione, non ci sono misure che possono portare a una crescita della Toscana”. Entrando nel dettaglio, Noferi ha ricordato il contributo straordinario per l’intervento di bonifica della falda soggiacente al sito di bonifica Sin/Sir di Massa per complessivi 11milioni e 200mila euro. “Si tratta di un intervento ex novo della Regione – ha sostenuto – che non ha saputo intercettare i finanziamenti nazionali e quindi ha messo soldi in prima persona, per una questione che si trascina ormai da molto tempo. Lo ritengo un fatto gravissimo e mi chiedo chi sia il responsabile”. Anche i 10 milioni di euro dati all’ospedale pisano di Cisanello per l’aumento delle spese energetiche sono ritenuti “una cifra eccessiva”. “Gli altri ospedali che faranno – ha chiesto la consigliera -, staranno al freddo?”. Così come ha espresso dubbi sul milione e mezzo di finanziamenti per la piscina di Certaldo, “un campanello di allarme sui costi di realizzazione anche delle altre infrastrutture” e ha criticato il metodo, adottato dalla Giunta, di presentare una serie di emendamenti all’ultimo minuto.

Massimiliano Baldini (Lega), dopo una serie di rilievi tecnici e formali, ha posto il problema della contrazione dei tempi imposta per discutere questi atti. “E’ un problema perché con un dibattito approfondito avremmo potuto produrre provvedimenti più aderenti alle esigenze dei cittadini toscani” ha commentato. Ha poi criticato i continui slittamenti e rimodulazioni di opere infrastrutturali importanti. “Che potere politico ha la Regione Toscana – ha chiesto – se non riesce a mandare in porto queste infrastrutture?”. “Manca una visione, una programmazione anche sulle infrastrutture – ha proseguito il consigliere -. Non è sufficiente un sistema che ha Firenze come punto centrale, occorre sviluppare anche la fascia costiera”.

Luciana Bartolini (Lega) ha incentrato il suo intervento sui fondi alla cultura. “La cultura per la Toscana è strategica ed è positivo destinare 16 milioni di euro a questo settore – ha spiegato – ma siamo preoccupati per come vengono spesi”. Oltre al milione di euro stanziato per il Carnevale di Viareggio, secondo Bartolini, occorrerebbe finanziare anche i Carnevali minori, magari inserendoli nelle rievocazioni storiche. Inoltre “ben 9 milioni di euro sono attribuiti alle Fondazioni degli spettacoli dal vivo, che sono tutte a Firenze. Al resto della Toscana toccano 4 milioni di euro, e questo non va bene” ha concluso.

“Mi crescono i dubbi sul fatto che, per il bene dei toscani, il presidente Giani possa continuare a mantenere la delega al bilancio” ha commentato Marco Casucci (Lega). “In due anni non è stato prodotto un atto strategico per la Toscana – ha aggiunto -. Assistiamo in compenso ad azioni tese ad umiliare il Consiglio regionale e che sottintendono una concezione aristocratica della pratica di governo. Il fatto che questi atti siano stati approvati in Giunta il 17 ottobre e siano arrivati in Consiglio l’8 novembre dimostra una strategia volta a impedire al Consiglio di fare il suo lavoro di controllo e di approfondimento. Non siamo dei passacarte”. Casucci si è inoltre detto preoccupato per la tenuta dei conti sulla sanità, sottolineando come lo stanziamento di 46 milioni alle Asl per manutenzioni straordinarie sia una procedura impropria. “In questo momento – ha concluso il consigliere – dobbiamo pensare alla Toscana del futuro. In passato abbiamo criticato un’idea di regione tutta incentrata sul turismo, ma francamente non abbiamo capito quale sia l’idea di Toscana che ha Giani”.

“La Giunta è intervenuta, come ogni anno, per finanziare le istituzioni culturali” ha spiegato Cristina Giachi (Pd). “Si tratta di un finanziamento a enti che in alcuni casi hanno sede a Firenze, ma che in realtà hanno dimensione regionale e in alcuni casi nazionale e internazionale”. “Sono orgogliosa – ha proseguito la consigliera – che in un momento come questo la Regione sia riuscita a garantire tutti i finanziamenti per un comparto che è strategico e che dà lavoro a migliaia di persone”. Giachi ha inoltre illustrato un ordine del giorno da lei presentato, sottolineando come non sia opportuno, per finanziare un crescente fabbisogno del diritto allo studio e per gli asili nido, togliere i soldi alla cultura, bensì attuare un monitoraggio attento in vista dell’arrivo dei nuovi fondi europei.

(testo a cura di cecilia Meli)

 

Firenze – Il dibattito in aula sulla terza variazione al Bilancio di previsione finanziaria e sugli interventi normativi ad esso collegati è continuato con l’intervento di Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) che ha parlato di questione di merito e di metodo. “In tema di metodo, quando si parla di bilancio bisogna ricordarci dei tempi e dei termini che i nostri regolamenti e le leggi assegnano al Consiglio affinché possa essere padrone dei numeri e delle scelte politiche di fondo. In questa manovra invece si mettono in piedi forzature dovute ai tempi, con una scarsa considerazione degli uffici del Consiglio e dei consiglieri”. Capecchi ha puntato il dito sugli emendamenti. “Tutte le volte che si parla del bilancio – ha detto – arrivano puntualmente emendamenti da parte della Giunta all’ultimo secondo, addirittura il 17 di ottobre. Ci stupisce, ad esempio, che la scelta politica di rifare un bando sul settore delle discoteche arrivi a discussione già iniziata”. “Abbiamo chiesto agli Uffici di poter articolare i nostri emendamenti in maniera diversa, ma c’è stato detto che l’unica parte manovrabile era quella di variazione, tra cui quella di 14milioni circa del comparto cultura. Oggi vediamo che spuntano soldi per contributi per il Comune di Empoli, attraverso la contrazione di mutuo. E questo rende difficile il lavoro per chi sta all’opposizione. Slittano circa 120milioni di euro di opere, tra cui il collegamento tra il porto e l’interporto di Guasticce, l’asse suburbano di Lucca, dove sono necessari interventi per ridurre l’inquinamento generato dal traffico. In questo modo si fa saltare la programmazione degli enti locali sulla mobilità e la Regione viene meno a uno dei cardini fondamentali. Ogni volta assistiamo a interventi puntuali finanziati con mutui, come nel caso dei 500mila euro per l’impianto sportivo di Empoli, contraendo così del debito per beni che sono patrimonio di soggetti terzi. Ricordo che il bilancio consolidato della Regione presenta un saldo negativo di 836milioni”. Capecchi ha poi parlato di un “problema di trasparenza e imparzialità”. “Si dovrebbero individuare dei criteri che consentano anche ai Comuni più piccoli in difficoltà di accedere alle risorse”, ha detto. In merito all’odg presentato dalla consigliera Cristina Giachi, Capecchi si è così pronunciato: “Concordo con lei che si sta andando verso una situazione di crescente difficoltà, però i fondi europei sono ancora oggetto di contrattazione. Al momento ci sono stati tagli del 68 per cento sul sistema di accreditamento dei nidi, ciò vuol dire che tante famiglie dovranno rivedere le loro scelte e i comuni stanno correndo ai ripari facendo variazioni di bilancio. Per quello noi siamo stati costretti a proporre il taglio sulla cultura: nessuno ci ha spiegato quale altra fonte di finanziamento potevamo utilizzare. Manteniamo dunque gli emendamenti presentati”.

Francesco Gazzetti (Pd) ha incentrato il suo intervento sulle questioni relative agli investimenti. “C’è un grande sforzo da parte della Giunta – ha  detto – per continuare a sostenere la realizzazione di opere che non sono in capo all’amministrazione regionale e che sono fondamentali per lo sviluppo dei territori su cui insistono, creando opportunità che possono essere messe a disposizione dell’intera regione Toscana. Ci sono precise rimodulazioni che permetteranno di continuare a garantire gli impegni che l’amministrazione regionale ha assunto su partite strategiche come la darsena Europa, lo Scavalco, il bypass ferroviario. È fondamentale che venga portato avanti il tema delle connessioni ferroviarie legate alle realizzazioni portuali. Sottolineiamo con soddisfazione che l’amministrazione regionale intende, anche con questa variazione, proseguire questo impegno: anche a seguito di accordi sottoscritti, la Regione continua a fare la sua parte e come gruppo del Pd la sosterremo con convinzione”.

Sulla questione di metodo è tornato il capogruppo Francesco Torselli (Fratelli d’Italia). “Vi sono provvedimenti anche auspicabili e attesi dai cittadini e dispiace spendere giorni a parlare del metodo – ha esordito nel suo intervento in aula –. Chi rappresenta migliaia di cittadini nelle commissioni competenti vorrebbe farlo in maniera dignitosa. Mi piacerebbe poter intervenire con cognizione di causa sui temi che si affrontano, non votando sì o no in maniera ideologica. Diventa difficile farlo quando la discussione avviene come è stato nelle ultime settimane. Ai consiglieri delle opposizioni sono stati concessi otto giorni per poter studiare e approfondire le proposte di legge, compreso il fine settimana con gli uffici chiusi. Infine il testo definitivo è arrivato ieri alle 15.16. Come si fa a entrare nel merito dell’investimento importante sull’impianto sportivo di Certaldo nell’Empolese Valdelsa senza avere il tempo di ascoltare i propri referenti territoriali? Non ci è stato permesso, con la motivazione dell’urgenza. Ci sono state ben cinque sospensioni della commissione per mancanza di numero legale. Viene perciò il dubbio che l’urgenza fosse un modo per evitare una discussione approfondita e svilire il dibattito”. Torselli è poi entrato nel merito. “La variazione prevede 20 interventi su 29 articoli che traslano al 2023. Si tratta di interventi infrastrutturali, fondamentali per la nostra regione, come il raddoppio della linea ferroviaria tra Pistoia e Lucca, gli interventi sul porto di Livorno, quelli per l’abbattimento delle emissioni clima-alteranti, quelli che prevedono i contributi per la viabilità nelle province di Pisa, Lucca e Prato e, se si considera il ponte di Fibbiana, anche Firenze. Rimandiamo queste opere all’anno prossimo e questo non solo per responsabilità della Giunta regionale, ma anche per mancanza di adempimenti degli enti locali”. “Per altri interventi con nuovi stanziamenti di denaro – ha continuato Torselli – come la piscina di Certaldo, l’edificio ‘La virgola’ di Castiglioncello, il Cinema Bucci di San Giovanni Valdarno, è arduo discutere nel merito: in otto giorni è difficile valutare quali siano le urgenze principali. Mi piacerebbe votare per lo stanziamento di denaro per la ristrutturazione di un edificio sapendo di cosa sto parlando, ma dovrò astenermi e mi dà fastidio nel rispetto di chi ha votato e mi ha dato mandato di intervenire con cognizione di causa. Peraltro, di questi famigerati sette interventi solo tre ricevono denaro nel 2022, gli altri vengono rinviati nel 2023”. Infine Torselli, riferendosi ai 9milioni di euro destinati alle fondazioni dello spettacolo dal vivo, tra cui quella del Maggio Musicale Fiorentino, ha ricordato che “il presidente Giani si era impegnato a non finanziare più questa realtà finché non ci fosse stata chiarezza sulla gestione del Sovrintendente Alexander Pereira, che è ancora sotto inchiesta. Mi piacerebbe sapere se Giani su questo ha fatto le dovute verifiche”. Sul tema della sanità Torselli ha affermato: “Sono con voi nel chiedere al Governo che vengano incrementati i fondi per la sanità, però è legittimo chiedere anche alla giunta regionale da quanti anni non vengono riviste le quote sanitarie delle RSA della Toscana”.

Enrico Sostegni (Pd) è intervenuto in merito al finanziamento del sistema sanitario nazionale, ricordando come nel giugno scorso “era stato chiesto e scritto nella risoluzione finale degli Stati generali, presentata all’allora ministro Roberto Speranza, un finanziamento adeguato e il superamento dei limiti per la spesa di personale”. “La richiesta di un aumento dei finanziamenti per il sistema sanitario è una battaglia bipartisan – ha detto – L’aumento del fondo servirà per gli investimenti che stiamo facendo sul territorio, che richiederanno un aumento di spesa corrente importante nei prossimi anni”. In merito agli emendamenti, come consigliere espressione del territorio, Sostegni ha sottolineato come “il rinvio della parte del ponte di Fibbiana è fisiologico, perché l’opera è in corso di realizzazione. Per quanto riguarda la piscina Fiammetta – ha aggiunto – si tratta senza dubbio dell’impianto di riferimento per il territorio della Valdelsa. Per quell’opera ci sono circa 9milioni di euro di investimento, di cui 5 milioni dai fondi del Pnrr, che se non banditi entro dicembre andrebbero persi, il che comporterebbe la rinuncia a un’opera importante”. In merito all’impianto di atletica di Empoli, Sostegni ha spiegato che quella costruzione “si origina da un primo finanziamento della Regione del 2013. Una cifra rimasta come base del finanziamento dell’opera nel bilancio del Comune, e che è necessario rifinanziare entro il 31 dicembre, per non perdere i fondi”.

Intervenuta anche la capogruppo Elena Meini (Lega). “Vogliamo valorizzare il nostro patrimonio, il nostro modello socio economico? Questa maggioranza ha una visione della Toscana tra trent’anni? Queste sono le domande che ci facciamo quando andiamo a discutere un bilancio, una variazione, un Defr – ha affermato – e tutte le volte non abbiamo risposta perché viviamo in emergenza, si tampona con un contributo dato a un Comune o a un altro perché sennò si perdono i finanziamenti: così oggi viene amministrata la Toscana. A noi purtroppo non è chiaro quale contributo voglia dare questa Giunta alla Toscana. I bilanci ci arrivano l’ultimo giorno, ci dobbiamo ritrovare nel weekend per cercare di analizzarli e dare una risposta come opposizioni in commissione e ai cittadini toscani. E non ci riusciamo, perché non abbiamo materialmente i tempi neanche per fare un’opposizione costruttiva. Faccio dunque un appello di collaborazione, perché ogni volta che c’è stato un atto che va incontro ai cittadini toscani, noi abbiamo dimostrato sempre rispetto. Però così non possiamo andare avanti, non possiamo garantire il ruolo delle opposizioni e dei consiglieri. In seconda commissione, alcuni articoli non ci sono stati illustrati perché i dirigenti erano impegnati in altre commissioni in parallelo. Aspettiamo anche il bilancio di previsione e non sappiamo ancora quando arriverà. La Toscana non merita questo, ma una visione complessiva per i prossimi anni. Abbiamo chiesto al presidente Giani lo stato attuale della sanità e ci ha risposto che fino ad aprile non è in grado di darci i numeri. In questo stato di incertezza è difficile persino chiedere collaborazione col Governo per cercare di risolvere le problematiche”.

(testo a cura di Angela Feo)

 

Firenze – Il capogruppo Stefano Scaramelli annuncia il voto favorevole di Italia viva, per quella che considera “una variazione importante, quasi un bilancio” e tiene a “sedare alcune polemiche ricostruite ad arte. Qualcuno mi ha chiamato in causa per aver fatto mancare il numero legale. Non c’è fondamento di natura politica, avevo detto da tempo che non sarei stato presente per impegni istituzionali. La nostra non era un’assenza politica, così come credo quella di Anselmi. La questione di carattere politico che ho posto è invece questa: non nascondo che si sia aperto un confronto di carattere programmatico. Con un po’ di fatica stiamo provando a costruire nuove linee strategiche che riguardano il Piano regionale di sviluppo, a nostro avviso non più rinviabile, così come il Piano dei rifiuti e le questioni di carattere energetico. Nelle prossime settimane – prosegue Scaramelli – deve arrivare un approfondimento, dobbiamo accelerare e dimostrare quali siano le priorità. Così come, sulla sanità, non possiamo rincorrere sempre il mese di dicembre. Il momento più importante di questa verifica aperta sarà la sessione di dicembre. Mi auguro che dietro il nuovo accordo di programma e di mandato ci sarà nuova riorganizzazione dei Piani di programmazione”. Sulla variazione oggi all’esame dell’Aula, “riteniamo che gli interventi siano meritevoli di sostegno. Chiediamo al presidente maggiore condivisione, programmazione e livello di confronto per cercare di individuare insieme le priorità. Il partito d’Italia viva conferma voto favorevole e sostegno a presidente Giani”.

Per il presidente della commissione Aree interne, Marco Niccolai (Pd): “Anche nel precedente mandato abbiamo approvato atti con variazioni al bilancio, così come accade in altri enti. Gli atti di programmazione non passano dalle variazioni, ma dal Bilancio di previsione, Defr e altri strumenti destinati a questo. C’è un altro aspetto, che riguarda il rapporto con gli enti locali e del quale sono orgoglioso: la Toscana ha una tradizione a supporto degli enti anche al di là delle proprie funzioni fondamentali. Abbiamo da anni un fondo di rotazione per i Comuni disagiati. Noi andiamo oltre quanto previsto dalla Costituzione, perché non vogliamo essere sostanzialmente insensibili rispetto alle necessità di Comuni e Province, che non se la passano molto bene in questa fase. Credo nel valore delle autonomie locali – aggiunge Niccolai –. Molte volte interveniamo per enti di piccola dimensione, che non hanno capacità di intercettare serie di risorse a livello nazionale. Siamo in un paese che per anni ha mortificato la pubblica amministrazione, una deriva che parte dal 2008, negli ultimi anni si è rimediato, ma dobbiamo continuare nel supporto agli enti locali, non possiamo nasconderci di fronte ai cittadini”.

“Dico subito che la variazione di cui si sta discutendo avrà il mio consenso, così come è stato già in commissione”, dichiara in apertura del proprio intervento Gianni Anselmi, che torna sulle polemiche degli ultimi giorni, “curvate questioni personali, mentre chi come me ha un minimo di cultura politica e una formazione figlia del secolo scorso, conserva una cultura sacrale delle istituzioni e non può pensare che certi comportamenti siano legati a questioni di natura personale. Esistono ragioni politiche – osserva il consigliere – che saranno chiarite nelle sedi collettive che ci riguardano. Non deve esserci dubbio alcuno circa la lealtà e la correttezza verso un impegno e un progetto collettivo. Su alcune questioni credo di dover dare contributo alla nostra discussione: tanto più forte è la programmazione, tanto migliore è la lettura delle scelte puntuali del presidente e della Giunta. L’annunciata accelerazione sul Piano regionale di sviluppo è salutare, penso che sia ferma l’intenzione dell’amministrazione di dare una lettura compiuta degli atti di programmazione. Ci sono i temi delle aree di crisi complessa, occuparsene serve a rafforzare la visione complessiva. Il chiarimento anche informale col presidente Scaramelli è stato utile la dialettica e il dibattito nel rispetto reciproco non sono un problema, sono il sale del confronto politico”. E, conclude Anselmi, “dal punto di vista di ‘chi fa cosa’, lo spazio ci è stato dato dagli elettori. Abbiamo avuto discussioni anche pubbliche sugli incarichi e una discussione complessa sulla modifica dello Statuto. Ero stato invitato a far parte di un ragionamento collettivo da parte del presidente, ho sempre dato la mia disponibilità non sul piano personale ma come rappresentante di un territorio. Confermiamo la nostra disponibilità, ma le prerogative restano intatte, il presidente è libero. Rinnovo le mie scuse alle strutture e al presidente della prima commissione, cui mi lega un rapporto di amicizia, di lealtà personale e di stima consolidato nel tempo per le complessità che ho procurato in questi giorni”.

“Dopo aver ascoltato interventi di Giachi, Niccolai e Anselmi mi viene da dire: perlomeno risparmiateci il teatrino – attacca Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) – e lo dico anche al collega Scaramelli. Se è vero, alla base, quanto sostiene Niccolai, così come è apprezzabile il ragionamento della collega Giachi, riteniamo tuttavia che la missione di un Consiglio regionale non sia questa. Penso che la Regione debba investire su asili nido, impianti sportivi, edilizia popolare senza interventi arbitrari e discrezionali. Si investa sulle scuole, non in particolare su una scuola, perché magari c’è un sindaco amico. Si investa su cultura, teatri, scuole di formazione culturali, pinacoteche e musei. Siamo felici di contestare in maniera forte questa politica, che non ci appartiene. Diteci qual è la strada per intercettare i soldi per la piscina che non funziona o sta per chiudere, ce n’è una in ogni comune, così lo diremo ai nostri sindaci. A Scaramelli voglio dire – prosegue Petrucci – : Italia viva ha rotto col Pd per la nomina al Corecom. Il 99,9 per cento dei cittadini non sanno nemmeno cos’è il Corecom e voi avete messo in crisi una maggioranza per la nomina al Corecom. Non per intervenire sulle crisi aziendali. La cucitura è drammatica: si trova l’accordo sul difensore civico, la figura di garanzia più importante in Regione. Ad Anselmi: lo sanno tutti che il problema è che lei vuole fare il sottosegretario alla presidenza della Regione ed è in contrasto col presidente della prima commissione, che vuole farlo a sua volta. La commissione è in crisi per questo”.

Cristiano Benucci (Pd) si sofferma “su un aspetto forse banale: noto purtroppo una sorta di sfida e diffidenza tra questo ente e i Comuni. Credo che questo sia il primo degli errori, ricordo l’articolo 144 della Costituzione, che non prevede una logica di divisione, ma di concorrenza all’interesse collettivo. Quanto alla nostra discussione sulla posticipazione di somme che per varie ragioni non possono essere erogate in questo esercizio, nella realizzazione delle opere pubbliche sono molteplici le ragioni che ne determinano lo slittamento: complessità procedimentali, vincoli, pareri di legge. Ritengo inaccettabile una competizione e una sfida verso i Comuni: soccorrere un Comune perché non perda definitivamente un finanziamento del Pnrr è giusto”.

“L’ultima variazione di bilancio non è il luogo della visione e delle strategie – dichiara il capogruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli – ma degli aggiustamenti. Sono stati contestati gli slittamenti di interventi che, per il 99 per cento dei casi, sono dovuti non alla Regione, ma agli enti attuativi che hanno incontrato difficoltà. Gli interventi puntuali sono un modo per venire incontro alle situazioni che si sono manifestate”. “Quanto al modo migliore per ottenere finanziamenti – replica Ceccarelli – , penso che il sindaco di Pistoia possa darvi indicazioni puntuali. Alcune risorse vanno a integrare finanziamenti, magari ottenuti attraverso i bandi, che magari sono insufficienti per l’aumento del costo dell’energia o altro, o magari per evitare che vengano persi altri finanziamenti. Il grande beneficiario delle variazioni di bilancio è la sanità, che ha bisogno di risorse e noi chiediamo costantemente al Governo, non solo a quello attualmente in carica. Ci sono delle esigenze oggettive, sulle quali dovremmo mantenere lucidità e oggettività per unirci nelle richieste da fare. Sul tema del Maggio: queste risorse servono per tanti lavoratori e professionisti che sanno fare il loro mestiere, perché possano riscuotere lo stipendio. Sottolineo con soddisfazione che accanto agli emendamenti del presidente, abbiamo presentato un emendamento per recuperare 250mila euro per famiglie con figlio disabile”. Il capogruppo con l’apprezzamento dell’intervento “del collega Scaramelli. Non c’è niente da nascondere: confronti e verifiche sono fisiologici, prendo molto per buono che si voglia discutere di programmazione e non di incarichi, siamo in una fase cruciale, c’è di che discutere. Prima di gridare alla crisi, sarebbe bastato aspettare le 12,30 di ieri per vedere che la variazione sarebbe stata approvata”. “Se c’è un teatrino – dice rivolto ai consiglieri d’opposizione – voi ne siete delle comparse”.

“Ieri, parlando di sanità Toscana, è stato detto che viene presa come modello a livello nazionale: vuol dire che non camminiamo più per la strada, ma a un livello che non ci permette più di ascoltare la gente, i problemi dei cittadini”, dichiara Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia). “Che la programmazione non esiste in questa Regione purtroppo è sotto gli occhi di tutti, il castello si sta sgretolando e perdete consensi giorno dopo giorno”

“La variazione di parte corrente è di 20milioni su un miliardo e mezzo, andiamo a toccare poco più dell’uno per cento – dice il presidente Eugenio Giani in conclusione del dibattito –. Stiamo affrontando interventi correttivi, la cui specificità richiama intervento d’urgenza. Il 98 per cento della pianificazione resta con bandi e procedure pubbliche. La centralità della variazione di bilancio di oggi è la cultura: 16 su 20milioni di parte corrente riguardano la cultura, come accade ogni anno. Alla consigliera Meini, che non ha mai pronunciato la parola cultura nel proprio intervento dico: il sistema delle infrastrutture ci porta ad avere ciò che non avevamo due anni fa per l’Autostrada del sole, un collegamento di otto chilometri in tre corsie da Calenzano a Barberino, la più bella e importante galleria d’Europa. Abbiamo completato tratto strategico 429 e in questa legislatura partiamo col quinto lotto. Partiamo con la Darsena Europa, con un intervento per strategico per oltre 300milioni per la valorizzazione e il rilancio del porto di Livorno. Vorrei dire anche ai cittadini che ci ascoltano: è falso sostenere che abbiamo fatto poco sulle infrastrutture”. Sulla cultura: “Ringrazio la consigliera Bartolini, della quale raccolgo la sollecitazione, ma non c’è visione fiorentinocentrica. Sul Maggio musicale ho visto l’attività svolta che è di assoluto rilievo, le indagini vanno avanti e ancora non hanno fatto emergere niente che possa interrompere la nostra azione, giusto contribuire non aumentando contributo. Al Maggio avevo chiesto che si toscanizzasse e ringrazio i sindaci che hanno espresso gradimento e sinergia, come Vivarelli Colonna a Grosseto e al sindaco Persiani a Massa, per l’apertura del nuovo teatro con la presenza del Maggio. Il mio animo non è solo su Firenze. Anche il sindaco Nardella mi ha criticato perché voglio portare parte del patrimonio Alinari per fare Montecatini il lancio delle città della fotografia”. Sugli impianti sportivi: “Quando si critica l’intervento sull’atletica a Empoli, ricordo che la società sportiva di Empoli si chiama ‘Toscana atletica Empoli’, è una delle più importanti d’Italia, intorno alla quale ruotano otto società toscane. Lo stadio di atletica va ben oltre Empoli e la provincia di Firenze, ha valenza regionale oggettiva. Così come la piscina di Certaldo vale per tutta la Valdelsa”. Sulla programmazione, conclude Giani, “dobbiamo essere consapevoli: in due anni sono accadute cose non programmabili, dalla pandemia, alla guerra, al costo delle materie prime. Il Piano regionale di sviluppo è già stato approvato dalla Giunta. Ringrazio Scaramelli, per il suo intervento ben indirizzato, motivato sui contenuti, così come Anselmi, la cui partecipazione alla commissione è sempre stata molto fattiva, attiva, per far squadra negli interessi dei cittadini”.

(testo a cura di Sandro Bartoli)

 

Le dichiarazioni in video




La dichiarazione di Giacomo Bugliani (Pd)

 




La dichiarazione di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana

 




La dichiarazione di Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva

 




La dichiarazione di Marco Casucci (Lega)

 




La dichiarazione di Francesco Torselli, capogruppo Fratelli d’Italia

 




La dichiarazione di Silvia Noferi (Movimento 5 stelle)

 




La dichiarazione di Elisa Tozzi (gruppo misto Toscana-domani)

 

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