22 Febbraio 2022

Piano rifiuti: informativa della Giunta, respinte la questione pregiudiziale e la sospensiva

Le due richieste sono state sollevate e motivate in Aula dal consigliere Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). Hanno votato a favore Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e M5s; contrari il Pd e Italia Viva

comunicato n. 0130
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Firenze – Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza (a favore Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, M5s e gruppo Misto – Toscana Domani; contrari Pd e Italia Viva) la questione pregiudiziale e successivamente la richiesta di sospensiva sollevate in merito all’informativa della Giunta sul Piano dei rifiuti dal consigliere Alessandro Capecchi (fratelli d’Italia).

Il voto si è svolto in modalità digitale ed è stata la prima volta in cui il Consiglio ha usato la nuova piattaforma di voto digitale. Il nuovo sistema di voto digitale permette di partecipare ai lavori dell’Assemblea in presenza e da remoto. Tutte le tipologie di voto sono gestite in maniera sicura e flessibile. I consiglieri possono accedere al fascicolo d’Aula digitale e la documentazione sul punto in discussione viene inviata in automatico alla postazione. Informazione e visibilità verso i cittadini sono aumentate ma grazie alle potenzialità del nuovo sistema la trasparenza sarà sempre maggiore.

In apertura della seduta, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha dato lettura della decisione di Giunta secondo la quale “in relazione all’informativa preliminare sul piano rifiuti, la Giunta abbia rispettato pienamente le procedure per la formazione dei piani e programmi previsti già dal 2006, coerentemente con la legge regionale 7 gennaio 2015 numero 1 ed il regolamento 15r 2019 nel pieno rispetto delle disposizioni statutarie e delle prerogative del Consiglio regionale” e “non essendoci contrasto con la vigente normativa di procedere all’elaborazione del suddetto piano”.

Il consigliere regionale Alessandro Capecchi, è intervenuto per sollevare la questione pregiudiziale. “Riteniamo – ha detto – che la procedura che la Giunta sta seguendo per l’avvio del Piano dei rifiuti sia in contrasto con l’art 48 dello Statuto”. “Sugli atti di competenza del Consiglio, la Giunta può chiedere gli indirizzi” ma “per farlo, per salvaguardarne il valore, questa operazione deve essere fatta prima dell’avvio formale della procedura” e “noi riteniamo che l’avvio del procedimento ci sia già stato e quindi siamo oggi in contrasto con quanto previsto dall’articolo 48”. “La delibera della Giunta – ha spiegato -afferma che la procedura sarebbe regolare sulla base di un regolamento il 19r del 2019 che ha stabilito che quando la Giunta dà avvio all’informativa, contestualmente si avvia il procedimento ai sensi di un percorso di razionalizzazione dei tempi”. Capecchi aggiunge: “Si lascia al Consiglio il ruolo di programmazione e di indirizzo alla Giunta, ma prima che questa si rapporti con soggetti terzi. Nel caso specifico invece la Giunta ha trasmesso l’informativa al Consiglio, ma ha avviato la procedura di Vas, entrando nel merito della materia prima di aver ricevuto gli indirizzi del Consiglio”.  Il consigliere, a sostegno della sua tesi, ha ricordato che nella conferenza dei capigruppo “il segretario generale ha detto che, a suo parere, la questione pregiudiziale è fondata perché con riferimento alla disciplina del Piano dei rifiuti, l’avvio formale delle procedure è quello che è già stato fatto, cioè la procedura di Vas”. Sulla questione di sostanza aggiunge: “Riteniamo che il Consiglio deve avere un’adeguata informazione per dare adeguati indirizzi alla Giunta e si può farlo solo rispettando l’articolo 48. Pertanto ha chiesto “di dichiarare improcedibile l’informativa sul Piano regionale rifiuti e bonifiche e di rispettare il fatto che prima di avviare le procedure di questo piano si ascoltino davvero gli indirizzi di questo Consiglio”.

Secondo il presidente della Giunta Eugenio Giani, “gli argomenti proposti vanno nel senso di una procedura ostruzionistica su un atto così importante come il Piano dei rifiuti”. Il presidente ha letto l’articolo 48: “Il presidente della Giunta può, su atti di iniziativa degli organi di Governo, avviare fasi formali di concertazione e di confronto, con rappresentante istituzionali e sociali per ricercare linee preventive e di intesa nel caso di atti di competenza di governo per verificare i rispettivi orientamenti”. Il presidente ha ribadito che “l’iniziativa degli organi di Governo è far partire un iter che porta al piano” e poi, “nel contesto dell’iniziativa degli organi di governo io, presidente, posso aprire delle fasi di concertazione che aiutino lo sviluppo dell’iter”. “Si evidenzia – ha aggiunto Giani – il pieno rispetto della disposizione statutaria, in quanto l’informazione al Consiglio precede l’avvio delle fasi di concertazione e confronto”. “La prima informativa al Consiglio è arrivata ai consiglieri il 10 dicembre 2021”. “L’informativa, infine, – ricorda Giani –  fornisce quanto richiesto: motivazioni, finalità e strumenti”. Nel dettaglio, conclude, “l’informativa contiene il quadro di riferimento normativo e di programmazione, il quadro conoscitivo, le risorse attivabili per l’attuazione del piano, gli obiettivi generali, le indicazioni di Vas, gli elementi per la verifica di conformità al Pit, la definizione del crono-programma”. “Ritengo che la Giunta abbia seguito le ordinarie modalità previste “ e infine, aggiunge il presidente “elaboriamo un piano di innovazione e di riforme che prevede un coinvolgimento vero”.  “Attiviamo una sensibilità dal basso, saranno impianti che responsabilizzano chi sta sul territorio” e  “la fase partecipativa è immanente”.

 

 

Piano rifiuti: informativa della Giunta, respinte la questione pregiudiziale e la sospensiva (2)

Firenze Francesco Torselli (FdI)  ha ribadito la bontà della richiesta di questione pregiudiziale ricordando la legge 1 del 7 gennaio del 2015 che cita  “prima dell’avvio dei processi di concertazione o confronto sugli atti da sottoporre all’approvazione del Consiglio, la Giunta effettua un’informativa preliminare” e poi, nell’art 48 “si fa riferimento all’avvio delle fasi formali” e “su questa interpretazione il segretario generale era d’accordo”. “Leggo – conclude il consigliere – una sfiducia aperta a chi si è espresso in questa direzione”. “Su questo noto quasi un conflitto tra due soggetti che hanno una visione diversa, dai vertici del Consiglio regionale e della Giunta ed è la Giunta che decide e fa l’arbitro”.

“Non c’è stata data rassicurazione – ha detto Eisa Montemagni (Lega) – che l’articolo 48  dello Statuto non sia stato violato, anzi c’è stato detto che il procedimento è già avviato”. “E’ una barzelletta che l’opposizione voglia fare ostruzione, il Piano dei rifiuti andava portato all’attenzione dell’Aula nella scorsa legislatura. Siamo in ritardo, ma se c’è qualcosa che non torna, occorre fermarsi e seguire una procedura corretta”. E aggiunge: “A settembre abbiamo votato una risoluzione e qui non la ritroviamo, la Giunta non ascolta il Consiglio”. “Spero – conclude – che il buon senso e l’autonomia del Consiglio prevalgano, se la potestà legislativa è nostra non può scipparcela la Giunta”.

“L’intervento di Giani ha sgombrato il campo su vari aspetti, credo però che ci sia un vulnus”, dichiara Marco Stella (Forza Italia) in apertura del proprio intervento. “Il collega Capecchi non ha posto un tema ostruzionistico, ma una questione di correttezza normativa. Ha posto una domanda che aveva tutta la sua fondatezza, tanto che il presidente dell’Aula, quindici giorni fa, si è preso la responsabilità di interrompere l’informativa per fare un approfondimento. Qualche dubbio, dunque, è venuto anche al presidente Mazzeo”. Successivamente, prosegue Stella. “credo ci sia stato un corto circuito tra noi: mi aspettavo un parere scritto dalla presidenza del Consiglio, tutto mi sarei aspettato tranne che avere un parere della Giunta. Rimaniamo col dubbio, tra quanto ci ha detto il segretario generale nella conferenza di programmazione dei lavori d’Aula e quanto sostiene la Giunta. Perfino il capogruppo del Partito democratico Ceccarelli, nella conferenza dei capigruppo, ha detto ‘mi fido, ma forse qualcosa dobbiamo cambiare dopo’. Qualcosa, allora, probabilmente non è così corretto in quello che stiamo per fare oggi. Avevamo chiesto un’interpretazione scritta – ribadisce Stella –, in assenza di questa, qualche perplessità ancora oggi resta, pur dovendo votare questa che sembra diventata più una questione di fiducia – perché altrimenti il rapporto tra Giunta e Consiglio non sarebbe più lo stesso –  che di merito. Continuiamo dunque a sostenere che le questioni pregiudiziali poste abbiano un fondamento. E speriamo che non ne risulti danneggiata la Toscana”.

“Una pregiudiziale ha elementi politici e di carattere giuridico. Ascoltando gli interventi dell’opposizione, mi sono convinto che prevale l’aspetto politico rispetto a quello giuridico”, dice Vincenzo Ceccarelli (Pd). “Abbiamo deciso in maniera molto laica di prendere quindici giorni a fronte della pregiudiziale presentata: in questi quindici giorni sono stati fatti degli approfondimenti. La Giunta avrebbe potuto dire ‘abbiamo sbagliato’, perché esiste il principio dell’autotutela. Il segretario generale del Consiglio non ha rimesso atti formali, non gli erano stati richiesti e il Consiglio non è organismo di controllo degli atti della Giunta. L’atto formale è arrivato dalla Giunta: se c’è da rilevare un contrasto tra regolamento e Statuto, spetta al Comitato di garanzia. La Giunta ritiene di aver pienamente rispettato le norme, mi fido di un parere assunto formalmente. I piani sono al sicuro. Vogliamo discutere del piano, andiamo a respingere la pregiudiziale”, conclude il capogruppo del Partito democratico.

“La discussione è entrata in Consiglio su una linea tecnica e ne esce in termini politici”, dice il capogruppo di Italia Viva, Stefano Scaramelli, che annuncia il voto contrario alla pregiudiziale, “perché vogliamo entrare nel merito della discussione politica. Ci sono dubbi presenti in tutti quanti noi dal punto di vista dell’iter procedurale, ma Italia Viva non si fermerà mai su aspetti formali, anteporrà sempre la discussione di tipo politico. Ad altri – aggiunge Scaramelli – la competenza di esprimere pareri di carattere tecnico. La Giunta ha provato a dare un’interpretazione della propria azione, noi vogliamo stare sulla politica, aspettiamo gli atti presentati anche dalle altre forze gruppi politiche. Vogliamo provare a consegnare alla Toscana un piano di rifiuti che sia un piano di economia circolare innovativo e coraggioso”.

Il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) ritiene che “questa informativa, oltre a non recepire la proposta di risoluzione 121 in merito alla possibilità dei termovalorizzatori, si presta alle questioni legittime che qui vengono poste”, e richiede un chiarimento: “Sappiamo che a fine aprile il presidente Giani ha dichiarato di sollevare dall’incarico di dirigente Edo Bernini, ma vediamo che su questi atti di Giunta c’è ancora la sua firma. Non sono mai entrato nell’ambito giudiziario e non mi interessa farlo in questa sede: chiedo solo se questo sia corretto”. Chiarisce in Aula l’assessore Monia Monni: “Il direttore Bernini si è autosospeso da tutte le questioni che possono riguardare le indagini in corso, ma rimane direttore nel pieno delle sue funzioni e legittimamente firma gli atti che deve firmare”.

Elisa Tozzi (Gruppo Misto -Toscana Domani) rivendica “le legittime istanze e attività dell’opposizione, senza alcun tentativo di ostruzionismo. Mi sembra chiaro – sostiene la consigliera – che si stanno scontrando due poli: da una parte la Giunta, che porta avanti una programmazione non più rinviabile, dall’altra l’opposizione che ha sollevato dubbi non ancora fugati. Credo che tutta questa vicenda si sarebbe potuta risolvere se si fosse deciso di adire il Collegio di garanzia, deputato a offrire pareri e risolvere qualsiasi dubbio. Se non vengono affrontate, certe criticità rischiano di riproporsi. C’è la questione delle prerogative del Consiglio regionale: non siamo comparse, siamo parti attive, è assolutamente legittimo che oggi ci troviamo a discutere su un livello che può apparire formale, ma vuole essere un richiamo. Si devono rispettare prerogative del Consiglio, una correzione di rotta sarà necessaria”, conclude.

“Penso che vi facciate male da soli”, interviene Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) nelle dichiarazioni di voto. “Ho esercitato una prerogativa dei consiglieri. Veniamo da due ore di confronto in conferenza di programmazione dei lavori, nella quale il segretario generale del Consiglio regionale ci dice che la pregiudiziale è fondata. Oggi si innovano i rapporti tra Giunta e Consiglio e si dice che anche per il Consiglio regionale prevale il parere della Giunta. Si tratta di una vicenda incredibile”.

Anche la capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, annuncia il voto favorevole all’accoglimento della pregiudiziale: “Ci sono sgrammaticature forti nel rapporto tra Giunta e Consiglio. Siamo estremamente in ritardo sulla presentazione di questo piano, ma non si può neanche tacere che ci sono passaggi critici, alcuni macroscopici: esprimeremo atti d’indirizzo su piano dove c’è già stata l’apertura dei bandi. Non è questione solo formale, ma politica. Il ruolo dei singoli consiglieri – aggiunge Irene Galletti – è particolarmente svilito e in punta di diritto non corretto. Si ponga rimedio perché non si ripetano più situazioni di questo tipo”.

Successivamente, dopo il voto dell’Aula che ha respinto la pregiudiziale, Alessandro Capecchi ha sollevato la questione di sospensiva. Come ha spiegato, “si tratta di un profilo più di merito, non si sta parlando di un vulnus, ma dal punto di vista politico oggi discutiamo di un documento in attesa della chiusura di un bando, che potrebbe presentare prospettive diverse da quelle attuali”. Non solo: “Accanto al bando aperto dovremo aver ben presente cosa stanno deliberando gli Ato”, per “discutere con tutti i dati alla mano: che Vas si fa se non è chiaro dove andranno le discariche? Come leghiamo la raccolta differenziata, su base di Ato, al riciclo dei rifiuti?”. Queste le principali domande poste da Capecchi, per affermare con forza che “a bando concluso avremo un quadro più completo”.

Anche in questo caso, l’Aula ha respinto la richiesta.

(testi a cura di Benedetta Bernocchi, Sandro Bartoli e Paola Scuffi)

I video




La dichiarazione di Eugenio Giani, presidente Regione

 




La dichiarazione di Alessandro Capecchi, consigliere Fratelli d’Italia

 




La dichiarazione di Irene Galletti, capogruppo Movimento 5 stelle

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