Capodanno dell’Annunciazione. Tre giorni di festa a Massa Marittima per celebrare l’identità toscana
A guidare il corteo storico di sabato 23 marzo con 1500 figuranti di 65 gruppi diversi c’erano il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il consigliere regionale Gabriele Veneri, membro del Comitato regionale per le rievocazioni storiche della Toscana
Per il Capodanno dell’Annunciazione la cittadina di Massa Marittima, nel cuore delle colline metallifere grossetane si è trasformata nella capitale toscana della rievocazione storica.
Per ricordare, su invito della Regione Toscana e del Consiglio regionale l’antica tradizione per cui in Toscana fino al 1749 l’anno civile iniziava il 25 marzo.
Una festa delle radici della Toscana che grazie ai territori, al volontariato e alle istituzioni rivivono nel presente.
Sbandieratori e arcieri, danze rinascimentali e balestrieri: per il Capodanno dell’Annunciazione una festa lunga tre giorni per le vie e le piazze della città del Balestro del Girifalco con gli spettacoli delle principali discipline legate alle manifestazioni storiche.
Piazza Garibaldi, con la scalinata e il sagrato della Cattedrale di San Cerbone hanno accolto i figuranti del Capodanno dell’Annunciazione in un’esplosione di colori e atmosfere del passato. Una festa resa possibile grazie all’ospitalità di Massa Marittima e dei suoi 8mila abitanti.
Prima di Massa Marittima hanno ospitato il Capodanno dell’Annunciazione le città di Firenze ed Arezzo, rispettivamente nel 2022 e nel 2023, in base al principio di rotazione delle città ospitanti.