Usi civici: Saccardi, la gestione del procedimento di conciliazione è del Comune
La vicepresidente della Giunta toscana ha risposto all’interrogazione di Silvia Noferi (Movimento 5 Stelle): “Titolare di questo diritto è l’Asbuc, non la Regione”
di Angela Feo
Firenze – “Nel procedimento di conciliazione sugli usi civici, tra il Comune di Seravezza e la società Henraux Spa la gestione è del Comune, non della Regione”. Così la vicepresidente della Giunta toscana Stefania Saccardi ha risposto in Aula all’interrogazione della consigliera Silvia Noferi (Movimento 5 Stelle) sul ruolo della Regione in questa vicenda.
Saccardi, ricordando di aver già risposto a un’interrogazione su questo argomento nel settembre 2022, ha ribadito, leggendo una nota predisposta dall’avvocatura, quali sono le competenze e il ruolo della Regione negli usi civici. In particolare ha sottolineato “come la legge toscana riserva alla competenza della Regione le conciliazioni stragiudiziali e non quelle in corso di causa, come è quella in oggetto”. “Titolare del diritto di uso civico e della relativa gestione è l’Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico) – ha spiegato Saccardi – Nel caso di Seravezza, non essendoci l’Asbuc, la competenza è del Comune ai sensi della legge 27/2014. Questo parere ribadisce e riconferma quanto da noi già sostenuto”.
“Riguardo a questo argomento, un anno fa lei mi aveva risposto dicendo che eravate in attesa delle modifiche dello statuto dell’Asbuc da parte del Comune di Seravezza – ha affermato Noferi rivolgendosi a Saccardi – e che appena il Comune avesse provveduto, avreste indetto le elezioni. Oggi non solo il Comune non ha apportato le modifiche dello statuto, ma ha provveduto alla costituzione dell’amministrazione separata solo tre giorni fa. Che titolo aveva il Comune di portare avanti una conciliazione presso il Commissario degli usi civici di Lazio, Toscana e Umbria se non aveva adempiuto agli obblighi di legge, ovvero costituire un’amministrazione separata? Mi domando inoltre perché in tutta questa lunga vicenda la Regione non abbia nominato un commissario in grado di fare le modifiche a quello statuto.”
Noferi ha infine aggiunto che sul Monte Altissimo il Comune di Seravezza, “con la scusa di porre fine a un contenzioso che dura da 35 anni, si sta arrogando il diritto di arrivare a una conciliazione che concede a una ditta privata 7milioni di metri quadri di monte, dove ci sono giacimenti di marmo preziosissimi, per la modica cifra di un milione di euro. La Regione non può far finta di non vedere”.