Treni: sistema ferroviario regionale e Alta velocità, disservizi e ritardi
L’assessore alle Infrastrutture Stefano Baccelli ha risposto in Aula all’interrogazione di Alessandro Capecchi (FdI)
Firenze – “Per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità, comprendere le motivazioni dei servizi verificatisi e definire soluzioni la Regione sin dal dicembre 2021 ha istituito una cabina di regia con RF e Trenitalia che si riunisce periodicamente prende in esame anche i singoli treni critici e ne verifica l’andamento e studiando soluzioni mirate”. Così l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli ha riposto in Aula all’interrogazione di Alessandro Capecchi (FdI) su disservizi e ritardi del sistema ferroviario regionale e alta velocità.
Baccelli ricorda che la “media annua della puntualità percepita, comprese le cause non imputabili ai gestori, sul complesso delle linee regionali non mostra significative differenze: si va dall’89,4 per cento del 2022 all’89,8 per cento del ‘23 fino all’89,3 per cento del ‘24” e “su 100 treni, circa l’11% arriva in ritardo di cinque minuti rispetto all’orario programmato” e ancora, “la puntualità di alcune linee, come quella Prato- Bologna, è stata condizionata negli ultimi due anni anche dagli eventi meteo, che hanno determinato anche i periodi di riduzione della circolazione oltre a rallentamenti”. Inoltre la linea “Pisa-La Spezia risente del periodo di massimo afflusso turistico”, mentre la “Siena-Chiusi ha visto un incremento di puntualità“. Baccelli ha ricordato che “nel 2204 è stato compiuto un focus sulla linea aretina che aveva avuto un andamento particolarmente critico tra fine 2023 e inizio 2024. La puntualità media del 2024 è risultata dell’85,4 per cento – ha detto – ed è inferiore rispetto a quella già critica del 2023; solo nel mese di agosto è stato superato il 90 per cento””. Sui lavori: “gli scavi della fresa Iris – ha aggiunto- sono arrivati a 1.823 metri sui tremila complessivi” e poi “si sono attivati i lavori della fresa Marica che scaverà il secondo tunnel da Campo di Marte a Rifredi”, per quanto riguarda invece i lavori “nella futura stazione di Alta velocità è stato completato lo scavo fino a quota meno 31 metri sul livello del mare”. “Confidiamo che il completamento” del sottoattraversamento Tav di Firenze avvenga nel 2028”.
“Tanti ritardi dipendono anche a nostro giudizio dalle reti locali e regionali – ha detto Capecchi nella sua replica – e sui provvedimenti assunti dalla Regione è stato ricordato contratto di servizio dal 2019 al 2034, nel quale sono previste le penali con meccanismi di rimborso e sanzioni in caso di mancata affidabilità e puntualità”. “Al momento pare che i tempi siano rispettati – ha replicato Capecchi – ma ci preoccupa il progetto di collegamento tra la stazione Forster e Santa Maria Novella perché è quello più delicato per come si inserisce all’interno della città, tranvia compresa, e per la questione del progetto degli otto binari su cui dovrebbe essere dirottato il traffico”.