18 Ottobre 2022

Treni: disservizi per pendolari e studenti, la risposta dell’assessore

Stefano Baccelli risponde in aula all’interrogazione di Fratelli d’Italia, primo firmatario Alessandro Capecchi

Comunicato stampa n. 0889
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Firenze – “Preme anzitutto ricordare che il riconoscimento del bonus in caso di mancato rispetto dei limiti dell’indice di affidabilità è una caratteristica del contratto tra Regione Toscana e Trenitalia non riscontrabile nelle altre regioni. Prevede una forma di riconoscimento economico all’utente in caso di irregolarità del servizio che assorbe ed amplia il regime di attuazione dell’ordinaria indennità”. Così l’assessore ai Trasporti Stefano Baccelli risponde all’interrogazione di Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) sul servizio ferroviario regionale e sui disservizi per pendolari e studenti toscani.

Baccelli ricorda che “l’algoritmo adottato per il calcolo dell’indice di affidabilità prevede la combinazione dei minuti di ritardo e dei minuti di soppressione, diviso il numero di treni programmati: il limite è gradualmente crescente nel corso degli anni al fine di sollecitare il gestore al miglioramento continuo dal 2020 al 2024, dal 97.00% al 98.00% e che “su questi dati né Trenitalia né Regione Toscana effettuano alcuna ulteriore modifica”. L’ultimo dato disponibile è quello del mese di agosto 2022 dove due linee, la Firenze-Empoli-Siena e la Siena-Grosseto, hanno nuovamente avuto un indice inferiore al 97.5%.

Baccelli si è soffermato poi “sulla media annua (periodo gennaio-settembre 2022) della puntualità nessuna esclusione è dell’89.7%, inferiore al dato del 2020 (91.5%) e del 2021 (90.5%), dove hanno circolato un numero inferiore di treni regionali e Alta Velocità, ma superiore a quella del 2019 (89.4%), confrontabile per quantità di servizi”. Non va poi, dimenticato che “il servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso i periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della cabina di regia con le direzioni regionali di RFI e Trenitalia, per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità e soprattutto comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi e definire congiuntamente soluzioni”.

Gli incontri con i gestori sia tecnici che tecnico-politici in vista della riapertura delle scuole e la ripresa in pieno delle attività, si sono svolti a partire da fine luglio, per coordinare la comunicazione ai pendolari e ai cittadini del servizio che ha preso avvio da lunedì 12 settembre sulla nuova relazione Empoli-Firenze Castello, che sostituisce con la stessa quantità di treni (6 coppie) ed orari sostanzialmente inalterati nelle stazioni della tratta Empoli-Le Piagge,

la precedente relazione Empoli-Firenze Porta al Prato. Baccelli ha parlato della “tratta Firenze Porta al Prato-Firenze Cascine già in corso di smantellamento in vista dell’avvio dei lavori per la linea 4 della tramvia fiorentina”.

Riguardo all’informazione ai pendolari, l’assessore ha ricordato che “gli strumenti utilizzati vanno dall’app dedicata Muoversi in Toscana, ai principali canali social, mentre non sono al momento previste le implementazioni proposte, visto che già da alcuni anni l’invio in automatico di notifiche ai viaggiatori rispetto agli eventi sui servizi regionali avviene già, in Toscana come in alcune altre regioni, attraverso l’app Trenitalia.

Capecchi si è dichiarato “parzialmente soddisfatto”. “Ci fa piacere, ma ci preoccupa anche un po’ il riferimento alla riconfigurazione dei servizi che si appresta a fare Autolinee toscana perché ad oggi quel servizio funziona solo parzialmente”, ha detto, e ha aggiunto che “per il momento si è sostanzialmente tagliato; salvo alcune piccole linee,ci sono stati  tagli ai servizi e un aumento dei costi a carico dei cittadini”. “L’interrogazione – ha poi spiegato Capecchi – nasceva dalle segnalazioni che ci sono giunte da molti utenti che sono stati travolti da una situazione di emergenza dei trasporti in cui quel sistema di notifica ha mancato al suo ruolo”. “Per questo- continua- proponevamo sistemi alternativi per indirizzare le scelte dei cittadini per scegliere in modo tempestivo i mezzi di trasporto” ma “è chiaro che si sia tornati attorno all’89,4 – 89,7 di percentuale su alcune linee, che è al di sotto di quello che è previsto come limite minimo per la puntualità”.

 

Il contributo video

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