Teatro e spettacoli dal vivo: sì a risoluzione per sopperire ai tagli dei finanziamenti nazionali
Hanno votato a favore Pd, Italia Viva, Lega e gruppo Misto – Allenza Verdi e Sinistra; si è astenuto il gruppo di Fratelli d’Italia
Firenze –Il Consiglio regionale, nel corso della seduta notturna di martedì 29 luglio, ha approvato a maggioranza una proposta di risoluzione che chiede alla Giunta regionale, nell’ambito della prossima variazione di bilancio, di poter “trovare risorse adeguate a sostenere le attività teatrali e i soggetti del mondo dello spettacolo dal vivo che abbiano visto o vedranno decurtati i loro finanziamenti”. Hanno votato a favore Pd, Italia Viva, Lega e gruppo Misto – Alleanza Verdi e Sinistra; si è astenuto il gruppo di Fratelli d’Italia.
Illustrando l’atto, la presiedente della commissione Cultura, Cristina Giachi (Pd), ha sottolineato l’importanza e la qualità del sistema teatrale e delle compagni di spettacolo da vivo e delle loro esperienze di valore, “come a esempio il teatro in carcere”, esperienze “messe in discussione dalle recenti vicende che hanno portato alla riduzione e alla svalutazione del lavoro di tante istituzioni culturali toscane, nell’ambito dei processi di valutazione e finanziamento collegati all’erogazione del Fondo unico per lo spettacolo (Fus, ndr)”. “Nella proposta di risoluzione – ha sottolineato la presidente Giachi – c’è l’invito alla Giunta a trovare risorse adeguate per poter sostenere il sistema teatrale toscano e i soggetti che hanno visto i loro finanziamenti decurtati o li vedranno decurtati in seguito alle valutazioni e svalutazioni delle commissioni ministeriali. Una misura compensativa che dal bilancio regionale possa dare un segnale di attenzione al sistema e alla sua qualità con il suo livello noto in tutto il mondo”.
Sandra Bianchini (Fratelli d’Italia), facendo riferimento al declassamento del Teatro della Pergola, ha detto che il suo gruppo “è contrario a un uso dei fondi regionali per coprire scelte sbagliate di chi guida gli enti e per responsabilità delle scelte politiche locali”.
“Forse non avete letto la Proposta di risoluzione”, ha replicato Francesco Gazzetti (Pd), “perché qui non si fa riferimento al Teatro della Toscana o alla Pergola, ma a quelle realtà che stanno subendo i tagli dei fondi stanziati dal Fus”.
“Il nostro sostegno c’è sempre stato, ma l’atto è troppo generico: non si chiede perché vi siano stati i tagli e non indica quali siano le realtà penalizzate”, ha detto Giovanni Galli (Lega).
“Il Teatro della Toscana – la Pergola – non viene mai citato”, ha sottolineato Silvia Noferi (gruppo Misto – Alleanza Verdi e Sinistra). “Si parla invece del Teatro in carcere, che ha grandi finalità sociali e di tanti operatori toscani e si chiede di aiutare quelle realtà che abbiano subito tagli ai fondi stanziati dal Fus”.
“Certo, quando un ente non riceve i fondi o subisce tagli è giusto aiutarlo”, ha detto Elena Meini (Lega), “ma non si può ignorare che gli obiettivi non raggiunti non possono essere premiati”. Meini ha aggiunto che “non siamo contrari alla risoluzione, ma il testo è troppo generico e doveva contenere l’elenco degli enti penalizzati. Nonostante questo, voteremo l’atto”.
Di “discussione utile” ha parlato Stefano Scaramelli (Italia Viva), che ha definito l’atto “necessario per provare a incidere sulle scelte della Giunta, in modo da dare un quadro di garanzie al sistema teatro della Toscana”.
In dichiarazione di voto, la presidente Giachi ha specificato che il testo “non parla e non si riferisce al declassamento della Pergola, che è stato purtroppo confermato, ma che non implicherà un taglio delle risorse. Il problema sono i tagli dei fondi stanziati da Fus, quelli già decisi e quelli in arrivo, a carico di realtà più piccole e diffuse sul territorio. È un quadro in divenire, ecco perché siamo stati generici. Ma vogliamo creare attenzione sul tema”.
a cura di Luca Martinelli ed Emmanuel Milano