Stati Generali: ‘Facciamo contare la cultura’, approvata all’unanimità la proposta di risoluzione
L’atto della Quinta commissione presieduta da Cristina Giachi (Pd), che chiude tre anni di lavoro, si inserisce nel contesto della revisione del Testo Unico della Cultura
Firenze – Durante la seduta di lunedì 28 luglio la Quinta commissione ha approvato la proposta di risoluzione dal titolo ‘Facciamo contare la cultura. Politiche per una toscana contemporanea creativa’ che conclude il lavoro degli Stati Generali della Cultura. Nel mese di settembre l’evento di restituzione a cui parteciperanno tutti i protagonisti di quella che in Toscana è una vera e propria industria culturale.
“Con grande soddisfazione – ha commentato la presidente Cristina Giachi (Pd) – abbiamo approvato all’unanimità la risoluzione conclusiva degli Stati Generali presentata alla Commissione”. “L’atto – ha proseguito – mette al centro una proposta di revisione della legge regionale n. 21/2010, il Testo Unico della Cultura. La nuova impostazione contenuta nell’atto di indirizzo rivolto alla Giunta punta a una semplificazione normativa e all’introduzione di definizioni più ampie e inclusive, capaci di accogliere la complessità e la multidisciplinarità del sistema culturale contemporaneo. La cultura viene pienamente riconosciuta anche come presidio di cittadinanza attiva, come leva di coesione sociale. Da qui la centralità attribuita al welfare culturale: un modello che connette la produzione e fruizione culturale con la qualità della vita, la salute mentale, la cura e l’inclusione. A tale progetto di riforma si sono affiancate, come frutti degli Stati Generali, una revisione della legge sull’Art Bonus, già approvata, una Pdl al Parlamento sulla lettura libera a scuola, e una proposta, licenziata nella seduta di oggi, che sarà discussa nel prossimo Consiglio regionale sulla promozione delle attività teatrali nelle scuole”.
L’atto fa un bilancio finale degli Stati Generali con l’attività della Commissione, le audizioni e i dati acquisiti durante i lavori a partire dal rapporto commissionato a Irpet. C’è l’introduzione del principio della triennalità e quello della multidisciplinarità delle forme di espressione culturale. Ci sono gli interventi per aggiornare i repertori delle figure professionali. Viene previsto in sinergia con Fondazione Sistema Toscana uno sportello di consulenza sulla progettazione europea chiesto da tutti i soggetti interessati. Un modo per ottimizzare e supportare l’accesso alle risorse extraregionali.
Tanti i temi contenuti nella proposta di risoluzione la ‘Carta dei diritti e dei doveri culturali’. Con le Fondazioni bancarie sarà invece previsto un tavolo di confronto a cadenza regolare per coordinare le attività per ottimizzare la spesa e lo sfruttamento di quelle risorse che vengono da settori privati così importanti per l’offerta culturale. Molta attenzione è dedicata al comparto della musica dal vivo. Viene chiesto alla Giunta che venga recepito il lavoro di riconoscimento delle scuole di musica con la creazione di un registro che consenta di mettere al centro la qualità dell’offerta formativa. Un capitolo fondamentale al centro del lavoro degli Stati Generali è quello del welfare culturale. Con la Toscana che sarà la prima regione a introdurre nella legge quadro un capo dedicato che mette al centro il benessere e la qualità della vita di cittadine e cittadini in relazione all’offerta culturale. La presidente Giachi ha anche chiesto di aggiungere nell’atto un riferimento al circo contemporaneo e allo spettacolo viaggiante e una riflessione sul carnevale, chiedendo alla Giunta un approfondimento, con particolare riferimento a quello di Viareggio.
Durante la discussione, il bilancio di tre anni di lavoro della Commissione sugli Stati Generali della Cultura. È un arrivato il ringraziamento della vicepresidente Luciana Bartolini (Lega), della vicepresidente segretaria Elena Rosignoli (Pd), del consigliere di Italia Viva e vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli e della consigliera del Gruppo Misto-Alleanza Verdi e Sinistra Silvia Noferi. Un’opera continua di ascolto degli operatori del settore contenuta nella proposta di risoluzione e nei tanti atti approvati che ha soddisfatto tutti i membri della Commissione.