6 Aprile 2024

Sport: a palazzo del Pegaso la presentazione del libro ‘Dawn, Vēra, Wilma, Valentina e le altre’

Appuntamento lunedì 8 aprile alle 9.30. Con il consigliere regionale Francesco Gazzetti, membro dell’Ufficio di presidenza, e la vicepresidente della commissione regionale Pari Opportunità Caterina Coralli

comunicato n.0408
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Firenze – Si terrà lunedì 8 aprile alle 9.30 nella Sala Fanfani di palazzo del Pegaso (via Cavour, 4), la presentazione del libro “Dawn, Vĕra, Wilma e le altre, 23 ritratti di donne che hanno fatto sport in Italia” di Melania Sebastiani, in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace.

L’evento si aprirà con i saluti di Caterina Coralli, vicepresidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Leonardo Palla, presidente della Terza commissione del parlamento degli studenti, Rossella Chelini e Vittorio Gasparrini, presidenti dei Club per l’Unesco rispettivamente di Livorno e di Firenze; Fabrizio Balducci, direttore scientifico della Scuola dello Sport CONI Toscana. Introdurrà Mirella Cocchi, componente della Commissione regionale Pari Opportunità. Modererà il consigliere regionale membro dell’Ufficio di presidenza Francesco Gazzetti. Insieme all’autrice Melania Sebastiani, interverrà Valentina Buttini, ex calciatrice e responsabile del settore femminile della Carrarese Calcio 1908. Le conclusioni sono affidate a Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine del Giornalisti della Toscana. Sarà presente la studentessa atleta Hoara Panetta.

 

“In occasione della giornata dello sport di sabato 6 aprile, abbiamo deciso di presentare un libro che parla di campionesse – ha spiegato la presidente della commissione regionale Pari opportunità Francesca Basanieri –  È un modo non solo per celebrare lo sport ma, soprattutto, per fare una riflessione sulla situazione delle donne nello sport che, ancora oggi, non in tutte le discipline hanno gli stessi diritti e opportunità degli uomini. Basti pensare che in alcuni sport non ci sono squadre femminili, motivo per cui le donne rinunciano alla loro carriera agonistica. Riuscire a creare le stesse opportunità per le donne nello sport e un ambiente inclusivo può fare da spinta e da esempio per tutta la società”.

 

 

 

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