Sport: 110 anni di storia e promozione in C, Consiglio regionale premia il Livorno calcio
La cerimonia questa mattina nella sala del Gonfalone di palazzo del Pegaso Il presidente Antonio Mazzeo, con Eugenio Giani e Francesco Gazzetti, ha consegnato una targa al presidente Joel Esciua e ai giocatori che hanno riportato il club nel calcio professionistico
Firenze – Gli anni di storia sono centodieci e c’è una promozione in serie C, appena conquistata, da celebrare. Il Consiglio regionale della Toscana ha deciso così di consegnare una targa al Livorno, tornato nel calcio professionistico al termine di una stagione che l’ha visto tagliare il traguardo della promozione con largo anticipo, “ci siamo riusciti per primi in tutte le categorie d’Italia e nei maggiori campionati in Europa”, dice oggi con orgoglio il presidente Joel Esciua. ‘All’Unione sportiva Livorno 1915, in occasione dei 110 anni dalla fondazione e per la entusiasmante promozione e il ritorno nel calcio professionistico’, questa la motivazione incisa sulla targa che il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, ha consegnato stamattina, mercoledì 7 maggio, al presidente del Livorno, accompagnato dal direttore generale Vittorio Mosseri, dal team manager Matteo Putrignano e, in rappresentanza della squadra, dai giocatori Federico Russo, Niccolò Gucci, Michele Currarino e Riccardo Capparella. Accanto a Mazzeo, il consigliere dell’Ufficio di presidenza, Francesco Gazzetti e il presidente della Toscana, Eugenio Giani.
“Questa è una bella giornata per lo sport toscano – dice Antonio Mazzeo –. Su iniziativa del consigliere Gazzetti, abbiamo voluto assegnare, con questa targa, il giusto riconoscimento ai successi del Livorno. Il ritorno tra i professionisti è un fatto rilevante per tutta la Toscana, qualcosa di unico e di bello che arriva con i centodieci anni di un club dalla storia importante. Livorno è una piazza che conosce il calcio, che ha dato tanto allo sport professionistico toscano e oggi, grazie alla cavalcata straordinaria di questi ragazzi, torna a livelli che gli competono. Lo consideriamo solo un inizio, al Livorno vada il mio in bocca al lupo e l’augurio che anche il prossimo sia un anno di successi”.
“Ho proposto questa iniziativa e ringrazio il presidente Mazzeo e l’Ufficio di presidenza per aver accolto questa idea – dice Francesco Gazzetti –. Ci sembrava importante festeggiare i centodieci anni dell’Unione sportiva Livorno e questa promozione, con il ritorno al professionismo, che riporta la squadra al primo gradino di una scalinata che ci auguriamo venga percorsa bene e velocemente. Il Livorno merita di stare nel calcio che conta, per la sua straordinaria tifoseria e per il legame della città con la maglia amaranto”.
Il presidente Eugenio Giani, ha voluto confermare con la sua presenza che “tutta la Regione riconosce il valore di questo risultato. La promozione del Livorno è un evento straordinario per la Toscana. Risalire in serie C è un successo per tutto il movimento calcistico regionale. Poi è significativo anche il modo in cui la società ha ricostruito prima un ambiente, poi una squadra, ha riacquisito il consenso e la fiducia di tutta la città e della tifoseria. Tutto questo va nel senso in cui vogliamo che vada lo sport in Toscana”.
La sensazione che lo staff e i giocatori del Livorno portano con sé nel palazzo di tutti i toscani è che questa promozione venga vissuta davvero come una prima tappa: “Anche per noi è una giornata speciale – dice Joel Esciua –, il riconoscimento del Consiglio regionale ci rende orgogliosi. Quello che abbiamo ottenuto sul campo ce lo siamo meritato, come squadra e come società. Non a caso abbiamo vinto il campionato con quattro giornate di anticipo, il risultato è frutto di un grandissimo lavoro di qualità. Speriamo di continuare ad essere degni di rappresentare una città così importante com’è Livorno per il calcio in Toscana”. Esciua sottolinea che “il Livorno è al ventiseiemo per punti ottenuti in serie A”, mentre Giani ricorda che con la seconda guerra mondiale in corso, prima dell’interruzione e all’inizio della serie gloriosa di successi del Grande Torino, “il Livorno seppe arrivare addirittura al secondo posto in serie A”.
Non era “né semplice, né scontato che si riuscisse a risalire così in fretta, vincendo il campionato in questo modo”, concordano Giani e Mazzeo. Il calcio in Italia, assicura Giani, ricordando anche gli anni in cui visse da protagonista, come assessore comunale, la rinascita della Fiorentina, “non è soltanto un gioco, è fenomeno sociale, senso d’identità, salvaguardia della personalità, strumento formidabile per legare i cittadini alla propria città”. E Mazzeo, ripercorrendo la storia del Livorno e ricordando i suoi storici protagonisti, “su tutti Armando Picchi”, rivolge un ricordo, in questo giorno felice, a “Piermario Morosini, un atleta giovane, morto sul campo a 25 anni”. Gazzetti non nasconde l’emozione per questo riconoscimento che il Consiglio regionale ha riservato alla squadra della sua città: “Scindere Livorno dalla maglia amaranto è difficilissimo, anzi è impossibile. Come diceva Armando Picchi, quella maglia è la nostra pelle”, dice. Il presidente del Livorno assicura l’impegno per proseguire il cammino intrapreso: “Ho scelto Livorno per entrare nel calcio, perché ho percepito un sentimento di ingiustizia, vissuto da una città che ha attraversato una fase difficile e merita un livello più alto, e perché ho capito subito che in questa città si respira la passione calcistica. Dopo, sono arrivate molte soddisfazioni, fino al risultato di quest’anno”. L’auspicio, prosegue Esciua, è di “continuare questo cammino nei prossimi anni”, con una osservazione che è anche una richiesta alle istituzioni: “In Italia tutto è molto più difficile e complicato rispetto ad altri Paesi, a causa della burocrazia”.
Nella sala del Gonfalone, dove si è tenuta la cerimonia, presenti i consiglieri Fausto Merlotti, Enrico Sostegni e Marco Martini.
Le dichiarazioni in video
La dichiarazione di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale
La dichiarazione di Francesco Gazzetti, membro dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale
La dichiarazione di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana
La dichiarazione di Joel Esciua, presidente dell’Unione sportiva Livorno 1915
La dichiarazione di Vittorio Mossei, direttore sportivo dell’Unione sportiva Livorno 1915
La dichiarazione di Federico Russo, attaccante del Livorno