Software sanitari: Bezzini, attivato sistema di monitoraggio per evitare disservizi
La risposta dell’assessore regionale all’interrogazione presentata dalla consigliera Irene Galletti (Movimento 5 Stelle)
di Angela Feo
Firenze – I recenti disservizi del software “Nuovo Lis” per gli esami di laboratorio adottato nella provincia di Livorno sono stati al centro dell’interrogazione della consigliera Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) a cui ha risposto in Aula ieri pomeriggio (martedì 25 marzo) l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini.
Bezzini ha ribadito come l’assessorato “abbia condiviso la preoccupazione legata al disservizio segnalando ai settori competenti la necessità di un intervento urgente per rimuovere le criticità e monitorare la situazione”. Ha poi evidenziato come il software sia stato utilizzato negli ultimi 12 mesi presso la Fondazione Monasterio, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer e in 4 zone della Azienda Usl Toscana Centro, dove “ha funzionato quotidianamente su volumi rilevanti”. “Nel periodo gennaio-febbraio 2025, in occasione dell’avvio dell’utilizzo nella zona di Livorno, si sono però riscontrati disservizi. Abbiamo dunque chiesto un’attenzione stringente per monitorare ogni passaggio successivo”.
“Quanto alla tutela dei dati personali – ha aggiunto Bezzini – essa risulta conforme alle norme ed è presidiata costantemente”. Infine, in merito alle penali a carico delle aziende fornitrici, l’assessore ha evidenziato come “gli atti di gara prevedono, per i guasti ad alta criticità, tempi di risoluzione entro 2 ore per il 90 per cento delle segnalazioni, ed entro 4 ore per il 100 per cento delle segnalazioni”. “Ogni volta che sussistono le condizioni di applicabilità delle penali – ha concluso – il responsabile del procedimento per l’esecuzione e il direttore dell’esecuzione di Estar intervengono prontamente sulle aziende fornitrici per tutti i contratti in carico”.
La consigliera Galletti ha preso atto “che ci sia piena consapevolezza della gravità dell’accaduto”. “Anche se i disagi riguardano poche decine di pazienti che non hanno potuto effettuare prenotazioni o analisi – ha affermato – è l’intero percorso sanitario ad essere danneggiato e ritardato”. Rispetto alle penali, Galletti ha parlato di un “contratto capestro per gli utenti”. “Data l’essenzialità del servizio e l’importanza degli argomenti trattati – ha concluso – sarebbe opportuno avviare un percorso di attività ispettiva da parte del Consiglio, considerando anche gli importi spesi per questi servizi”.