Servizio idrico integrato: Monni risponde sull’ambito territoriale ottimale
L’assessore regionale all’Ambiente ha risposto all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega)
Firenze – “Il Consiglio regionale con la legge 69 del 2011 si è espresso sulla delimitazione dell’ambito territoriale ottimale che coincide con l’intero territorio regionale e delle sei conferenze territoriali”, “i sub-ambiti sono coincidenti con i confini delle sei conferenze territoriali” e “il compito di definire il servizio idrico integrato in coerenza con la normativa nazionale spetta agli organi di ait (autorità idrica nazionale) e la definizioni di sub-ambiti non determina modifiche del perimetro dell’ambito territoriale ottimale o delle conferenze territoriali”. Così l’assessore regionale Monia Monni ha risposto in Aula all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) in merito all’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato.
Monni ricorda che “non si sono rilevati né effettivi né potenziali contenziosi sul tema” e che “si ritiene che l’attuale assetto istituzionale e organizzativo sia coerente con l’impianto normativo vigente e con la volontà espressa dai comuni toscani”. Infine, Monni specifica che “è in corso un costante confronto con Ait in relazione ad interventi di manutenzione e revisione della legge 69/2011”.
“Si vorrebbe guardare più avanti in merito alle scelte che saranno fatte sulla multiutility – ha detto Landi – perché si è posto un tema centrale, il fatto che c’è una contrarietà diffusa da parte delle conferenze territoriali circa l’affidamento del servizio idrico integrato ad un unico soggetto operante sull’intero territorio toscano. Ait svolge un’azione di monitoraggio su questo ma sul metodo la perplessità mostrata dai comuni ci convince perché crediamo che i livelli istituzionali più prossimi ai cittadini siano quelli più efficienti per capire problemi ed individuare soluzioni”.