27 Maggio 2025

Selvicoltura: approvata mozione Pd per gestione in armonia con ambiente

Sull’atto di indirizzo, prima firmataria Federica Fratoni, si è astenuto il gruppo del Movimento 5 stelle

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Firenze – Il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Pd, prima firmataria Federica Fratoni, in merito agli interventi regionali di adeguamento alla direttiva europea Habitat conseguenti alla procedura di infrazione che risale al 2015 e che interviene nella conservazione del territorio, con particolare impatto sulle attività forestali. L’atto, emendato dal gruppo di Fratelli d’Italia, è stato approvato con il voto favorevole di Pd, Italia Viva, Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo misto – Europa Verde e Gruppo misto – Merito e Lealtà; si è astenuto il Movimento 5 stelle.

L’atto di indirizzo chiede alla Giunta regionale di “assicurare che gli interventi regionali volti all’adeguamento alla direttiva Habitat, nel quadro della procedura di infrazione 2015/2163, siano improntati a criteri di proporzionalità, sostenibilità e coerenza territoriale, evitando soluzioni indifferenziate che possano pregiudicare l’equilibrio ecologico, sociale ed economico delle aree interessate”; di “rafforzare e rendere strutturale il confronto partecipativo con le Unioni di Comuni, i Comuni, con le organizzazioni del settore forestale e con gli altri soggetti interessati, al fine di condividere modalità e contenuti delle misure di conservazione e garantire l’effettiva attuabilità degli strumenti previsti; di “prevedere che le nuove regolamentazioni valorizzino le pratiche selvicolturali sostenibili e il ruolo attivo delle comunità locali nella gestione del territorio, riconoscendo la multifunzionalità del patrimonio forestale regionale quale risorsa da tutelare anche attraverso un presidio umano consapevole e qualificato”.

“Ci sono molti soggetti, in particolare le categorie agroforestali, che pongono con forza il problema dell’impatto che la nuova regolamentazione potrebbe avere sulla gestione forestale e sulla vitalità socio-economica dei territori montani”, ha spiegato Fratoni illustrando l’atto. “Sono preoccupazioni che, pur nel delicato equilibrio che la Regione dovrà mantenere in presenza di una procedura d’infrazione UE, ci sentiamo di condividere perché riguardano aspetti importanti che sono già stati al centro della nostra iniziativa in Consiglio regionale più volte”. Fratoni ha sottolineato che è “necessario ribadire che l’abbandono o una severa riduzione delle pratiche di selvicoltura tradizionali non porta benefici all’ambiente ma, in molti casi, proprio l’esatto contrario. In special modo per quel che riguarda il rischio idrogeologico”.

Secondo Maurizio Sguanci (Italia Viva), che si è detto d’accordo con lo spirito della mozione, “è necessario non solo salvaguardare le attività di selvicoltura, ma ci si deve preoccupare anche della rimozione del cascame nei boschi, che in caso di pioggia provoca problemi ai corsi d’acqua”.

Giovanni Galli (Lega), condividendo le richieste della mozione, ha ricordato che “analoghe richieste le avevo avanzate con un mio atto per quanto riguardava la piana fiorentina, per cui è positivo che ora si guardi anche al resto del territorio toscana. Ma sulla piana si dovrà fare particolarmente attenzione”.

“Serve una discussione seria e approfondita sulla salvaguardia e gestione del nostro territorio”, ha detto Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), “perché serve affrontare i problemi delle aziende che si occupano di selvicoltura, tenendo presente che conservare e manutenere un territorio non può significare farne un museo”.

“L’impegno fondamentale che dobbiamo prendere è quello di salvaguardare l’ambiente ma dando alle aziende che lavorano in quel settore di poter continuare a svolgere la loro attività, solo in questo modo potremo parlare di sostenibilità”, ha sottolineato Marco Martini (Pd). “Si deve salvaguardare il territorio, ma renderlo migliore per le future generazioni”.

 

 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana