18 Novembre 2021

Sanità: sì al frazionamento della zona distretto “Aretina-Casentino-Valtiberina”

La proposta di delibera è stata approvata all’unanimità in Commissione. Iniziata la discussione sulla proposta di risoluzione per gli Stati generali della salute

Comunicato stampa n. 1196
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Firenze – Via libera al frazionamento della maxi-zona distretto “Aretina-Casentino-Valtiberina”.  La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) ha approvato con voto favorevole all’unanimità la proposta di delibera “Individuazione delle zone-distretto ‘Aretina’, ‘Casentina’ e ‘Valtiberina’ ai sensi dell’articolo 64 L.R. 40/2005”. “Dopo un lungo lavoro istruttorio in cui abbiamo ascoltato tutte le parti interessate – ha ricordato Sostegni – è emerso con chiarezza come nella maxi zona aretina si siano manifestate da subito sostanziali criticità e specificità rispetto alle altre zone distretto, ed è evidente la necessità di rideterminare il suo assetto”.

La proposta di deliberazione divide dunque la maxi zona distretto in zone distinte: Aretina (comprendente i comuni di Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savio, Subbiano); Casentino (Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Talla); Valtiberina (Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Sestino).

Durante la seduta di stamani è stata inoltre avviata la discussione per la redazione di una proposta di risoluzione al Consiglio nell’ambito degli Stati generali della salute, a conclusione di una lunga fase in cui sono stati ascoltati esigenze, suggerimenti e criticità di tutti gli addetti ai lavori. L’obiettivo, ha spiegato il presidente Sostegni, è quello di “presentare una bozza di risoluzione entro i primi di dicembre e possibilmente, dopo la sua discussione, portarla in Consiglio entro Natale”. Tanti i temi emersi durante la fase di ascolto che, ha proseguito il presidente della Commissione, dovrebbero essere inseriti nell’atto: la prevenzione e la salute, con i nodi dello sport e degli stili di vita; l’emergenza- urgenza con la necessità di implementazione e coordinamento del servizio; l’articolazione dei presidi ospedalieri, in particolar modo nelle aree marginali e interne, con un’organizzazione più omogenea; l’organizzazione sul territorio, sulla traccia del progetto che il Governo ha presentato per il Pnrr; la medicina di genere; i servizi per seguire il crescente disagio psicologico nei bambini e nei giovani; la riorganizzazione dell’assessorato con l’individuazione della funzione di programmazione. “Chiederemo alla Giunta di assumere gli indirizzi dati dal Consiglio regionale nella presentazione del nuovo piano socio-sanitario” ha concluso Sostegni.

Se da parte di Andrea Ulmi (Lega) è stato evidenziato il rischio di “annacquare le esigenze emerse” in un documento troppo riassuntivo, da parte di Vincenzo Ceccarelli (Pd) è stata sottolineata la necessità “di affrontare macrotemi”, riservandosi poi interventi di modifica e discussione sul piano socio-sanitario. Donatella Spadi (Pd) ha sottolineato come “la situazione attuale dei servizi sanitari in Toscana sia a macchia di leopardo e quindi sia necessario agire per un’omogeneizzazione”. Giovanni Galli (Lega) ha insistito sulla necessità di affrontare il tema della salute, non solo quello della sanità, e dunque “di affrontare in maniera approfondita la questione dello sport nelle prossime settimane”. L’importanza della prevenzione, dello sport e degli stili di vita è stata ricordata anche da Federica Fratoni (Pd).  Diego Petrucci (FdI), infine, ha detto che sarebbe opportuno convocare una seduta del Consiglio regionale dedicata ai temi della salute, richiesta condivisa dalla presidenza della Commissione.

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