15 Ottobre 2024

Sanità: medici specializzandi, interrogazione in Aula

L’assessore alla Salute Simone Bezzini ha risposta ad una interrogazione di Andrea Ulmi (gruppo Misto – Merito e Lealtà) dopo la recente circolare del Mur sul ripristino dell’esame

  

Comunicato stampa n. 1017
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Firenze – La recente circolare del Mur sul ripristino dell’esame per il passaggio di anno dei medici specializzandi assunti ai sensi della legge 56/2024 e della legge 145 del 2018, il cosiddetto decreto Calabria, hanno portato il consigliere Andrea Ulmi (gruppo Misto – Merito e Lealtà) ad interrogare il presidente della Giunta e l’assessore competente per sapere se siano a conoscenza della situazione, come la valutino e soprattutto come intenda muoversi la Toscana. L’atto chiede come inquadrare gli specializzandi.

La loro formazione non può essere certificata con rigore dal direttore del reparto dove prestano servizio, e quindi permettere che tale attestazione possa sostituire l’esame di superamento dell’anno di specializzazione universitaria, come previsto dalla legge?

Nell’interrogazione si fa presente come le associazioni evidenzino una sorta di “invasione di campo”, nel mantenere un esame che, di fatto diventa un ostacolo ad accettare un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel Servizio sanitario nazionale, poiché risulterebbe alla fine penalizzante; per non parlare dei sondaggi sugli orari di formazione non rispettati.

“L’interrogazione evidenzia bene la situazione”, ha esordito l’assessore Simone Bezzini: “questa vicenda segnala una difficoltà di coordinamento nell’ambito del Governo e tra i Ministeri”. Da qui la preoccupazione dell’assessore, che ha affermato di sentirsi in un certo senso “parte lesa”, visto che questa circolare rischia di vanificare il percorso intrapreso in Toscana con i diversi bandi sperimentali per sedi meno attrattive. Secondo Bezzini è necessario un chiarimento nazionale tra Ministero della Salute e Ministero della Università “per avere una posizione univoca”; intanto le Regioni hanno segnalato compattamente la questione e stiamo cercando di trovare soluzioni “che consentano di limitare i problemi”.

Il consigliere Ulmi, prendendo atto che la risposta dell’assessore si sia pressoché concentrata sulla necessità di un chiarimento a livello nazionale, ha sottolineato come invece avesse voluto capire come la Regione Toscana intendesse procedere.

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