7 Maggio 2024

Sanità: le piscine private a uso collettivo si potranno svuotare ogni tre anni

Approvata all’unanimità la nuova legge sui requisiti igienico sanitari delle piscine a uso natatorio. Rispettando i parametri a garanzia dell’igiene e la sicurezza per la salute degli utenti, la misura vuole salvaguardare il più possibile la risorsa idrica

Comunicato stampa n. 0511
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Firenze – L’Aula del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, con i voti favorevoli di Partito democratico, Italia Viva, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto–Merito e Lealtà la nuova legge regionale recante disposizioni in materia di requisiti igienico sanitari delle piscine ad uso natatorio, (modifiche alla legge regionale 8 del 2006). Testo che è stato oggetto di emendamenti in commissione Sanità, che ha licenziato la proposta di legge con voto unanime.

L’atto normativo nasce per consentire la possibilità di procedere allo svuotamento delle piscine private a uso collettivo almeno una volta ogni tre anni. Lo svuotamento, che finora era obbligatorio almeno una volta l’anno, si considera non necessario, qualora siano rispettati i parametri a garanzia dell’igiene delle piscine e della sicurezza per la salute degli utenti. Con le attuali tecnologie, è possibile attuare procedure di autocontrollo e mettere in atto accorgimenti tecnici che consentono la pulizia delle pareti della vasca anche senza lo svuotamento totale. L’esigenza è imposta dalla necessità di salvaguardare il più possibile la risorsa idrica, evitando al massimo gli sprechi, considerati i lunghi e frequenti periodi di siccità degli ultimi anni.

Il provvedimento è riservato alle piscine private a uso collettivo, come indicate dall’articolo 3, comma 1, lettera a), numero 2) della legge regionale 8 del 2006, quelle “inserite in strutture adibite, in via principale, ad altre attività ricettive come alberghi, campeggi, strutture agrituristiche e simili, nonché quelle al servizio di collettività, palestre o simili, accessibili ai soli ospiti, clienti, soci della struttura stessa e agli utenti delle relative attività aperte al pubblico da essa esercitate”.

L’Accordo Stato-Regioni prevede – per queste piscine – la possibilità per le Regioni di individuare peculiari modalità applicative delle disposizioni, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e di igiene, nonché di sanità pubblica.

(testo a cura di Sandro Bartoli e Emmanuel Milano)

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NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana