3 Dicembre 2024

Sanità: focus sui procedimenti delle gare pubbliche per i dispositivi medici  

Il tema approfondito nella commissione presieduta da Enrico Sostegni (Pd) col responsabile dell’Assistenza farmaceutica e dispositivi della Giunta Claudio Marinai

Comunicato stampa n. 1261
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Firenze – I criteri di valutazione dei dispositivi medici nei procedimenti delle gare pubbliche è stato uno dei focus della seduta della commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni (Pd) che si è tenuta oggi (martedì 3 dicembre). L’approfondimento è nato a seguito di una mozione presentata dal consigliere Andrea Ulmi (Gruppo Misto Merito e Lealtà) in merito all’introduzione dell’approccio che comprenda il criterio del “beneficio clinico” in tali procedimenti.

Sul tema è stato audito il responsabile del Settore Assistenza farmaceutica e dispositivi della Giunta regionale Claudio Marinai che ha spiegato come Estar abbia già utilizzato in alcune gare un sistema di procedure diverso da quello tradizionale, che prevede, nell’ambito dei processi di acquisto dei dispositivi medici, l’utilizzo di un modello basato sul “beneficio clinico netto”, così come delineato nelle linee di indirizzo contenute nella Delibera di Giunta del 2021.

“Il metodo tradizionale di acquisto si basa sul criterio prezzo/qualità e valuta le caratteristiche intrinseche dei dispositivo – ha spiegato Marinai – . Mentre il metodo di acquisto che abbiamo introdotto, in particolare per i dispositivi impiantabili come gli stent cardiaci, si basa sul valore terapeutico o sul beneficio clinico dei dispositivi, misurabile attraverso studi clinici pubblicati su riviste recensite a livello internazionale”.

In particolare la nuova modalità di acquisto introduce nel meccanismo di gara il criterio del Net Monetary Benefit che rappresenta un parametro di costo/efficacia dell’intervento terapeutico.

Le gare che Estar ha espletato con la nuova procedura hanno riguardato l’ambito delle reti biologiche, degli stent carotidei, dell’acido ialuronico, dei patch vascolari, degli emostatici e sigillanti. “Esse si svolte con tempi celeri – ha evidenziato Marinai – visto che viene fatta a monte una scrematura rispetto a i dispositivi su cui non ci sono studi clinici, e non si è verificato alcun aumento dei costi”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana