8 Settembre 2021

Sanità: fitta tornata di audizioni in vista degli Stati generali della Salute

Oltre venti i rappresentanti del Terzo settore ascoltati, su loro richiesta, dalla commissione consiliare presieduta da Enrico Sostegni

Comunicato stampa n. 903
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Prosegue con un fitto calendario il lavoro della commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), in vista degli Stati generali della Salute. Oggi, mercoledì 8 settembre un’intera giornata è stata dedicata ad ascoltare alcuni dei numerosi rappresentanti del terzo settore che hanno chiesto di poter dare il loro contributo. Le associazioni che hanno avanzato richiesta di audizione sul portale sono infatti 65, a cui si aggiungono i soggetti istituzionali contattati direttamente dalla Commissione.  Al termine di questa prima fase di consultazione saranno circa 200 i soggetti auditi, a cui si aggiungono i contributi scritti e quelli inoltrati sul portale dedicato. Tutti hanno espresso le loro valutazioni e le loro richieste su molti temi riguardanti la sanità toscana, tra cui l’organizzazione delle aziende e della rete ospedaliera, i rapporti con le articolazioni del territorio, il sistema dell’emergenza urgenza, la prevenzione, l’innovazione tecnologica, il personale, le politiche per la non autosufficienza, il ruolo del terzo settore.
 
Ringraziando tutti gli intervenuti per i contributi dati, il presidente Sostegni ha spiegato che “entro il mese di settembre porteremo a termine le audizioni, per procedere poi a elaborare una proposta di risoluzione che chiuderà questa fase del percorso degli Stati generali della Salute”.
 
Fra i tanti temi portati all’attenzione della Commissione da parte degli oltre venti soggetti ascoltati oggi, ci sono l’esigenza di rafforzare la sanità territoriale, di fornire maggiore attenzione a disturbi in età pediatrica diffusi, ma molto spesso sottovalutati e misconosciuti come la disprassia, di approntare in ogni provincia un’unità che si occupi della cura dei pazienti dopo il trapianto, di rafforzare i servizi di salute mentale sul territorio, anche alla luce dell’aumento degli episodi di disagio che si sono manifestati con la pandemia. Ancora, è stato chiesto di realizzare i percorsi di assistenza sull’autismo già concordati, di implementare una presenza capillare dei consultori familiari sul territorio e dei servizi, oltre alle comunità, per i soggetti affetti da dipendenze.

 

 

 

 

 

 

 

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