Sanità: cannabis terapeutica, aggiornare la legge e ampliare indicazioni terapeutiche
Audizione di Fabio Firenzuoli (Cerfit Careggi) in commissione Sanità. Il presidente Enrico Sostegni (Pd): “Presto un gruppo di lavoro per gli opportuni adeguamenti legislativi”
Firenze – La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha tenuto ieri pomeriggio, mercoledì 8 giugno, l’audizione del professor Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di riferimento regionale in fitoterapia (Cerfit) a Careggi, in merito all’attuazione della legge regionale in materia di cannabis. “A dieci anni dalla prima legge toscana sull’uso medico della cannabis, sette anni dopo il decreto ministeriale con indicazioni solo di seconda linea non più aggiornato, la ricerca scientifica è andata avanti come in tutti i settori”, dice Firenzuoli, che ricorda anche la recente iniziativa legislativa del consigliere regionale Iacopo Melio (Pd) per la formazione continua dei medici nell’uso della cannabis.
“Siamo ancora fermi alle indicazioni d’uso della legge toscana che prevede solo quattro tipologie di pazienti, a fronte delle otto-nove successivamente previste dal ministero. Bisognerebbe adeguarsi, aggiornare la legge regionale e anche andare avanti, guardando, magari con un tavolo tecnico-scientifico, cosa ci offre la ricerca”. Si dovrebbe poi, secondo Firenzuoli, “non riservarne l’uso solo ai pazienti che non hanno alternative, perché ad oggi la potremmo prescrivere solo a chi non ha sufficienti risultati dalla terapia convenzionale. La potremmo invece già utilizzare come farmaco di prima linea in tante patologie di tipo doloroso. In tutto questo periodo, vediamo che i pazienti che stiamo seguendo rispondono bene alla cannabis in oltre il 60 per cento dei casi, con conseguente riduzione del dolore, miglioramento della qualità della vita, riduzione dei farmaci”.
In Toscana, “come nel resto d’Italia, c’è una carenza grave di cannabis, che non è certamente colpa della Regione, ma si ripercuote sulle necessità dei pazienti. Ci sono opportunità di soluzione prospettate dallo stesso ministero”, spiega Firenzuoli, che propone “la costituzione di una struttura di tipo più squisitamente operativo, per permettere alla Regione di confrontarsi con il tavolo messo in piedi dal ministero per l’approvvigionamento della cannabis e per la concessione fondi per la ricerca. Si prevedono bandi che aprano alla produzione privata e disponibilità di fondi per la ricerca a chi presenti progetti”.
“Questa commissione si è occupata del tema cannabis in più d’una occasione – ricorda il presidente Sostegni –. Circa la necessità di adeguare la legge regionale con un ampliamento delle indicazioni terapeutiche, potrebbe presentarsi l’opportunità di un lavoro fatto dalla nostra commissione. Proviamo a mettere su un gruppo di lavoro per gli opportuni adeguamenti normativi alla legge regionale”.