Salute: la gestione degli studi e la questione della privacy
L’assessore alla Sanità Simone Bezzini ha risposto in aula a un’interrogazione presentata da Irene Galletti del Movimento 5 Stelle
di Cecilia Meli
Firenze – La ripresa dell’attività del Coreas, il Coordinamento regionale per la gestione degli aspetti sanitari in tema ambiente e salute della Toscana, e l’analisi dei dati sono stati gli argomenti al centro di un’interrogazione, presentata da Irene Galletti (M5S), a cui ha risposto in aula l’assessore alla Sanità Simone Bezzini. Galletti chiedeva infatti “se l’attività del Coreas sia ripresa, superando le problematiche di ‘privacy’, in modo da raccogliere, analizzare e rendere i dati disponibili ai decisori politici”.
Bezzini ha innanzitutto spiegato che “il Coreas ha terminato la sua attività, perché è stato sostituito da una task force su ambiente salute e clima istituita nell’ambito di quanto previsto nell’ambito del Pnrr.” “La nuova task force darà continuità alle esperienze positive come il Coreas – ha detto l’assessore – e si è già riunita per stabilire la priorità degli interventi”.
Più complessa la questione della privacy. La Regione Toscana si è rivolta al Garante nazionale per proporre una modifica normativa che consentisse all’Agenzia regionale di sanità di interconnettersi con altre banche dati, ma il Garante ha risposto sollevando diverse criticità, soprattutto riguardo alla interconnessione di banche dati. È stata dunque inviata una lettera alla Conferenza delle Regioni, affinché il problema della privacy venga affrontato con il Garante e con il governo nazionale e vengano trovate soluzioni. “Si tratta di un problema – ha infatti spiegato Bezzini – che non riguarda solo l’oggetto dell’interrogazione, ma anche altri temi nodali della sanità e dell’assistenza sanitaria territoriale, anche in relazione al Pnrr”. Un esempio tra molti, quello del modello della presa in carico della cronicità e della sanità di iniziativa, che richiede la possibilità di intervenire su varie banche dati.
Galletti ha replicato ribadendo l’importanza di affrontare i problemi di privacy, che va garantita, e che effettivamente in un mondo fortemente informatizzato la mancanza di interazioni tra sistemi determina il funzionamento rallentato degli apparati burocratici. Galletti ha anche fatto presente che il Coreas permetteva di usufruire più rapidamente di dati che altrimenti venivano condivisi con estremo ritardo. “Basti pensare che il V rapporto Sentieri del 2019 faceva riferimento ai dati raccolti fino al 2013 – ha osservato – e quello del 2023 ai 5 anni successivi” e ha chiesto come si pensi di raccogliere e utilizzare quel bagaglio positivo.




