Rinnovabili: aree idonee, c’è un nuovo testo di legge e torna in Giunta
Frutto del lavoro delle commissioni guidate da Gianni Anselmi e Lucia De Robertis e del gruppo tecnico Consiglio/Giunta istituito a seguito della sentenza del Tar del Lazio. In attesa delle decisioni del Governo, sarà sul tavolo dell’assessore Monia Monni per ulteriori sviluppi anche con contributi dei Comuni
Firenze – Il gruppo tecnico Consiglio/Giunta, istituito a seguito delle recenti sentenze del Tar del Lazio che obbligano il Governo a emanare un nuovo decreto ministeriale per ridefinire criteri e indirizzi per l’individuazione delle aree idonee e non idonee, ha concluso i lavori.
La nuova proposta di legge, che riporta le integrazioni arrivate con gli emendamenti presentati dai presidenti di commissione Sviluppo economico e Ambiente, rispettivamente Gianni Anselmi e Lucia De Robertis entrambi del Pd, e modifiche tecniche rispetto al testo originario proposto dall’Esecutivo regionale, torna sul tavolo dell’assessore all’Ambiente Monia Monni che lo invierà ai Comuni per recepire ulteriori pareri sulla riperimetrazione delle aree idonee. Così il testo sarà pronto in attesa delle modifiche imposte dal TAR al decreto ministeriale del Mase (Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica) e potrà tornare, una volta uniformato alle nuove disposizioni, al Consiglio regionale per l’approvazione.
Nella seduta congiunta di oggi, mercoledì 4 giugno, è stato illustrato e licenziato il nuovo testo di legge istruito dalle Commissioni e supportato dal lavoro del gruppo tecnico che affronta il tema della transizione energetica con l’obiettivo di dotare la Toscana di un quadro normativo ambizioso, pronto a recepire il nuovo decreto ministeriale non appena arriverà.
“Dopo lo stop del TAR ci siamo mossi consapevoli di non poter sprecare il lavoro già svolto dall’assessorato e nelle Commissioni né il tempo che la sentenza concede al Mase. La nuova proposta di legge contemplerà i contributi dei Comuni ed è la risultanza di un lavoro di approfondimento molto importante svolto in sede politica, in accordo tra assessorato e Consiglio, e dagli uffici a cui estendo sinceri ringraziamenti” ha dichiarato il presidente Anselmi a conclusione dei lavori della seduta congiunta.
“Il testo della Giunta aveva già subito notevoli miglioramenti, il gruppo tecnico è andato oltre” ha dichiarato la presidente De Robertis. Se le Regioni avranno spazio di manovra, molto dipenderà dal Mase che dovrebbe esprimersi nella prima quindicina di luglio. Intanto “trasmettiamo all’assessore il lavoro fatto dal gruppo e vediamo l’uso che ne vorrà fare, considerati anche i colloqui con il Ministero circa i tempi dei prossimi provvedimenti” ha aggiunto.
Ringraziamenti agli uffici regionali e all’assessore sono arrivati dal consigliere Francesco Gazzetti (Pd), membro della commissione Ambiente: “Il lavoro svolto dal gruppo tecnico evidenzia il ruolo dell’Assemblea legislativa. Il tema della transizione energetica e delle rinnovabili suscita attenzione e preoccupazione sui territori. Il fatto che ci sia una risposta, al netto di quanto vorrà fare il Ministero, dimostra che il Consiglio c’è e ha fatto molto di più del suo dovere”.
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La sintesi del nuovo testo
Principali obiettivi: rafforzamento della diffusione delle diverse fonti rinnovabili, promozione dell’autoconsumo anche attraverso lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, attenzione alla geotermia, visto anche il rinnovo delle concessioni con Enel Green Power. I Comuni potranno partecipare attivamente ridisegnando le aree idonee all’interno dei propri territori che manterranno la qualifica anche al raggiungimento degli obiettivi energetici provinciali o metropolitani, mentre le altre aree decadranno automaticamente, limitando l’installazione di nuovi impianti solo a quelle dichiarate idonee assolute. Facendo seguito alle richieste degli Enti Locali e di concerto con la Giunta, sarà abbattuto del 30 per cento l’obiettivo geografico che era stato loro assegnato per l’individuazione di aree da destinare a impianti da fonti di energia rinnovabili (FER).
Si prevede una maggiore protezione delle aree agricole, escludendo dalle aree idonee quelle ricadenti in zone DOC, DOCG, vino e DOP olio EVO, laddove sia presente la coltura tutelata. E includendo nelle aree non idonee anche i terreni agricoli delle classi 1 e 2 della carta della capacità d’uso del suolo della Regione, anche quando solo potenzialmente destinati all’agricoltura.
Solo gli imprenditori agricoli professionali potranno installare impianti agrivoltaici nelle aree agricole di maggior pregio. Anche nelle zone di minor valore agricolo, ogni impianto dovrà comunque essere accompagnato da un piano di miglioramento aziendale. L’obiettivo è garantire che la transizione ecologica nelle campagne sia seguita e gestita dagli agricoltori, valorizzandone il ruolo e la competenza.
Per quanto riguarda gli impianti eolici, vengono separati quelli di potenza non superiore a 1 MW e da realizzare con pale più piccole, per i quali viene riconosciuta la fattispecie delle aree idonee assolute, dagli impianti di grande eolico che andranno sempre in procedura ordinaria e per i quali si introduce la categoria delle aree non idonee, soprattutto quelle di pregio agricolo.