Reticolo idrografico: Consiglio approva modifiche
L’atto illustrato in Aula dalla presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd) passa a maggioranza con l’astensione delle forze di opposizione
Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza le modifiche al reticolo idrografico e di gestione. La deliberazione approvata con l’astensione delle forze di opposizione interviene su quanto precedentemente definito da un provvedimento del 2021 e prevede l’aggiornamento prima dei cinque anni stabiliti dalla normativa, poiché la modifica in oggetto comporta uno sviluppo complessivo dei corsi d’acqua coinvolti superiori ai dieci chilometri.
Come ha spiegato in Aula la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), le modifiche al reticolo idrografico e di gestione, che la normativa nazionale definisce come “l’insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico”, sono relative ad adeguamenti vari, richiesti da enti e soggetti pubblici del territorio regionale, istruite dai competenti uffici del Genio civile. Tra le modifiche, l’esclusione dal reticolo di tratti che erroneamente ne erano inseriti, poiché non possiedono le caratteristiche di corso d’acqua e nel contempo l’inserimento di tratti esclusi nella precedente versione; una migliore definizione geometrica di tratti di reticolo esistenti; adeguamenti tecnici derivanti dalla realizzazione di nuove infrastrutture e una rimodulazione del reticolo idraulico delle zone interne ai perimetri delle aree estrattive della zona apuo-versiliese.
“L’argomento sembra banale, un adeguamento più volte effettuato – ha dichiarato il vicepresidente della commissione, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) –, attraverso la concertazione tra Regione e altri enti pubblici. Nel caso specifico, si compie un’operazione parziale, perché per quanto riguarda i bacini marmiferi ricadenti nell’area Apuo-versiliese, ce ne sono alcuni non classificabili, altri classificabili, tratti che necessitano di ulteriori approfondimenti. Si tratta di una serie di situazioni in un’area particolarmente delicata anche dal punto di vista idraulico. Vorremmo valutare meglio la ricaduta anche dal punto di vista economico. La proposta di delibera ritirata di recente dalla Giunta sui progetti di riqualificazione delle cave ci lascia qualche margine di dubbio, che vorremmo veder chiarito nell’applicazione concreta del reticolo idrografico”.
Voto di astensione anche da parte della Lega, come motivato dal consigliere Massimiliano Baldini: “Il tema è importante, abbiamo cercato di approfondirlo durante la Commissione, tuttavia l’argomento è estremamente tecnico. Lascia oggettivamente alcuni dubbi su alcune questioni che la stessa formulazione mette in evidenza. Affrontiamo situazioni non classificabili come reticolo idrografico, altre classificabili, altre che necessitano di ulteriori approfondimenti. Questi elementi ci impediscono di dare un voto positivo”.
(testo a cura di Sandro Bartoli e Paola Scuffi)