15 Febbraio 2022

Regione: modifiche a dotazione organica, retribuzione di posizione e risultato

In commissione Affari istituzionali, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), la proposta di legge è stata licenziata a maggioranza. Si astiene la vicepresidente Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani). Normativa aggiornata per dar seguito a quanto rilevato dalla Corte dei Conti. Le figure apicali dell’amministrazione saranno ricollocate nel comparto con qualifica dirigenziale. Ridefinito anche il trattamento economico

Comunicato stampa n. 0112
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Firenze – La Regione Toscana si appresta a modificare la disciplina in materia di dotazione organica, retribuzione di posizione e risultato. Per dar seguito alle istanze promosse dalla Corte dei Conti, sezione di controllo, la legge approvata lo scorso luglio viene aggiornata rimodulando l’inquadramento delle figure apicali dell’amministrazione. Direttore generale, avvocato generale, direttori di Giunta e Consiglio saranno ricollocati con qualifica dirigenziale.

La nuova legge, licenziata a maggioranza in commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), con il solo voto di astensione della vicepresidente Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani), passa ora all’esame dell’Assemblea legislativa.

Nell’articolato si prevede anche l’imputazione al Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato del personale di qualifica dirigenziale, a decorrere dal 2021, delle risorse relative al trattamento accessorio delle figure apicali, risorse che, a parità di spesa complessiva rispetto al 2016, concorrono a determinare il limite imposto all’articolo 23, comma 2 del decreto legislativo 75/2017, così come peraltro stabilito dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo della Lombardia nel 2019 (deliberazione numero 150). La Corte ha infatti sancito che nel computo del tetto di spesa rientrano tutte le risorse stanziate in bilancio dall’ente destinate al trattamento accessorio del personale, indipendentemente dall’origine delle eventuali maggiori risorse, proprie dell’ente medesimo. Per garantire l’invarianza di spesa, vengono ridotti gli stanziamenti relativi alle risorse per il salario accessorio delle figure apicali, a valere sul bilancio dell’amministrazione.

Viene inoltre chiarito che i contratti di lavoro delle figure apicali di Giunta e Consiglio, in essere alla data di entrata in vigore della legge, mantengono la loro efficacia fino alla data di scadenza dei contratti sottoscritti.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana