Regione: Manovra 2023-2025, le misure su cultura, formazione e diritto allo studio
La presidente della commissione Cristina Giachi (Pd): “Ruolo prioritario nella programmazione regionale soprattutto sul fronte investimenti”. La vicepresidente Luciana Bartolini (Lega): “Serve più programmazione. Troppo interventi su Firenze. Necessario guardare a tutto il territorio”
Firenze – “La Cultura mantiene un ruolo prioritario nella programmazione della Regione Toscana, soprattutto sul fronte investimenti. Gli aiuti agli Enti Locali si moltiplicano e grande attenzione viene riservata su progetti di valorizzazione e tutela dei beni culturali. Resta alto anche il sostegno alle famiglie con garanzie sulla formazione e l’istruzione dei figli, i fondi per il diritto allo studio sono infatti incrementati a dimostrazione che su questi fronti, e nonostante il caro vita in aumento, ci siamo e restiamo impegnati”. Così la presidente della commissione Istruzione e Cultura in Consiglio regionale, Cristina Giachi (Pd), commenta le misure inserita nella Manovra 2023-2025.
“Molte delle poste in gioco sulla parte di spesa corrente – continua Giachi – verranno rinviate alla prima variazione di bilancio, ma la manovra di investimento, soprattutto sul pluriennale è importante e fa ben sperare. Fa immaginate un futuro di crescita per la Toscana nella quale la Cultura continua ad essere la grande protagonista”.
“Manca la programmazione e manca una visione organica e d’insieme di tutta la Toscana” commenta invece la vicepresidente della Commissione Luciana Bartolini (Lega). “Con gli Stati generali della Cultura stiamo raccogliendo istanze e spunti proprio per un lavoro a tutto campo. Ci sono troppi interventi dedicati alla sola città di Firenze, ma la Toscana tutta è culla di Cultura. Se vogliamo renderla veramente diffusa, dobbiamo fare scelte e operare su tutto il territorio”.