13 Febbraio 2024

Regione: Enti dipendenti, cambia iter approvazione degli strumenti di programmazione

La proposta di legge, approvata a maggioranza con 21 voti favorevoli e 9 voti di astensione, è stata illustrata dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd)

Comunicato stampa n. 0155
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Firenze – Cambia l’iter di approvazione degli strumenti di programmazione degli Enti dipendenti della Regione Toscana (Artea, Apet, Apr, Arpat, Enti Parco, Ardsu, Arti, Consorzio Lamma, Ars, Irpet, Ente Terre) i cui stanziamenti derivano da quelli del bilancio regionale. Per strumenti della programmazione si intendono: il Piano delle attività o Piano programma di durata almeno triennale; il budget economico almeno triennale; le eventuali variazioni al budget economico; il piano degli indicatori di bilancio.

Tra le variazioni rilevanti l’approvazione annuale, da parte della Giunta, degli indirizzi specifici agli Enti nella seduta in cui viene adottato il Bilancio di previsione della Regione che comprendono: l’indicazione dei contributi ordinari o di funzionamento; l’indicazione dei contributi per specifiche attività; l’indicazione dei contributi agli investimenti.

Gli indirizzi generali, come sempre, saranno definiti nel Defr o Nadefr (Documento di economia e finanza regionale, Nota di Aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale).

Vengono poi stabilite le regole per la redazione dei bilanci. In particolare, si stabilisce che nella relazione tecnica di accompagnamento al budget triennale previsionale ed al bilancio di esercizio l’Ente dovrà indicare il compenso spettante all’organo di amministrazione, richiamando anche l’atto amministrativo che lo determina. In tema di destinazione di eventuali utili viene stabilito che la Giunta regionale, con propria deliberazione, detti gli indirizzi per la destinazione degli utili di esercizio; per gli Enti dipendenti che svolgono funzioni di consulenza sia per la Giunta che per il Consiglio, gli indirizzi per la destinazione dell’utile di esercizio sono approvati dall’Assemblea legislativa su proposta della Giunta.

Gli Enti dipendenti dovranno concorrere al contenimento di costi di funzionamento della Regione attraverso il raggiungimento del pareggio di bilancio. Il costo del personale è stabilito annualmente nel Defr o Nadefr. In presenza di particolari esigenze, anche di contenimento dei costi derivanti da criticità finanziarie o squilibri economico-patrimoniali del bilancio dell’Ente, la Giunta con atto motivato può individuare ulteriori limiti di costo o particolari deroghe.

La proposta di legge è stata illustrata in aula dal presidente della Commissione Affari Istituzionali Giacomo Bugliani (PD) che ha sottolineato che “si adeguano a norme nazionali gli strumenti programmatori degli enti strumentali della regione”.

Marco Casucci (Lega Toscana) ha evidenziato che “si procede in ritardo di molti anni per tale adeguamento e si cerca di emendare alcuni aspetti discutibili della proposta arrivata dalla Giunta regionale. E di nuovo non si inserisce l’obbligo di presentare le schede di contabilità analitica. Pertanto il voto di astensione del centro destra nasce da un modo di operare abbastanza confuso”.

La consigliera Anna Paris (PD) è intervenuta per chiarire che “nell’ambito del pubblico non esiste un obbligo di contabilità analitica, funziona di più nel settore privato. Il controllo di gestione esiste comunque nel pubblico ed è uno strumento utile. Bene la norma che prevede l’approvazione dei bilanci degli enti dipendenti entro il 30 novembre, prima dell’approvazione del bilancio da parte della Regione Toscana”.

(testo a cura di Federica Cioni e Riccardo Ferrucci)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana