Regione: Bilancio di previsione 2026-2028, via libera del Consiglio regionale
Su 37 consiglieri presenti, 24 si sono espressi a favore (Pd, Avs, Casa Riformista e Movimento 5 stelle) e 13 (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega) hanno optato per il voto contrario
Firenze – L’Assemblea di palazzo del Pegaso ha approvato a maggioranza, per appello nominale – con 24 voti a favore (Pd, Avs, Cr, M5s) e 13 contrari (Fdi, Fi e Lega) – la legge di Bilancio di previsione finanziario 2026-2028, che si compone di 11 articoli. A tale legge è collegato anche il maxiemendamento presentato dal presidente della Regione, Eugenio Giani.
Nel corso delle operazioni di voto sono stati approvati 66 emendamenti all’articolo 2, che disciplina il bilancio finanziario pluriennale. La maggior parte delle proposte di modifica hanno registrato l’unanimità.
Sono stati approvati anche tre ordini del giorno presentati da Fratelli d’Italia sulla gestione della proliferazione dei chironomidi, piccoli insetti che infestano la laguna di Orbetello; sull’emergenza ungulati sul territorio dell’Isola d’Elba, impegnando la Giunta regionale a valutare le misure necessarie ai fini di una strategia efficace in accordo con sindaci, associazioni e comitati urbani e sul completamento della strada panoramica sul monte Argentario.
Dopo un ampio dibattito è stato ritirato, invece, e verrà presentata una mozione da discutere nella commissione competente l’ordine del giorno illustrato in Aula dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Chiara La Porta che chiedeva lo stanziamento di 600mila euro per l’incremento dei controlli degli ispettori tecnici della prevenzione della Asl Toscana centro a Prato e l’assunzione di nuovi ispettori per contrastare lo sfruttamento e verificare le condizioni lavorative nelle aziende del settore tessile. “A Prato nel 2025 – ha sottolineato la consigliera La Porta – abbiamo ancora decine di schiavi che dormono nelle fabbriche”.
“Del tema da sindaco – gli ha fatto eco il consigliere del Partito democratico Matteo Biffoni – mi sono occupato per dieci anni, fino al 2024, e abbiamo organizzato 18mila controlli fisici nelle aziende coinvolgendo anche la polizia municipale. Ma il grande assente è sempre stato il Governo nazionale, di destra e di sinistra”.
Un intervento condiviso dal presidente del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Lorenzo Falchi che ha sottolineato “l’importanza dei controlli” aggiungendo però che il tema “non merita di essere ridotto a un ordine del giorno”. La consigliera La Porta ha accettato di ritirare l’atto e di lavorare a una mozione da presentare nella commissione competente a patto che il tema “non venga strumentalizzato dalla maggioranza consiliare in Parlamento”.




