17 Dicembre 2025

Regione, Bilancio 2026-2028: le misure del prossimo triennio; le posizioni dei capigruppo

L’illustrazione del presidente della commissione Affari istituzionali Vittorio Salotti

Comunicato n. 1067
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Firenze – “Un bilancio importante, che destina gran parte dei fondi alla sanità, che tocca tutte le aree della Regione e dà il via a tanti investimenti sui territori, che serviranno da volano per l’economia regionale”: Così Vittorio Salotti (Casa Riformista) ha commentato le misure di bilancio per il prossimo triennio in discussione a partire da questa mattina in Consiglio regionale.

Salotti, presidente della commissione Affari istituzionali, ha illustrato in Aula gli atti che costituiscono il pacchetto del bilancio: la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale (Defr) 2026, la legge di stabilità per l’anno 2026, le disposizioni di carattere finanziario, collegato alla legge di stabilità per l’anno 2026, e infine il bilancio di previsione finanziario 2026-2028.

Per quanto riguarda la nota di aggiornamento al Defr, Salotti ha ricordato che essa contiene 29 progetti regionali, per un totale di 6 miliardi e 178 milioni: il 47 per cento sul 2026, il 30 per cento sul 2027 e il 23 per cento sul 2028.

Tra i vari progetti, si segnalano quelli sulla mobilità sostenibile, le politiche della salute, il successo scolastico, la formazione di qualità e l’educazione alla cittadinanza, ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico nel mondo produttivo, neutralità carbonica e transizione ecologica, assetto idrogeologico e tutela della risorsa idrica, sistema regionale della ricerca, rigenerazione e riqualificazione urbana. Alcuni progetti sono poi trasversali, come quelli che riguardano giovani, donne e la Toscana diffusa.

“La legge di stabilità – ha spiegato ancora il consigliere – dispone modifiche a norme finanziarie già esistenti e si compone di 54 articoli”, mentre il collegato contiene autorizzazioni legislative per spese nuove. Anche in questo caso l’elenco è lungo: Salotti ha citato, tra l’altro, il cofinanziamento con lo stato per la realizzazione di nuovi alloggi Erp a Massa Carrara, interventi sulla viabilità della città metropolitana di Firenze (spiccano il nuovo ponte di Figline e Incisa Valdarno, la circonvallazione di Empoli, il restauro del ponte mediceo a Pontassieve), la proroga al 2030 del fondo per la lotta all’usura.

Infine, per quanto riguarda il bilancio di previsione finanziario 2026-2028, Salotti ha ricordato che il totale ammonta 12,8 miliardi di euro. La voce più importante è rappresentata dalla sanità, con una previsione di spesa di 8 miliardi e 273 milioni, cioè oltre il 64 per cento delle risorse. “Al momento non è previsto un aumento della tassazione – ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali -, in attesa però che il Governo sciolga i nodi sul payback”.

Consolidato il gettito incassato dalla lotta all’evasione fiscale (200 milioni l’anno), tra gli stanziamenti più corposi ci sono quelli per il trasporto e il diritto alla mobilità, per la difesa del suolo, per investimenti regionali in vari settori. Inoltre, ha proseguito Salotti, viene garantita la piena copertura finanziaria ai fondi europei e strutturali cofinanziati dalla Regione.

(testo a cura di Cecilia Meli e Federica Cioni)

La scheda

Bilancio: i numeri

I totali di Bilancio ammontano a 12,8miliardi di euro, a fronte dei 12 e 3 del precedente.

La voce più importante è rappresentata dalla Sanità, con una previsione di spesa di 8miliardi e 273milioni.

Addizionale Irpef: resta invariata in attesa di capire se il Governo scioglierà il nodo del payback sui dispositivi medici

Previsti 23milioni, per un anno, per il Reddito di inserimento lavorativo destinato a chi non beneficia di ammortizzatori sociali e con Isee inferiore a 15mila euro. La platea, stimata in oltre 11mila persone, potrà beneficiare, per un periodo previsto da nove mesi ad un anno, di un assegno mensile vincolato alla partecipazione a corsi di formazione. La misura sarà stanziata grazie ad un avanzo di Arti (Agenzia regionale per l’impiego).

Recupero evasione fiscale: si sta consolidando il gettito effettivamente incassato e che vale circa 200milioni l’anno con percentuali di recupero sul totale delle entrate tributarie di circa il 13,8

Trasporti e diritto alla mobilità: sono stanziati più di 698milioni per il Trasporto pubblico locale (gomma, ferro, mare), inclusi fondi per la tramvia di Firenze e la Darsena Europa a Livorno. Le risorse arrivano da uno specifico fondo nazionale e, in parte, di nuovo da risorse regionale proprie

Difesa del suolo: 45milioni, con risorse specifiche per le zone alluvionate di settembre/ottobre 2025.

Il volume complessivo dei fondi vincolati vale oltre 2miliardi.

Investimenti: nel triennio 920milioni di risorse regionali che si aggiungono ai finanziamenti statali, europei o del Fondo di sviluppo e coesione. Interessano le politiche agricole, lo sviluppo economico, le politiche culturali e sportive, l’edilizia scolastica e l’istruzione, le infrastrutture viarie e di trasporto, le opere pubbliche, l’ambiente, l’energia, l’edilizia residenziale pubblica e la sostenibilità territoriale, la difesa del suolo, la protezione civile e le politiche sanitarie e sociali.

Fondi europei cofinanziati dalla Regione
Tra le risorse vincolate (circa 2,2miliardi nel 2026), la parte prevalente è costituita dal Fondo nazionale trasporti e sul fronte comunitario dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e Fse+ (Fondo sociale europeo). Solo tra Fersr e Fse+ la Toscana nei sette anni, dal 2021 al 2027, ha potuto contare su 2miliardi e 300milioni di euro. Altri 749milioni, cofinanziati da Ue e Italia, sono la dote quinquennale toscana del Feasr.  La compartecipazione regionale sarà, nel 2026, pari a circa 81 milioni.

Risorse libere e vincolate
Per le politiche attive di parte corrente si prevede, complessivamente per il 2026, circa 1miliardo e 500milioni di euro, comprese le spese di funzionamento. Sono le risorse libere con cui potranno essere finanziate le politiche nei vari settori.

L’indebitamento ammonta a 931milioni di euro per finanziare gli investimenti.

La Legge di Stabilità è caratterizzata da rimodulazioni che per lo più vedono invariati gli interventi programmati.

Il Collegato assicura la copertura normativa dei nuovi interventi.

Bilancio: gli atti

Il Bilancio di previsione è uno degli strumenti di programmazione finanziaria della Regione e viene approvato con legge dall’Assemblea legislativa. Redatto annualmente secondo un criterio finanziario di competenza, è il documento con il quale viene regolata la gestione finanziaria della Regione sulla base delle risorse disponibili.

Gli altri strumenti della programmazione regionale che contribuiscono alla manovra di bilancio sono:

Documento di economia e finanza regionale (DEFR), principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione, espone il quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi, della programmazione unitaria regionale, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento. Descrive gli scenari economico-finanziari internazionali, nazionali e regionali, le politiche da adottare, gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, tenendo conto dei vincoli di finanza pubblica alla luce delle manovre finanziarie del governo centrale, Il DEFR costituisce, pertanto il supporto ai procedimenti di formazione dei documenti contabili previsionali della Regione;

Nota di aggiornamento al DEFR (NADEFR), aggiorna il contenuto dei 29 progetti regionali previsti nella Nota di Aggiornamento al Defr 2026, in concomitanza con la variazione di bilancio. L’atto si articola in 4 parti: le previsioni economiche, il quadro finanziario regionale, la manovra per il 2023, le politiche regionali;

Legge di stabilità regionale, quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel Bilancio di previsione. Contiene esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel Bilancio di previsione. La legge di stabilità trae il riferimento necessario, per la dimostrazione della copertura finanziaria delle autorizzazioni di spesa da essa disposte, dalle previsioni del bilancio a legislazione vigente. Eventuale legge collegata alla manovra di bilancio con la quale possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio.

Bilancio di previsione, triennale, determina e rappresenta, in coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi fissati nel DEFR, il quadro complessivo delle risorse che la Regione prevede di acquisire e di impiegare in ciascun esercizio compreso nell’arco temporale considerato nei Documenti di programmazione dell’Ente (DEFR) per assicurare il riscontro di copertura delle spese stabilite da leggi regionali, per la realizzazione dei programmi e delle attività programmate.

 

La posizione della capogruppo di Fratelli d’Italia, del Portavoce dell’opposizione e del capogruppo del Movimento 5 stelle

Firenze – “Il documento madre, quello che dovrebbe delineare la visione dei prossimi anni è caratterizzato da totale assenza di indirizzo, coraggio e volontà di intervento”. Così la presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, intervenendo in Aula sulla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (NaDefr). “Mi sarei aspettata la definizione di obiettivi precisi, ed invece, in perfetta continuità con quello che il presidente Giani ha fatto, si continuano ad elargire contributi cercando di non scontentare nessuno, senza concentrarci su temi specifici”. Tra questi la consigliera ha accennato alle insufficienti risorse sull’ordine pubblico, alla riduzione degli stanziamenti per i giovani e lo sport, alla tutela del territorio e dell’ambiente per la difesa del suolo e per il contenimento idrogeologico, alle inadeguate risposte sul trasporto pubblico locale nonostante l’aumento dei costi; alla necessità di continuare ad investire su un asset strategico come l’agroalimentare, il cui export toccherà il record di 70 miliardi, “indipendentemente dalla situazione internazionale e dallo spauracchio dei dazi”. Soprattutto, secondo La Porta, “altra cosa che manca nel documento, e che apprendiamo dalla stampa, è tutta la parte relativa al reddito di inclusione o di cittadinanza”. Ma la “grande assente”, ha concluso, è solo una: “La riduzione dell’addizionale Irpef, con i cittadini toscani che continueranno a dover pagare tasse salate”.

Di “dibattito un po’ stanco, come se la sessione di bilancio non riguardasse anche la maggioranza” ha parlato il portavoce dell’opposizione Alessandro Tomasi che, in assenza di interlocutori che fanno sentire la loro voce, ha deciso di rivolgersi “a chi ci guarda da fuori”. “Vorrei loro dire che siamo sì di fronte a tempi compressi, ma da parte delle forze di governo non vi è stata nessuna apertura, neppure qualche giorno in più per approfondire questa manovra e poter evitare, perciò, tanti emendamenti”. In tale contesto, come spiegato, “rivendichiamo tutte le nostre proposte poiché vogliamo controllare euro per euro come vengono spese le risorse”. Anche Tomasi ha sottolineato come non ci sia alcuna strategia nella riduzione dei costi, preferendo “parcellizzare le risorse per governare il quotidiano e il consenso”. “Mancano indirizzi chiari”, ha sottolineato, chiedendo ai banchi della maggioranza se sia più importante fare una piazza o intervenire sull’erosione della costa; quale siano le strategie per una Toscana moderna e digitale o quelle per prevenire le crisi economiche. In sintesi: “Governate il quotidiano, ma non aggredite le sfide e non avete obiettivi prioritari”, ha concluso il consigliere.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Luca Rossi Romanelli ha esordito spiegando che “avendo fatto per dieci anni opposizione in Consiglio regionale capisce bene il disagio delle minoranze per la compressione dei tempi che non permette di approfondire la discussione”. Poi il capogruppo ha rivendicato la novità proposta dal Movimento 5 Stelle, quel reddito di cittadinanza “di cui si è parlato tanto in Aula e nelle commissioni. Un dibattito nato a livello nazionale e che vede il Governo Meloni avere comunque mantenuto questa misura per 82mila persone. Ma 26mila 500 sono rimaste fuori da questa protezione sociale”. Poi rivolgendosi ai banchi della minoranza ha aggiunto: “Non abbiate paura di misure che garantiscano la protezione sociale dei cittadini più deboli e che stimolano la domanda interna. Si tratta di una spesa che torna immediatamente nel circolo economico. È ovvio che si tratti di una misura che deve essere approfondita e deve essere valorizzata nei suoi aspetti di formazione ma anche di inclusione sociale e lo faremo nei prossimi mesi nel Piano regionale di sviluppo”. Le altre misure su cui ha posto l’accento il capogruppo Rossi Romanelli sono la sicurezza dei lavoratori e delle filiere che “devono essere più corte e che necessitano di energia, materiali e persone per essere alimentate”. C’è poi il tema della produttività e il grande capitolo della sanità, dove le risorse devono essere impiegate meglio visto che la cifra spesa è importante e dove deve essere messa mano al sistema della governance regionale che va rivisto e reso meno politicizzato”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana