21 Dicembre 2021

Regione: aperto il dibattito sulla Manovra finanziaria della Toscana

Il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), illustra il pacchetto delle misure contenute nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2022, nella Legge di Stabilità 2022 e Collegato, e nel Bilancio di previsione finanziario 2022-2024. “Quadro finanziario incerto ma garantiamo continuità di esercizio. Prossimo anno sarà strategico per Pnrr e nuovo settennato fondi strutturali”. Il governatore Eugenio Giani: “Bilancio sobrio e di investimenti”. Il presidente del Consiglio Antonio Mazzeo: “Nel maxiemendamento sgravi Irap per imprese che investono in aree di crisi o marginali”

Comunicato stampa n. 1366
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Firenze – Il contesto è “incerto” ma la Toscana evita l’entrata in esercizio provvisorio (il pacchetto di misure sono affrontate a legislazione statale vigente) presentando una manovra i cui veri effetti si vedranno solo nel 2022. Il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), apre i lavori sul pacchetto finanziario che si prevede in approvazione prima di Natale, e che comprende la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2022, la Legge di Stabilità 2022 e Collegato, e il Bilancio di previsione finanziario 2022-2024, parlando di “sfide importanti da cogliere nell’immediato futuro”. La prima, citata, quella legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con l’arrivo di fondi per la ripresa post pandemia. Poi c’è la partita del nuovo settennato di Fondi europei (2021-2027).

La manovra, che “garantisce continuità di esercizio e governo”, risente di questo contesto quindi la “razionalizzazione della spesa” è presente, così come è prevista la “contrazione in alcuni settori”, sociale e salute quelli ricordati. Ci sono però linee di intervento “imponenti e significative”: mobilità e trasporti, servizi generali, cultura, tutela del patrimonio storico-artistico, sport, politiche giovanili e tutela dell’ambiente “con risorse regionali e vincolate che vengono dallo Stato” ha spiegato Bugliani. Tutti interventi che “consentono di guardare al 2022 con fiducia e con la forza necessaria a cogliere le opportunità che si proporranno”. Il peso delle misure, “si vedrà nelle prossime variazioni” ha concluso il presidente.

Per il governatore della Toscana Eugenio Giani, intervenuto in Aula, la manovra è “sobria nella parte corrente, cerca di contenere e spremere nell’essenziale, ma prevede 160milioni in più per investimenti”. I quattro atti in discussione devono considerarsi un “working in progress” e non “documenti vincolanti” ha detto Giani spiegando come negli anni le Regioni a statuto ordinario abbiano visto assottigliarsi erogazioni e trasferimenti. “Gran parte delle scelte che riteniamo strategiche saranno accompagnate dalle risorse europee” ha detto dicendosi convinto che già a gennaio “ci potremo dare scadenze per discutere su sanità, interventi Pnrr e Fondi strutturali”. E proprio sulla sanità ha confermato quanto già dichiarato nei giorni scorsi in Commissione: “Occorre affrontare le cose con chiarezza e responsabilità. Il Parlamento sta discutendo la legge Finanziaria e le Regioni, all’unisono, chiedono di considerare con forza i rimborsi 2021 per l’emergenza sanitaria. Deve essere una priorità. Non sarebbe male – ha aggiunto – che il Consiglio si esprimesse con una mozione al Governo”.

Intervistato a margine della discussione in Aula il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha anticipato alcuni dei contenuti del maxiemendamento predisposto dalla Giunta e in particolare la scelta per “sgravi Irap per quelle imprese che decidono di investire in aree di crisi o interne”. Segno di una manovra che è “anche un’opportunità” ha proseguito non dimenticando “gli investimenti che continuiamo a fare nella sanità”. E proprio sul punto delle spese sanitarie Mazzeo ha lanciato un nuovo appello al Governo “a fare la propria parte. Noi stiamo facendo la nostra per garantire più salute e diritti alle nostre cittadine e cittadini” ha concluso.

I video

La dichiarazione di Giacomo Bugliani, presidente della commissione Affari istituzionali

La dichiarazione di Eugenio Giani, presidente della Regione

La dichiarazione di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale

Regione: il dibattito sulla Manovra finanziaria della Toscana (1)

di Luca Martinelli

Concentrandosi sui temi della commissione Sanità, di cui fa parte, Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), ha annunciato la presentazione di ordini del giorno su argomenti specifici, soprattutto riguardanti il territorio di Pisa. Riguardo alla sanità, ha detto che questo “è sempre il tema dei temi, in particolar modo ora, in questa situazione di emergenza pandemica”. La commissione presieduta da Sostegni, ha aggiunto, in questi mesi ha fatto un gran lavoro, ascoltando, con oltre 200 audizioni, tutti i soggetti interessati. “È emerso che non è tutto da buttare – a precisato, – ma serve intervenire su molti punti di criticità e gli Stati generali della salute avranno senso solo se sapranno farci intervenire su di esse”. Secondo Petrucci, servono “più regole e criteri oggettivi: su come si effettuano le nomine, sulle case della salute e di comunità, su come si organizza il territorio”. E servono “regole di ingaggio diverse per medici, infermieri e professionisti del settore che stanno abbandonando nostro sistema sanitario regionale”. Petrucci ha sottolineato che “mancano medici e infermieri ovunque”. Per gli infermieri, ha detto, “è necessario finanziare nuove assunzioni, magari con la prima variazione di bilancio” e ha ricordato che il concorso bandito da Estar ha prodotto una graduatoria con 2206 infermieri di cui solo circa 200 sono stati assunti. Riguardo ai medici ha invitato a riflettere sulla necessità di superare l’accesso a numero chiuso all’università e sul gap che esiste tra laureati e borse di specializzazione disponibili: “Su 19mila laureati ci sono solo 18mila borse disponibili – ha detto – se finanziassimo quelle mille borse di differenza, il sistema sanitario potrebbe subito potenziarsi in modo importante”. Sul tema dell’abitare in Toscana, Petrucci ha sottolineato che serve avviare “un processo di riqualificazione significativo dei centri storici attraverso l’housing sociale e l’edilizia residenziale pubblica” Allo stesso tempo, è necessario “un piano per riqualificare il patrimonio di edilizia pubblica esistente, per il quale i 9 milioni previsti dalla Regione non sono sufficienti. Con un ordine del giorno, h annunciato, “chiederemo che chi risiede nelle case popolari da più di 18 anni possa riscattarle. Prevedendo 500 riscatti a provincia per un valore medio di 40mila euro, ogni provincia disporrebbe di 200milioni per una straordinaria opera di manutenzione e nuove realizzazioni”.

“I consiglieri di opposizione faticano, così come stabilito dalla Statuto, ad accedere nei tempi giusti agli atti e ai documenti utili a esaminare le proposte”, ha detto Elisa Tozzi (Lega) prima di affrontare il merito della manovra regionale. “Riguardo al provvedimento – ha poi aggiunto – siamo in una situazione di difficoltà, e tutti al governo avremmo le stesse identiche difficoltà, pur perseguendo scelte politiche diverse”. Le difficoltà sono imputate alle incertezze della manovra nazionale e ai finanziamenti comunitari in scadenza, oltre che alle incertezze sul fronte delle entrate. “Alcune rimodulazioni e interventi, però – ha spiegato Tozzi – ripropongono un film già visto” e ha criticato la presenza di troppi provvedimenti “che soddisfano appetiti di alcuni territori a scapito di altri È metodo che non ci piace”. Serve, ha aggiunto, “un metodo lineare, chiaro e coordinato che ci fornisca quadro chiaro delle missioni e degli investimenti da fare, soprattutto nella cornice del Pnnr, rispetto al quale registriamo l’unica novità vera: l’istituzionalizzazione della cabina regia”. Senza un approccio sistematico, “rischiamo di riproporre un calderone in cui sta dentro tutto ma che realizza poco o niente”. Tozzi ha concluso il suo intervento affrontando il tema delle società partecipate, con l’attenzione sulle Terme di Montecatini, “dove il dissesto è andato avanti per anni spendendo milioni in consulenze inconcludenti”: sulle partecipate, ha detto, “serve un monitoraggio più stringente”.

“Noi presentato atti sugli investimenti e i contributi a favore delle famiglie con figli con disabilità gravi”, ha annunciato Giovanni Galli (Lega). Nel mirino, i requisiti di accesso ai contributi, in particolare il tetto Isee (che scende da 30mila a 10mila euro) “che significa sbarrare la strada a molte famiglie che ne hanno bisogno” e quello di essere residenti in Toscana da almeno due anni, “che pure non è stato ritenuto congruo per l’accesso alle case popolari, dicendo che contrastava col concetto di uguaglianza”. Galli ha chiesto di sapere, “visto che si dice che i fondi saranno rimpinguati con i finanziati che dovranno arrivare dallo Stato, come saranno aiutate queste famiglie, da qui alla prima variazione di bilancio”. Galli ha anche annunciato che depositerà presto una proposta di legge sulle barriere architettoniche e ha detto di essere deluso dal fatto “che i fondi che mi aspettavo da destinare ai Comuni per il loro abbattimento in manovra non ci sono”. Giudizio positivo, invece, per i soldi stanziati per lo sport, “ma mi piacerebbe si aprisse un percorso condiviso per la definizione del prossimo bando destinato ai Comuni”.

Di “un bilancio importante” e di “momento snodo fondamentale su fondi europei di entità significativa, forse mai visti e che impegnano governo, regioni e enti locali in uno sforzo enorme” ha parlato il presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni (Pd). “Dobbiamo tenere presente – ha aggiunto – che oggi siamo ancora in mezzo alla pandemia, e come dimostrato dibattiti passati, il tema è che strutturando una risposta ad essi abbiamo creato un sistema sanitario regionale che si è aggiunto a quello ordinario. E la realtà è che le spese legate alla pandemia continueranno e imporranno modifiche alla rete ospedaliere, alla rete sanitaria territoriale e la riorganizzazione dei pronto soccorso”. Per gestire la pandemia e le maggiori spese cui le Regioni sono state chiamate nel 2020 e nel 2021, ha sottolineato Sostegni, “servono coperture con fondi aggiuntivi che vengano dal livello nazionale. È punto centrale della discussione anche di questo bilancio. Perciò spero che con una mozione, anche scarna, si faccia appello al governo, all’unanimità, affinché queste coperture siano garantite”. Circa la carenza di personale medico e infermieristico, Sostegni ha ricordato che da inizio pandemia sono state fatte 4.500 assunzioni, ma “si deve fare di più, anche eliminando i limiti di accesso del numero chiuso, ma anche correggendo il contratto nazionale dei medici nella parte relativa alla retribuzione”. Riguardo al sociale, Sostegni ha annunciato che nell’emendamento della Giunta “è risolta la questione del contributo a favore delle famiglie con figli gravemente disabili e ne siamo contenti. Inoltre, prendiamo atto che la pluralità dei fondi europei arriverà a colmare i vuoti nel bilancio regionale. Così come sulle case popolari le le risorse europee ci daranno una possibilità di slancio in avanti”. Infine, sullo sport, ha detto che le risorse sosno state confermate, aggiungendo di concordare sulla “necessità di strutturare in modo più efficace i nuovi bandi”.

La presidente della commissione Territorio e ambiente, Lucia De Robertis (Pd), ha esordito ricordando che la “manovra è un percorso aperto che non cristallizza nessun atto, né ciò che andiamo a fare. È una discussione di taglio politico sulle scelte da mettere in campo”. Ha poi ricordato che nella “manovra si confermano investimenti per infrastrutture, magari riprogrammandoli negli anni con motivazioni precise” e che “c’è chiarezza riguardo alle scelte programmatiche”. Le priorità politiche, ha spiegato, “sono dettagliate: la salvaguardia e riconversione ambientale e la transizione energetica. L’obiettivo è quello di implementare le fonti di energia rinnovabili, di investire nell’efficientamento energetico del patrimonio pubblico e privato, di promuovere l’economia circolare, di intervenire per sanare le vulnerabilità del territorio, di investire a favore di una mobilità sostenibile, sia intermini di infrastrutture strategiche sia potenziando, come annunciato dalla Giunta, in nuovi mezzi per il trasporto pubblico

Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, e Marco Casucci della Lega sono intervenuti, invece, per chiedere la sospensione del dibattito, in modo da poter discutere della manovra una volta analizzato il maxiemendamento annunciato dalla Giunta. “È inutile discutere di una manovra che uscirà riscritta dall’emendamento”, ha sottolineato Stella.

Regione: il dibattito sulla Manovra finanziaria Toscana (2)

di Benedetta Bernocchi

Alla ripresa pomeridiana dei lavori del Consiglio regionale, è stato illustrato in Aula, dal presidente della Regione Eugenio Giani, il maxi emendamento della Giunta alla legge di stabilità 2022 e al suo collegato.

Il presidente ha parlato di un’integrazione di un milione di euro, in aggiunta ai 2 già previsti, per il contributo per le spese di progettazione per i consorzi bonifica, di un milione in più al fondo regionale per la montagna per interventi a beneficio dei piccoli Comuni montani, di un contributo annuale di 400mila euro per i piccoli Comuni in condizioni di disagio, collocati cioè nelle aree interne.

Giani ha ricordato poi il reintegro dei contributi, pari a 633 mila euro, a favore delle famiglie con figli disabili gravi e il reintegro, con 250 mila euro, dei fondi per le attività culturali a sostegno della cultura della memoria, del Parco nazionale della pace e degli istituti storici della resistenza. Sul piano della viabilità, ha ricordato l’integrazione del fondo di progettazione per le strade regionali (con 65mila euro) e per il recupero del patrimonio edifici scolastici in situazioni di emergenza, con l’istituzione di un fondo di un milione. Il presidente ha fatto presente che si prevede “una minore entrata di 800mila euro per esentare dall’Irap le aziende che si trovano in aree di crisi”, si integra poi con “100mila euro il contributo per la cooperazione Internazionale” e con “500mila euro quello per gli interventi migliorativi per l’accesso ai disabili per le celebrazioni di San Francesco a Chiusi della Verna”.

Per l’emergenza viabilità all’isola d’Elba si stanziano 700mila euro nel 2022 e 280mila nel 2023 mentre per la rigenerazione urbana si prevedono 2milioni e 900mila nel 2024. E ancora: “700mila euro per la digitalizzazione del Consiglio regionale”, un contributo straordinario di 300 mila euro al comune di Calcinaia per ripristinare la viabilità in prossimità del ponte a senso unico, un contributo di 300mila euro alla fondazione Richard Ginori, un contributo di 90mila euro al comune di Foiano della Chiana per interventi di viabilità da completare e di 20mila euro a Ponsacco per un progetto educativo che riguarda i bambini rom. Infine, 20mila euro andranno ad integrare il protocollo d’intesa con il Procuratore generale della Repubblica per quattro progetti per i controlli negli stabilimenti cinesi a Prato, nellle cave, sulla qualità del cibo e del vino.

In conclusione il presidente ha ricordato che, d’intesa con la minoranza e fuori dal maxiemendamento, è stato deciso di impegnare un contributo di 250mila euro per Volterra città toscana della cultura nel 2022 e 100mila euro per Abetone-Cutigliano, città toscana dello sport 2022.

Regione: il dibattito sulla Manovra finanziaria Toscana (3)

di Daniele Pecchioli

I lavori d’aula questa mattina, mercoledì 22 dicembre, sono ripresi con la discussione sul bilancio. Il consigliere Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) ha osservato che i tempi di presentazione del bilancio non sono corrispondenti a quanto previsto nello statuto e nel regolamento, “che assegna trenta giorni per le leggi ordinarie, figuriamoci per un bilancio di 14 miliardi, che deve dare risposte a 3 milioni e mezzo di cittadini”. A suo parere c’è il rischio di “passare dalla democrazia reale alla postdemocrazia, dove si ratifica qui quello che è stato deciso altrove”. “Il parere dei sindaci revisori è giunto il 20, ed è per altro un po’ tirato via – ha affermato – Qualche richiamo c’è, ad esempio sul fondo accantonamento spese legali nell’ipotesi di una Regione soccombente”. Ci sono due errori di fondo nella manovra di bilancio, ha affermato Capecchi: “Manca un piano per lo sviluppo, mentre invece il controllo strategico. E’ stata presentata come una scelta quella di non aver fatto il Prs a quindici mesi dall’insediamento della Giunta. E’ vero che il Pnrr si declina su missioni generali, ma queste sfociano in 160 linee di finanziamento che dobbiamo essere in grado di orientare. E a noi manca una verifica per obiettivi e percentuali di successo”.

 Marco Niccolai (Pd) ha sottolineato che la dotazione di 2 milioni di euro sul fondo per la montagna permetterà di far ripartire la collaborazione con i Comuni e le Unioni dei comuni. Altro elemento interessante, a suo parere, è il sostegno alla progettazione nei comuni disagiati con un fondo di rotazione di un milione di euro, che rende strutturale lo sforzo fatto nel corso del 2021, con quattordici piccoli Comuni in area disagiata beneficiari dell’intervento.  “Siamo ritornati alla dotazione storica di un milione di euro per i Comuni disagiati – ha aggiunto – Inoltre abbiamo allargato ai consorzi di bonifica la possibilità di progettare nel settore irriguo”. Niccolai ha infine ricordato gli interventi sugli edifici scolastici e gli interventi strutturali sul sistema neve: “E’ un bilancio con investimenti concreti per i comuni in area disagiata”.

“E’ un bilancio che convince. Non c’è aumento di tassazione e ci sono 160 milioni di investimenti”, ha sintetizzato Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva, sottolineando che le richieste del suo gruppo sono state accolte, come ad esempio l’attività motoria dei bambini nelle scuole primarie, le risorse per intervenire nelle aziende che più di altre hanno registrato problemi sulla sicurezza del lavoro, le risorse per il commercio e l’incremento dei fondi per la montagna.

“Dobbiamo farci carico delle preoccupazioni e delle aspettative dei giovani, dei lavoratori, delle donne, dei fragili, ma anche delle loro ambizioni, della voglia di investire su se stessi, su quello che sappiamo fare. Mi piace pensare a questo come una sfida collettiva, che non riguarda un partito politico particolare”. Lo ha dichiarato Gianni Anselmi (Pd), sottolineando che mai come quest’anno la discussione sul bilancio deve tenere conto di difficoltà e incertezze, che però non hanno fatto venire meno la volontà di dare risposte. “Gli strumenti di programmazione come bilancio e Piano regionale di sviluppo sono strumenti – ha osservato – Senza la visione complessiva della politica, che collochi la funzione della nostra regione nel mondo, non ci saranno strumenti in grado di consentire la realizzazione di questa missione”. In questa prospettiva Anselmi ha ricordato di aver presentato due atti sulla semplificazione delle procedure del Pnrr e sulla nota di attuazione del Def ed ha sottolineato l’importanza degli investimenti nelle aree di crisi e la premialità per quei comuni che lavorano insieme.

Regione: il dibattito sulla Manovra finanziaria Toscana (4)

di Cecilia Meli

Silvia Noferi (M5S) ha evidenziato numerosi problemi, a partire “dalle criticità in sanità, dovute soprattutto al numero dei medici insufficiente”. Noferi, prendendo in esame i vari capitoli della nota di aggiornamento al documento finanziario, ha giudicato positivamente lo stanziamento dei 750 mila euro per rinnovare la rete digitale del Consiglio regionale “perché il lockdown ha dimostrato l’importanza della tecnologia”. Ma ha riservato giudizi critici sul fatto che manchino sistemi di indicizzazione e ricerca sulla risposta agli atti del Consiglio, e su numerosi altri temi; sul capitolo delle fonti rinnovabili, ad esempio, “perché abbiamo idee diverse su che cosa siano; esistono studi su come sfruttare l’energia delle onde del mare ma non vengono presi in considerazione”; sul fatto che il piano dei rifiuti sia slittato al 2022. Ancora, sui trasporti: “Abbiamo ferrovie e strade vecchie – ha detto – non si è in grado nemmeno di garantire la regolare offerta di treni ai pendolari”. Così come, ha concluso, se è giusto concentrarsi sul recupero delle imposte “lo sarebbe ancora di più concentrarsi sul recupero delle concessioni demaniali, spesso sfruttate da chi fa grandi profitti e procura danni all’ambiente”.

“Questa manovra è un work in progress, non riusciamo a capire l’idea di sviluppo della nostra regione che dovrebbe starle dietro, quale sia la prospettiva”. E’ questo il giudizio di Marco Casucci (Lega), secondo il quale gli ultimi dati ci dicono che la Toscana cresce meno della media nazionale, pur avendo numeri positivi. “Dobbiamo tenere presente che il raffronto è con il 2020, anno in cui siamo balzati indietro di 30 anni – ha detto – e che non si può superare quella percezione di vulnerabilità causata dalla pandemia, tenendo conto poi degli aumenti dell’energia, delle materie prime, di alcuni prodotti. La Giunta regionale non ha proposto strategie per superare e risolvere i problemi energetici”. Anche sul disavanzo in sanità “serve chiarezza su quali siano effettivamente le cifre”. “Siamo contrari a dei provvedimenti che non sono ispirati da un progetto, sono atti più di forma che di sostanza, in assoluta carenza di programmazione” ha commentato.

Gli atti in discussione oggi “sono solo un passo sulla strada della nostra responsabilità di governo”.

Lo sostiene Cristina Giachi (Pd), che “saluta con ottimismo e soddisfazione il contenuto dei provvedimenti, perché alcune poste di bilancio erano vuote e siamo riuscite a renderle piene. Adesso sarà possibile operare in ambito culturale con risorse che daranno lavoro a molta gente”. Ancora, ha detto Giachi, “i fondi sull’edilizia scolastica aiuteranno i territori” e in generale si assiste a una “consapevolezza della vocazione industriale di questa terra che ha nella bellezza e nella cultura degli snodi fondamentali”. La consigliera ha preannunciato un ordine del giorno in materia di audiovisivi sul fatto che “è necessario investire per rendere di nuovo attrattiva la Toscana come luogo in cui girare film, vista la concorrenza di altri territori”. “Il bilancio può tracciare alcune linee ma è da lì che si comincia – ha concluso -; noi dobbiamo apportare innovazione pensando al futuro del territorio e alle sue vocazioni specifiche”.

Ilaria Bugetti (Pd) ha sottolineato come la pandemia “sia stata uno spartiacque: aziende piccole e fragili hanno subito conseguenze gravi, per cui è necessario riflettere come coniugare l’aspetto della Toscana delle piccole realtà, da tutelare, con l’aspetto della Toscana più forte che fa da motore per l’economia, comunque da sostenere”. “Purtroppo la situazione si sta mettendo nuovamente male – ha proseguito – assistiamo a disdette nel turismo e ai maggiori costi per energia e materie prime, e davanti a questo scenario dobbiamo declinare risposte precise”. Anche con i fondi del Pnrr è necessario “lavorare sullo snellimento burocratico ma soprattutto dobbiamo lavorare tutti insieme per decidere come utilizzarli, declinando al meglio sul territorio le decisioni del governo centrale”.

Per Cristiano Benucci (Pd) “vivere questo tempo è difficile, siamo in bilico tra un passato rassicurante ma irrimediabilmente lontano, un futuro difficile da immaginare e un presente pieno di lutti e ripiegato su se stesso, che può acuire individualismi ed egoismi”. “Di questo dobbiamo tenere conto discutendo del bilancio – ha aggiunto – dando noi per primi alla comunità toscana un esempio di coesione”. Tre le azioni da perseguire, secondo il consigliere, “stabilire un ordine di priorità delle azioni di governo, con i fondamenti della protezione sociale dei cittadini e del tutelare e creare lavoro; semplificare il quadro normativo; diminuire le distanze sia sul piano sociale che su quello fisico, vista la marginalità che ancora aree della Toscana scontano”.

Francesco Gazzetti (Pd), come presidente della commissione Politiche europee, ha voluto evidenziare il lavoro portato avanti da tutti in questi mesi, anche in tema di Pnrr e fondi europei, “che sta mettendo numerosi elementi a disposizione del dibattito del Consiglio regionale”. “Ciò costituisce una differenza epocale rispetto al passato – ha aggiunto -, in cui qualcuno guardava all’Europa come a un elemento di freno”. “Non abbiamo pertinenze dirette sul bilancio ma sentiamo forte lo spirito di questi tempi e stiamo adottando un approccio nuovo e condiviso per costruire opportunità” ha commentato.

Irene Galletti (M5S) ha sostenuto che “Il metodo ha inficiato in questo caso il lavoro”. “Noi cerchiamo sempre di dare il nostro contributo – ha spiegato la consigliera – ma ci troviamo sempre più spesso in quest’aula a dover discutere del metodo e non del merito. Con la tempistica della Giunta regionale proprio non ci siamo. Sono stati annunciati interventi massicci di correzione senza dare ai consiglieri la possibilità di fare i dovuti approfondimenti e di presentare eventuali correzioni. Poi il maxiemendamento non è mai arrivato, si è rivelato un collage di interventi diviso per collegi e che non incidono in maniera particolare. Questa è mancanza di rispetto nei confronti nostri e dei toscani che noi rappresentiamo”. Galletti inoltre ha criticato l’intenzione, espressa da Giani, di porre rimedio a tagli e mancati finanziamenti in corso d’opera. “Cioè in pratica ci viene detto che per i prossimi mesi vivremo alla giornata – ha commentato -. Ma è difficile, per esempio, dire a un disabile che deve vivere alla giornata il suo percorso verso una vita indipendente. Ci sono settori che non possono aspettare un bilancio in itinere, ma che hanno bisogno di continuità. E questo quando soldi ne sono stati elargiti tanti, e a pioggia”.

“Un bilancio che nasce male e che finisce peggio, visto che il presidente Giani non è presente alla discussione” è il parere di Marco Stella (Fi). “Per la prima volta il bilancio è arrivato in maniera tardiva, e questo ha impedito di lavorare sia all’opposizione che alla maggioranza”. “Sicuramente – ha proseguito Stella – questa manovra è una vittoria di Giani sulla sua stessa maggioranza che aveva annunciato importanti correttivi. Invece le modifiche incidono per 11 milioni su un bilancio di 11 miliardi, e si tratta di piccoli interventi”. Secondo il consigliere “si tolgono fondi al turismo, ai diritti sociali, allo sviluppo economico, alla salute e si mettono risorse nelle sagre, nelle feste di paese, nello sport e nel tempo libero, tutti settori delle deleghe in mano al presidente della Giunta. Ma un bilancio non è un buffet, non lo si può giostrare a piacimento. Non vediamo alcun accenno di crescita”.

Regione: il dibattito sulla Manovra finanziaria Toscana (5)

di Emmanuel Milano

Dai banchi dell’opposizione l’intervento di Fratelli d’Italia è affidato al capogruppo Francesco Torselli: “Grazie al presidente Giacomo Bugliani per una discussione in commissione ricca di contenuti. Si è parlato di un bilancio work in progress, che si evolve, ma è talmente work in progress da prevedere il venerdì un fondo di riserva da 50milioni di euro, per fronteggiare un’eventuale carenza da parte del Governo nazionale nei rimborsi sanitari per fronteggiare l’emergenza covid, che diventa il martedì un pozzo da cui attingere per accontentare le richieste del Partito democratico. C’è un milione per i consorzi di bonifica ai piccoli comuni per la progettualità al Pnrr, noi ne avevamo chiesti 3. 400mila sono per i piccoli comuni, 100mila per l’integrazione, 300mila, gli ennesimi, alla Fondazione Richard Ginori e 20 mila euro ai bambini rom di Ponsacco. Ecco perché il fondo di garanzia: per accontentare le richieste del Pd, bastava dirlo. È un bilancio dell’Avvento, attendiamo come i Re magi l’arrivo della stella cometa rappresentata dai fondi europei. In attesa si è proceduto con i tagli lineari. E tra i tanti tagli anche quello ai fondi per le famiglie dei disabili, che sono stati ripristinati. Ma ci sono anche tagli ai treni regionali, alla scuola, soldi che torneranno con la stella cometa dell’Europa. E sono stati rinviati anche tanti investimenti sulle infrastrutture. C’è anche il grande problema dell’incapacità di spesa. Scopriamo che alcune missioni sono state decurtate perché non sono stati spesi i soldi. Ma a essere tagliato doveva essere chi quei soldi non li sa spendere. La Toscana è a un bivio, le risorse vanno spese o investite. Non ci saranno regali con il Pnrr, è un prestito per il 50% o oltre. Se non investiamo in turismo in cosa dovremmo investire? Mi auguro, senza polemiche, che nella discussione del pomeriggio si trovi un indirizzo, per partecipare a costruire il futuro della nostra Regione”.

Molto critica, soprattutto sui tempi, la capogruppo della Lega Elisa Montemagni: “Siamo l’assemblea legislativa e abbiamo il dovere di dare ascolto a tutti i toscani. Non ci date tempo per lavorare, manca il rispetto per il Consiglio regionale. La montagna ha partorito un topolino. Ci sono piccoli finanziamenti per i territori per accontentare qualcuno. Se non ci diamo un indirizzo, avremo sempre bilanci come questo. Si accede al Fondo di riserva, e questo mi fa paura. Non deve essere utilizzato per i finanziamenti di qualche comune. Perché ad alcuni sì e ad altri no. Con quale ratio si decide. Vanno sistemate le strade, ma con quale criterio vengono distribuiti i fondi? Nostro compito dare una visione sulla Toscana del futuro. Ci sono tagli sulla disabilità, sul sociale e sulla scuola. Cosa ne è stato della Toscana che aiuta gli ultimi? Capisco che si stia aspettando il Pnrr, ma stanno slittando tutte le opere pubbliche, e slittano oramai da 40 anni. Così non si crea lavoro e sviluppo. Ci sono 20mila euro per un progetto scolastico per i bambini rom, ma si tratta di fondi a pioggia che per noi non funzionano. La cultura è importante, ma facendo tagli al turismo serve a poco. Parlando di sanità, ad oggi non riusciamo a capire se le difficoltà che abbiamo porteranno a un aumento della pressione fiscale. Abbiamo abbandonato il sistema termale, come se non ci interessasse far morire una cosa, che è una risorsa, come le Terme di Montecatini. È incomprensibile la direzione presa dalla maggioranza. Si tratta di tanti piccoli interventi non danno una direzione”.

La consigliera del Partito democratico Anna Paris si è rivolta alle opposizioni con queste parole: “Vogliamo andare in esercizio provvisorio? Vogliamo aspettare i fondi europei, e andare in esercizio provvisorio per sei mesi? Ci vuole serietà e realismo nel leggere i numeri. Le spese si fanno con le entrate e non è realistico confrontare il 2021 con il 2022, perché è stato un anno di crisi. Avete letto la tabella della nota integrativa, dove vengono messe a raffronto tutte le nostre entrate, dall’Europa arriva lo 0,026%, in pratica niente. Ma non ci fermiamo. Work in progress, perché no? Intanto abbiamo quello che ci serve in questi 5 o 6 mesi. Consiglio a qualche collega dell’opposizione di fare un corso sul bilancio degli enti locali”.

Il presidente del gruppo del Partito democratico Vincenzo Ceccarelli ha voluto ringraziare tutti gli Uffici e il presidente Bugliani che ha fatto un’ottima presentazione della manovra. “Delle critiche delle minoranze – ha detto – mi sento di recepire quella relativamente ai tempi. Ma credo sia importante approvare la manovra senza ricorrere all’esercizio provvisorio. Anche la Giunta ha dovuto lavorare di fretta. Questo è un bilancio che si colloca in una fase critica e di passaggio. E c’è un’attenzione e responsabilità alla Toscana, ai territori e ai suoi cittadini. Abbiamo una pandemia in corso, abbiamo una richiesta in corso dalla Conferenza delle Regioni al Governo di farsi carico dei costi che questo contrasto ha comportato. E il tema della sanità ce lo ritroveremo quando il Governo darà una risposta definitiva”.  “È un bilancio transitorio anche perché stiamo attendendo i soldi dei fondi europe – ha aggiunto Ceccarellii. – Al collega di Forza Italia Marco Stella dico questo: si può affermare che ci sono meno risorse, ma sono risorse che arriveranno con i fondi europei. Andando avanti i conti torneranno, anche meglio di come avvenuto nella passata programmazione, quando c’erano meno risorse. È un momento di transizione e difficoltà, ma siamo riusciti a non aumentare la pressione fiscale”.

“Per quanto riguarda gli emendamenti presentati dal presidente Giani – ha concluso Ceccarelli – riteniamo che queste proposte, frutto di una collaborazione tra maggioranza e presidente integrino e arricchiscano questo bilancio, rendendolo migliore di prima. Vorrei sottolineare l’importanza del Fondo progettazioni. Per avere soldi dal Pnrr dobbiamo avere progetti, e ci mettiamo nelle condizioni di farlo. Per quanto riguarda le famiglie con all’interno figli portatori di disabilità è scomparsa la soglia e si è tornati alla situazione precedente. E poi c’è una misura molto importante: l’esenzione Irap per le aziende che apriranno nelle aree di crisi, e questo attrarrà imprese e creerà sviluppo”.

Il presidente della Giunta Eugenio Giani ha chiuso il dibattito sulla manovra con la sua replica parlando di un “dibattito interessante e stimolante e di una sessione utile per il lavoro della Regione Toscana nel 2022”. C’è stato il ringraziamento per la maggioranza “Ho sentito i due gruppi, Pd e Italia Viva, molto vicini. Devo dire che questo ci dà carica e forza per raggiungere i nostri obiettivi” e l’apprezzamento per “un clima costruttivo” con le opposizioni. Entrando nel merito Eugenio Giani ha ringraziato “per il loro lavoro sulla valorizzazione delle Aree interne” i consiglieri Mario Puppa e Marco Niccolai. Il ringraziamento per il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni è stato soprattutto “per la capacità di rendere equilibrati i conti sul sociale”. Ma il presidente Giani ha anche ringraziato per l’ottimo lavoro il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani e il consigliere Gianni Anselmi per avere spiegato molto bene l’orientamento strategico della maggioranza. “É un bel bilancio – ha sottolineato Giani – e sono sicuro che lo avrebbero votato anche consiglieri dell’opposizione come Marco Stella ed Elisa Montemagni se fossero stati al governo”.

Parlando del quadro economico generale, il presidente della Giunta ha spiegato che la Toscana è in una situazione di maggiore crescita rispetto alle altre regioni, anche perché ha gestito bene la pandemia. Giani ha concluso la replica parlando di un bilancio “sobrio e fortemente concentrato sugli investimenti, con le politiche di progettazione che avranno i finanziamenti”. Per quanto riguarda le infrastrutture sarà la legislatura della Darsena Europa a Livorno, mentre sarà necessario il massimo impegno di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione per rilanciare l’alta velocità in Toscana e a Firenze.

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