Pnrr: le risorse destinate all’agricoltura, Stefania Saccardi in commissione Europa
Il ruolo della Regione tra bandi nazionali e nuovi criteri per l’assegnazione dei fondi Pac. Con la vice presidente e assessore regionale all’agricoltura si conclude la prima serie di audizioni di approfondimento e supporto del lavoro della Giunta. Allo studio nuove iniziative. Parte il lavoro per la Festa dell’Europa
Firenze – Si è conclusa questa mattina, lunedì 7 febbraio, con l’audizione di Stefania Saccardi, vicepresidente della Toscana e assessore all’agricoltura la prima serie di audizioni della commissione Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd) di approfondimento e supporto del lavoro della Giunta sulle diverse linee operative per l’accesso alle risorse del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, come stabilito in accordo con il presidente Eugenio Giani. La commissione ha già sentito gli assessori Monia Monni il 12 novembre, Leonardo Marras il 22 novembre, Stefano Baccelli il 26 novembre, Alessandra Nardini il 21 gennaio, Stefano Ciuoffo e Serena Spinelli il 24 gennaio.
L’agricoltura, che riveste per le Regioni una voce tra le più rilevanti nel rapporto con l’Unione europea, è prossima a una riforma nella gestione dei fondi strutturali, che vedrà le Regioni perdere il ruolo di interlocutore diretto, con un’assegnazione delle risorse centralizzata con i singoli Stati. E anche il Pnrr, “per una impostazione voluta dal ministero delle politiche agricole, che a differenza di altri ministeri e nonostante le rimostranze di varie Regioni, tra le quali la nostra”, prevede una gestione centralizzata delle risorse in arrivo (“nella missione 2 ci sono per l’Italia 3,7miliardi di euro, ai quali si aggiungono 1,2miliardi di euro attraverso il fondo complementare e, in via indiretta ma che possono riguardare l’agricoltura, 1,9miliardi per lo sviluppo del biometano e 1,1miliardi per l’agrovoltaico”), che saranno “bandite a livello nazionale, senza ripartizione a livello regionale e direttamente erogate a soggetti privati o ai Consorzi di bonifica”. Una modalità, prosegue Saccardi, “che penalizza fortemente il ruolo Regioni, ridotto a una carattere formale, di trasmissione informazioni. L’unico bando che, sembra, sarà declinato a livello regionale è un bando di 500milioni di euro a livello nazionale che riguarda innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e agroalimentare: 100milioni per l’ammodernamento dei frantoi e 400milioni a innovazione meccanizzazione macchine agricole e forestali”.
La conseguenza di questa impostazione, sostiene l’assessore regionale, è che “il bando per il sistema irriguo, 880milioni per migliorare la gestione delle risorse idriche, destinato ai Consorzi di bonifica, ha avuto una distribuzione in modo disomogeneo: hanno ottenuto finanziamenti 26 progetti del Friuli, 12 della Lombardia, 3 della Toscana per complessivi 17milioni e 200mila euro (un progetto per la Valdichiana e Valtiberina e due del Comune di Grosseto), nessuno della Sicilia, salvo poi rivedere la graduatoria perché non era stata considerata la riserva del 40 per cento alle Regioni del Sud”. Stefania Saccardi rivolge un “personale ringraziamento al Consiglio regionale, perché ha deciso di utilizzare un fondo di rotazione di 1milione e 200mila euro a sostegno delle progettazioni di Consorzi di bonifica, intervento che in Giunta non ero riuscita a ottenere”. Un ulteriore bando, in uscita nel secondo semestre 2022, riguarda la logistica: 800milioni complessivi per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti agroalimentari e sviluppare processi innovativi in grado di ridurre gli sprechi alimentari. Un miliardo e mezzo di euro, sempre a livello nazionale, “sarà riservato alla realizzazione di parchi agrisolari senza consumo di suolo. Si tratta di una misura a mio parere molto utile e molto interessante”, spiega Saccardi.
Infine, “il miliardo e 200milioni dal fondo complementare del Pnrr, riguardano i contratti di filiera e di distretto, ma il ministero ci ha già comunicato che sarà assegnato ai contratti di filiera, mentre per i distretti ci sarà una successiva misura, della quale non sappiamo nulla al momento”. Della cifra complessiva, “350milioni saranno destinati allo scorrimento di una vecchia graduatoria: per la Toscana, due progetti che riguardano la Toscana del sud e porteranno 42milioni di euro. I rimanenti 850 saranno destinati a un nuovo bando, anche questo gestito nella perfetta tradizione del ministero, senza ripartizione tra le Regione, col rischio che chi è già attrezzato si accaparri le risorse e chi avrebbe bisogno delle risorse per attrezzarsi rischia di rimanere fuori”.
Al di fuori del Pnrr, c’è la partita degli altri fondi, che riguarda la Politica agricola comunitaria (Pac): “La nuova programmazione avrà inizio nel 2023 (fino al 2027), per il 2021 e 2022 abbiamo oggi a disposizione 342milioni di euro, come prosecuzione della programmazione 2014-20. La Toscana ha già fatto uscire alcuni bandi: in questi due anni, arriveremo a mettere più di 140milioni sull’agricoltura biologica (arriverà quasi al 35 per cento)”.
Nel complesso, la nuova programmazione ’23-27, prevede “27miliardi dall’Europa per l’Italia, con 9miliardi di co-finanziamento nazionale regionale: le risorse sono rimaste sostanzialmente invariate e questo è un buon successo, anche del nostro ministero. Abbiamo affrontato con il ministro i criteri della nuova Pac che partirà nel 2023. Sarà un po’ una rivoluzione: entro il 31 dicembre doveva essere inviato il Piano strategico nazionale. Fino ad oggi gli interlocutori sono le Regioni. A partire dal 2023 non ci saranno più i Piani regionali, ma un Piano nazionale: 1,7 miliardi per sviluppo rurale. Un’altra innovazione molto apprezzata del ministero è l’istituzione di un fondo per le calamità naturali, un fondo fisso di 3miliardi”.
Il presidente Francesco Gazzetti, che ha ringraziato Stefania Saccardi “per il contributo preciso, articolato e puntuale”. e il vicepresidente Giovanni Galli (Lega) hanno fatto richiesta di una relazione scritta, “per approfondire i dettagli e proporre successivi chiarimenti sulle voci specifiche”.
Massimiliano Pescini (Pd) giudica l’illustrazione “molto esaustiva, dettagliata e precisa. Si intravede dentro questo lavoro anche una forte capacità di entrare nel dialogo, in alcuni aspetti fortemente dialettico, con il ministero. Non avere più un rapporto diretto con l’Europa – osserva Pescini – prefigura un cambiamento che dovremo tutti accompagnare con decisione, anche con risoluzioni che diano anche la forza dell’Assemblea legislativa all’azione della Giunta. Ricordo che l’agricoltura è il secondo settore per quanto riguarda la spesa della Regione e quello che maggiormente utilizza i fondi europei. Un fattore determinante nello sviluppo del paesaggio”.
“Il fondo fisso per le emergenze aiuta”, dice la capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, che condivide “la necessità di prevedere un meccanismo far pervenire i fondi con tempestività: uno dei problemi principali era che i ristori a seguito di calamità spesso arrivavano molto tardi”. Secondo la consigliera, “serve una riflessione sulla transizione agricola: per il cambiamento climatico, alcune coltivazioni si stanno spostando, serve una riflessione per capire fin dove ci si vuole spingere per non mettere in pericolo il territorio”. Infine, attenzione sulla “banca della terra, partita come ottimo esempio di recupero dei territori, poi bloccato sul sistema di raccolta dei dati. E alla parcellizzazione dei terreni agricoli in Toscana, che poi determina abbandono”.
Richieste di delucidazioni e approfondimenti anche da Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) e dalla vicepresidente della commissione Anna Paris (Pd).
“Gli elementi messi a disposizione dall’assessora Saccardi hanno toccato molte questioni e permettono una riflessione preziosa”, dice il presidente Gazzetti. “Sullo sfondo – osserva – emerge sempre più le preoccupazione sulla possibilità da parte delle regioni di poter contribuire al governo di alcuni temi, ad esempio la Pac, che nella riforma della governance europea richiederanno ulteriore riflessione sulla necessità che le Regioni abbiano il ruolo che gli spetta. Si tratta di un tema molto rilevante”. Gazzetti accoglie “la sottolineatura di Massimiliano Pescini” riguardo alle prossime azioni della commissione e di tutto il Consiglio regionale. pone in evidenza “la questione dell’agrovoltaico, un altro tema e una discussione da seguire con grandissima attenzione a tutti i livelli anche per capire le eventuali ricadute che questa misura potrebbe avere sul territorio nazionale e toscano”. Al termine di questa serie di audizioni, Gazzetti lancia inoltre la proposta di concordare un nuovo incontro con il presidente Giani per fare il punto sulle questioni emerse e sui prossimi passaggi legati al Pnrr e la Toscana.
La commissione si metterà inoltre presto al lavoro per la preparazione della Festa dell’Europa per definire programma, iniziative e possibili collaborazioni.