Piani regionali: arriva la proroga, licenziata a maggioranza la proposta di legge dell’Esecutivo
In commissione Bilancio il presidente Eugenio Giani illustra il testo: “Necessario procrastinare i tempi considerato che il Prs è stato approvato a tre anni dall’inizio della legislatura”
Firenze – Il Piano socio sanitario integrato (PSSIR), il Piano regionale per la qualità dell’aria e dell’ambiente (PRQA) e Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità (PRIIM) saranno oggetto di una nuova programmazione. Ossia: i tempi di vigenza saranno prorogati fino all’entrata in vigore dei nuovi Piani. È quanto prevede la proposta di legge licenziata a maggioranza nella commissione Bilancio del Consiglio regionale, guidata da Giacomo Bugliani (Pd). Astenuto il gruppo di Fratelli d’Italia, contraria la Lega.
Il testo è stato illustrato dal presidente della Regione Eugenio Giani che ha parlato di “intervento necessario considerato che il Piano regionale di sviluppo (PRS 2021-2025) è stato approvato a tre anni dall’inizio della legislatura, esattamente il 27 luglio 2023.
Come si legge nella relazione illustrativa, Piani e programmi settoriali o intersettoriali in vigore nella legislatura 2020-2025, e attuativi del PRS, sono previsti da norme nazionali e regionali che non prevedono uno specifico termine di scadenza. Restano in vigore fino alla loro riprogrammazione, sempre nell’ambito del Piano regionale di sviluppo 2021-2025, e comunque non oltre un anno dalla sua approvazione.
La proposta licenziata in Commissione, che ora passa all’esame dell’Aula, inserisce una modifica al capo IV della legge regionale 1/2015, prevedendo che, limitatamente a quei piani attuativi del PRS 2021-2025 che entrano in vigore nel corso della XI legislatura, sia autorizzata la programmazione delle politiche settoriali e intersettoriali con durata pluriennale, oltre i termini di durata della legislatura di riferimento.
La proposta di legge regola anche il coordinamento tra la programmazione del Piano Forestale regionale e la programmazione della Strategia Forestale Nazionale, da una parte, e la programmazione regionale definita nel PRS. Si procede quindi con l’inserimento di un nuovo comma all’articolo 4 della legge regionale 39/2000 per rendere quinquennale la durata del Piano Forestale della Toscana in coerenza con la tempistica di aggiornamento e revisione della Strategia Nazionale Forestale, fermo restando la possibilità di adeguarne i contenuti al nuovo ciclo di programmazione regionale così come definiti nel Programma regionale di Sviluppo.