24 Luglio 2025

Pesca: sostenere le guardie volontarie contro il bracconaggio

L’assessora Stefania Saccardi ha risposto in Aula a un’interrogazione presentata da Marco Casucci (Gruppo Misto – Merito e Lealtà)

Comunicato stampa n. 0869
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Firenze – Il punto sul bracconaggio ittico in Toscana è stato fatto questa mattina in Aula, dove l’assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi ha risposto a un’interrogazione dal titolo “Bracconaggio ittico nei laghi e nei corsi di acqua toscani – Richieste di intervento e monitoraggio” presentata dal consigliere Marco Casucci (Gruppo Misto – Merito e Lealtà).

Numerose le domande di Casucci sul fenomeno: sulla sua entità e diffusione nei laghi e nei corsi d’acqua toscani e sui suoi impatti ambientali ed economici; quali azioni siano state finora intraprese, anche in sinergia con forze dell’ordine, guardie ittiche volontarie, Arpat e associazioni locali, per contrastare questa forma di illegalità; se la Giunta intenda rafforzare i controlli e le attività di monitoraggio del bacino, anche attraverso l’uso di droni, sensori di sorveglianza, pattugliamenti notturni e telecamere a infrarossi; se sia previsto l’avvio di un piano regionale specifico per la tutela del patrimonio ittico, che includa interventi nei bacini più vulnerabili come Montedoglio, Bilancino e altri invasi artificiali: se si intenda promuovere campagne di sensibilizzazione; se si intenda sostenere economicamente le realtà associative e i gruppi volontari che svolgono un ruolo fondamentale nella sorveglianza ambientale delle aree a rischio.

Saccardi, ricordando che il bracconaggio ittico va inteso come pesca illegale messa in atto in modo organizzato e massiccio e che va dunque distinto dai comuni atti di pesca che contravvengono alle regole, ha convenuto sul fatto che negli ultimi 15 anni in Italia il bracconaggio è aumentato in modo consistente. “Purtroppo – ha sottolineato – manca una legge nazionale per limitare il contrasto all’illecito in questo settore, e le Regioni possono applicare solo sanzioni di tipo amministrativo”. Per legge sono state inasprite le sanzioni, anche perché anche in Toscana sono stati registrati alcuni casi di bracconaggio ittico. Il caso più recente nell’aprile scorso a Montedoglio, “anche se si è trattato di episodi singoli e non di un fenomeno organizzato”. “Gli episodi avvenuti hanno dimostrato – ha detto ancora l’assessora – che il puntuale presidio da parte dei pescatori disinnesca sul nascere il bracconaggio. Si è creata una rete che è necessario potenziare”. Si pensa dunque a percorsi di formazione specifici per le guardie ittiche volontarie.

Nel triennio 2022-2024 sono stati effettuati 1650 servizi di sorveglianza ittica all’anno da parte delle guardie volontarie, sono state comminate 260 sanzioni amministrative all’anno per un ammontare di 135 mila euro. Inoltre la Regione Toscana ha stipulato una convenzione con i carabinieri forestali, che nel 2024 hanno effettuato 1443 controlli.

Marco Casucci ha ricordato che nell’aprile 2025 sul lago di Montedoglio sono stati trovati 3 km di rete illegale. “Un fenomeno che ci preoccupa – ha commentato -. Bisogna lasciare spazio ai pescatori, le realtà associative chiedono di avere tessera da natante che consentirebbe un monitoraggio migliore sul lago”. “Non possiamo tirarci fuori – ha concluso il consigliere – ed esimerci dal sostenere economicamente quelle realtà che effettivamente ed efficacemente, con grande responsabilità ambientale, controllano il lago”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana