OrizzontiFestival: a Chiusi, al via la 22esima edizione
Presentata a palazzo del Pegaso l’edizione 2024 che si terrà dal 28 luglio al 4 agosto in piazza Duomo. Il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli: “Un festival capace di aprire nuovi orizzonti lanciando messaggi importanti”; Elena Rosignoli: “La ricchezza e la varietà delle iniziative sono frutto del lavoro della Fondazione Orizzonti”
Firenze – Un festival che in 8 giorni, dal 28 luglio al 4 agosto, in piazza Duomo a Chiusi, abbraccerà ogni ambito artistico dal teatro alla musica alla danza e fotografia, dalle vistAzioni al teatro per bambini e per bebè. OrizzontiFestival torna anche ad accendere i riflettori sulla formazione con i CHIUSIPERFERIELAB che quest’anno vedrà ben tre percorsi formativi distinti.
La 22esima edizione, presentata a palazzo del Pegaso, sarà quella di Memorabilia, il gioco della memoria. Oscar De Summa aprirà con Stasera sono in vena, e poi, i Babilonia Teatri, vincitori di due Premi Ubu e del Leone d’Argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia. Ancora, ci saranno anche Luisa Borini fresca vincitrice del premio InBox2024, uno spettacolo dedicato ai bebè con la Compagnia Toscana IfPrana e performance come quella di Fattoria Vittadini e la Compagnia Francesca Selva.
”Un festival capace di aprire nuovi orizzonti lanciando messaggi importanti – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli– quando ero sindaco della città ho avuto la fortuna di avviare il progetto della Fondazione, questo di fatto ha permesso di unire insieme privato e pubblico per far crescere la cifra e la qualità complessive delle iniziative che durano tutto l’anno e non si esauriscono nei giorni del festival”.
“Tanta musica ma anche teatro, danza, fotografia – ha aggiunto la consigliera Elena Rosignoli – La ricchezza e la varietà delle iniziative sono frutto del lavoro della Fondazione Orizzonti e di tutte le realtà associative coinvolte nella realizzazione del festival. La collaborazione e il coordinamento fra vari soggetti, legati alla promozione e alla diffusione della cultura, sono la vera forza del festival, che si conferma un evento di assoluta rilevanza per Chiusi e per l’intera Valdichiana”.
Ci sarà spazio anche per la prima Nazionale del nuovo progetto di Falsepartenze, teatro ideato da Gianluca Bonagura. Confermata,poi la danza con la Compagnia Atacama e il teatro dei burattini con i Pupi Di Stac. E ancora una VistAzione botanica con Ulisse Romanò, la musica toscana con Quarto Podere e la mostra fotografica diffusa, in collaborazione con l’Associazione Flashati Memorabilia – il gioco della memoria. Spazio anche per Teatro Circo con la Compagnia Karacongioli e con il teatro comico toscano con un trio che non ci permetterà di annoiarsi, direttamente dai I Delitti del BarLume Marmi, Favilla e Cioni. Spazio, come sempre, alla drammaturgia contemporanea con Giulia Trippetta che porterà in scena Questa non è casa mia.
“Al Grande Gioco, si esibiranno primarie compagnie e famosi artisti – afferma il presidente della Fondazione Orizzonti Giannetto Marchettini – e quest’anno assisteremo anche al concerto dei maestri dell’Accademia Chigiana con la quale abbiamo stretto un importante collaborazione. Ma il Festival sarà anche attività formative, visitazioni sul lago di Chiusi, gemellaggio con la scuola e con la comunità artistica di Desenzano sul Garda. Laboratori fotografici ed il ritorno del laboratorio di Teatro e Critica dopo dieci anni a Chiusi, sono il giusto mix per un festival che si prospetta dal grande potenziale”.
“L’edizione 2024 – dichiara Gianluca Sonnini sindaco di Chiusi – vedrà ancora una volta gli artisti esibirsi in alcuni dei luoghi più caratteristici della nostra cittadina valorizzandoli in un connubio fra arte e cultura”.
“Nel teatro la componente di “gioco” – commenta il direttore del Festival Marco Brinzi –.è imprescindibile perché consente di sperimentare, stupirsi, guardare con occhi ‘nuovi’ e imparare.
Questa edizione porta l’idea del Grande Gioco del teatro, fatto dalla città stessa di Chiusi, di luoghi che si animano, oppure storie da ascoltare e persone da incontrare grazie al teatro e alle arti proposte”.