Oratori: riconoscimento e valorizzazione, proposta di legge regionale verso la definitiva approvazione
Via libera dalle commissioni Istruzione e Cultura e Sanità e politiche sociali in seduta congiunta. Cristina Giachi (Pd): “Percorso articolato, ora il provvedimento offre un contributo significativo”
Firenze – È prossima alla definitiva approvazione la nuova legge regionale per un finanziamento pubblico agli oratori. Le commissioni Istruzione e cultura, presieduta da Cristina Giachi (Pd), Sanità e politiche sociali, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), riunite in seduta congiunta ieri pomeriggio, martedì 4 marzo 2025, hanno dato il via libera a maggioranza (favorevoli Pd, Italia viva e Movimento 5 stelle, astenuta la Lega) alla proposta di legge per il ‘riconoscimento e valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa degli oratori e delle attività oratoriali’. Il testo licenziato, che passa ora all’esame dell’Aula, è frutto dell’approfondimento delle commissioni, che anche a seguito di audizioni, hanno riscritto il testo del provvedimento inizialmente presentato dalla Giunta regionale, con una serie di emendamenti del Partito democratico, primo firmatario il consigliere Cristiano Benucci, che ne ha illustrato i contenuti nel corso della seduta.
Pur mantenendo inalterate le finalità e gli obiettivi della proposta di legge, che prevede uno stanziamento complessivo di 300mila euro ogni anno, le modifiche introdotte con gli emendamenti introducono modifiche finalizzate a innovare, soprattutto riguardo ai contributi, che saranno assegnati “attraverso un bando che la Regione emana annualmente”, come ha spiegato Benucci. “Possono parteciparvi sia gli enti ecclesiastici che gestiscono direttamente gli oratori, sia gli enti del terzo settore operanti in Toscana, spesso gestori fattuali degli oratori, in possesso dei necessari requisiti, che prevedano nel proprio statuto attività oratoriali e che queste siano svolte in modo continuativo da almeno cinque anni”.
Si definiscono i protocolli d’intesa con la Regione ecclesiastica toscana (Ret) e si promuovono anche le attività di specifica rilevanza sociale ed educativa, realizzate dagli enti delle altre confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato un’intesa, recuperando l’impostazione della legge nazionale sugli oratori, la 206 del 2003. Per il protocollo tra la Regione e la Ret, si prevede l’individuazione di azioni di livello regionale finalizzate anche a favorire la formazione degli operatori.
I criteri di priorità per la concessione dei contributi: “lo svolgimento di attività educative finalizzate a supporto del percorso scolastico in favore degli studenti – ha spiegato ancora Benucci –; lo svolgimento di attività educative orientate alla valorizzazione e alla promozione del dialogo tra diverse generazioni; iniziative orientate all’inclusione e al coinvolgimento di soggetti fragili o portatori di disabilità; iniziative di aggregazione e socializzazione per i giovani durante i periodi di sospensione delle attività scolastiche; la sostenibilità ambientale. In ultimo, si fa riferimento ai territori della Toscana diffusa”.
“Stiamo lavorando ad una legge oggetto di grandi aspettative – ha dichiarato prima del voto la presidente Cristina Giachi –. A conclusione di questo percorso articolato e con le modifiche introdotte attraverso gli emendamenti, crediamo che il testo di legge che ora arriva al definitivo esame dell’Aula possa dare un contributo significativo alle attività che si vogliono sostenere”.