30 Luglio 2024

Oratori: in Consiglio regionale le audizioni sulla proposta di legge

Nella seduta congiunta delle commissioni Sanità e Istruzione e cultura gli interventi del Forum del Terzo Settore Toscana, dell’Associazione nazionale San Paolo Italia per gli oratori e i circoli giovanili e della Regione ecclesiastica Toscana

comunicato n. 0811
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Firenze – La proposta di legge su ‘riconoscimento e valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa degli oratori e delle attività oratoriali’ è stata al centro delle audizioni della Terza e dalla Quinta commissione riunite in una seduta congiunta.

Tanti gli spunti consegnati ai consiglieri regionali dai protagonisti delle audizioni come confermato dai presidenti della commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd) e della commissione Istruzione e cultura Cristina Giachi (Pd): “È stata l’occasione per approfondire l’oggetto della proposta di legge e i tanti temi che intercetta. Credo che i consiglieri abbiano a questo punto le idee molto più chiare sulla legge che dobbiamo approvare e sugli eventuali correttivi da apportare o gli atti di indirizzo da aggiungere. Grazie alle audizioni abbiamo capito meglio i contesti in cui si va a intervenire e la varietà di proposte che attengono a quel tipo di attività. Abbiamo anche messo maggiormente a fuoco l’oggetto della norma che riguarda l’attività degli oratori a prescindere da chi realizzi poi concretamente le attività che si tratti di associazioni del Terzo settore oppure no”.

Le audizioni sono iniziate con l’intervento del portavoce del Forum del Terzo Settore Toscana Gianluca Mengozzi: che ha criticato la decisione della Giunta di “arrivare al testo della proposta di legge senza coinvolgere i soggetti interessati nella fase di stesura del testo”.  La richiesta è stata quella di “ritirarla e rimeditarla fin dalle premesse rivedendone l’impianto. I punti da migliorare secondo il portavoce del Forum riguardano “la rendicontazione delle risorse pubbliche e la definizione delle attività socioeducative e culturali perché non si comprende bene quali sono quelle appoggiate”.

Il portavoce Mengozzi che ha chiesto “maggiori risorse per gli oratori” e ha voluto sottolineare come “nelle 27 organizzazioni che rappresenta non siamo emerse nel dibattito visioni partitiche e politiche” ha concluso spiegando che “il Forum non chiede di non finanziare gli oratori, ma chiede di finanziare le associazioni, mentre nella proposta di legge vengono finanziati altri Enti. Per noi il problema è che si sia deciso di legiferare parallelamente alla legge 65 del 2020 sul sostegno e la promozione degli enti del Terzo settore toscano e non al suo interno visto che sarebbero bastate delle specifiche e non una nuova legge”.

Le audizioni sono proseguite con l’intervento del presidente dell’Associazione nazionale San Paolo Italia per gli oratori e i circoli giovanili. Mauro Maccari ha parlato di una legge che l’Associazione “aspetta da tempo, che la Toscana è l’ultima a prendere in considerazione, ma che è bello sia ora in discussione”.

Antonio Ferro, segretario regionale e responsabile di ANSPI Siena, ha fotografato l’attività di un’associazione che comprende “140 oratori e conta 32mila tesseramenti. Le nostre attività si svolgono soprattutto d’estate. Durante il covid si è avuta la dimostrazione evidente di come l’associazionismo abbia sostenuto tante attività e aiutato il prossimo senza distinzione religiosa. I nostri spazi sono aperti a tutti e siamo presenti in tutte le province della Toscana”. Sul testo della legge Mauro Maccari ha proposto di “precisare meglio quando si parla di associazioni giuridicamente non riconosciute o riconosciute. Noi ci siamo inserirti nel percorso del Terzo settore, ma tante altre meritorie non sono inserite. Ci interessa una legge anche se non perfetta che faccia attenzione a non escludere”.

A concludere le audizioni per la Regione ecclesiastica Toscana è stato l’intervento di Valerio Martinelli, segretario generale dell’Osservatorio giuridico legislativo della Conferenza Episcopale Toscana: “Si tratta di una proposta di legge che riconosce la funzione educativa degli oratori e la condividiamo nel merito e nel metodo. È stata salutata come un’innovazione importante attesa da giovani e volontari della comunità ecclesiale perché si tratta di un riconoscimento di sostanza e non solo sulla carta. Si tratta di una legge inclusiva e non esclusiva. Le maglie sono molto ampie con lo spirito di cercare di non escludere nessuno. Risponde al grave problema della povertà educativa, ma non vuole creare barriere. Si tratta di una legge fatta non per strappare il fiore sul prato di qualcun altro ma con l’obiettivo di aggiungerne un altro”.

Valerio Martinelli ha concluso il suo intervento chiarendo che “a livello nazionale gli oratori sono ben distinti giuridicamente dalle associazioni del Terzo settore che prestano supporto alle attività e per questo la proposta di legge non deve essere un’occasione di scontro, ma di sinergia e collaborazione”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana