5 Febbraio 2025

Mostre: le moderne ‘Personae’ di Bruno Pellegrino

La presidente della commissione Cultura Cristina Giachi ha inaugurato la mostra di Pellegrino a palazzo del Pegaso

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Firenze – Nello spazio espositivo C.A. Ciampi a palazzo del Pegaso in via de’ Pucci 16/r è stata inaugurata la mostra ‘ Personae’ di Bruno Pellegrino.  Dopo i saluti di Cristina Giachi presidente della commissione Cultura sono intervenuti:  Davide Sarchioni, curatore della mostra; Valdo Spini, presidente della Fondazione F.lli Rosselli e l’artista Bruno Pellegrino. Erano presenti anche il consigliere regionale Fausto Merlotti e il presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini.

Bruno Pellegrino (Amorosi,1946). Beneventano di origine, giovanissimo, si trasferisce a
Milano. Impegnato nell’organizzazione della cultura e nella politica. Tra le sue mostre più significative: Primi Piani (2013), al complesso del Vittoriano di Roma, curata da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi; Le tentazioni della pittura (2016), al Frantoio di Capalbio, curata da Davide Sarchioni; Personae (2022), al Museo MAXXI di Roma, presentato da Sebastiano Maffettone; Personae (2023), all’ADI Design Museum di Milano; In Scena (2024), allo Spazio PAePA di Milano; Maschere e Astrazioni (2024), al Municipio di Montalto di Castro.

La mostra di Bruno Pellegrino ‘ Personae’ offre uno sguardo riflessivo attraverso 63 maschere e alcuni disegni di grande formato. La mostra crea un percorso emozionale, esplorando l’intensità espressiva dei volti e coinvolgendo gli spettatori con una proiezione multisensoriale. La tematica centrale si concentra sull’umano nella modernità, esplorando concetti di individualità, diversità, solitudine e collettività.

“Questa bellissima installazione di Bruno Pellegrino è una riproposizione del Quarto Stato aggiornata ai giorni nostri – ha detto Cristina Giachi presidente della commissione Cultura -e, se Pellizza da Volpedo raggruppava le persone in una marcia incerta verso il futuro, adesso Pellegrino distende i volti in una disgregazione che parla anche della solitudine dell’uomo di oggi. Sono volti molto interessanti nel tratteggio, si indovinano stati d’animo, professioni, collocazioni sociali, relazioni e l’autore riesce a rendere perfettamente la complessità degli individui in una società evoluta come la nostra.”

“Con la sua installazione ‘Personae’ l’artista – ha scritto in catalogo il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – ha realizzato una rivisitazione del ‘Quarto Stato’, un’opera che ha segnato la storia dell’arte e della società italiana del primo novecento, facendo sentire forte la voce di chi allora reclamava diritti che non erano stati riconosciuti. Con il suo linguaggio artistico fatto di colori forti e l’impiego di materiali a partire dal ferro, Pellegrino dà vita a persone pronte a reclamare la libertà di esistere e di guardare il mondo che ci circonda.”

“Mentre lavoravo a questi volti – ha detto l’artista Bruno Pellegrino – mi è venuto in mente il ‘Quarto Stato’ che racconta di una massa compatta, quasi anonima, che avanza per cercare un futuro migliore. Adesso quelle masse compatte di operai e contadini non esistono più, adesso ci sono molte individualità, diverse l’una dall’altra, ed è un passaggio epocale. Il mio allarme, il mio segnale, è che di fronte a questi cambiamenti sociali c’è stata poca riflessione, almeno non quanto necessaria.”

“Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo costituisce il simbolo del movimento dei lavoratori e del socialismo nel nostro paese – ha dichiarato Valdo Spini presidente della Fondazione Rosselli -. Bruno Pellegrino, già senatore del Psi, ha voluto rievocare in forma artistica la tematica del Quarto Stato nell’attualità. Proprio oggi che viviamo condizioni di disuguaglianza, di vecchie e nuove povertà, l’arte può contribuire alla sensibilizzazione politica e sociale verso i problemi della giustizia sociale e dell’inclusione.”

“Una mostra fluida che si adatta agli spazi disponibili e che riempie i luoghi sempre in maniera diversa – ha detto il curatore Davide Sarchioni – e i suoi 63 volti danno vita ad espressività sempre nuove che catturano lo spettatore. Una marcia silenziosa e pacifica, coinvolgente, che vuole dialogare con lo spettatore lanciando un messaggio di grande attualità sui cambiamenti in atto e sul concetto di identità nel mondo contemporaneo. In fondo, il desiderio di ogni artista, è quello di far risplendere di luce nuova i fatti del mondo, sollecitando interrogativi per guardare al futuro.”

Giovedì 13 febbraio 2025, ore 17.00, negli spazi della mostra si terrà un dibattito sul tema “Ragionando, oggi, del Quarto Stato (1901) di Pellizza da Volpedo. Personae e/o Comunità in cammino”.

La mostra sarà visitabile fino al 15 febbraio 2025 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00.

Le dichiarazioni in video

L’intervista alla presidente della commissione Cultura Cristina Giachi

La dichiarazione di Valdo Spini presidente della Fondazione Rosselli

L’intervista all’artista Bruno Pellegrino

L’intervento del curatore Davide Sarchioni

La galleria fotografica

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana