Mostre: inaugurata ‘ Alpi Apuane Montagne d’acqua’
L’esposizione di fotografie di Elia Pegollo a palazzo Bastogi è stata inaugurata dal vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli e dalla consigliera regionale Silvia Noferi
Firenze – La suggestiva mostra fotografica “Alpi Apuane. Montagne d’acqua” di Elia Pegollo presidente onorario di Apuane Libere è stata inaugurata nello spazio espositivo al primo piano di Palazzo Bastogi in via Cavour,18. Sono intervenuti Stefano Scaramelli vicepresidente del Consiglio regionale, Silvia Noferi consigliera regionale, Grazia Francescato ambientalista e l’autore Elia Pegollo. Quattro i macro temi principali della personale del fotografo massese: specie floristiche endemiche, vette montuose, acqua sorgiva e danni ambientali causati da quel sistema estrattivo che sta mettendo pesantemente a repentaglio le prime tre eccellenze.
“Oggi presentiamo un’iniziativa di grande valore e inauguriamo una mostra che rappresenta un elemento identitario della Toscana – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli – Le Alpi Apuane sono un valore assoluto, mettendo insieme la bellezza del suo paesaggio con un livello particolare di biodiversità. Queste foto esaltano la bellezza di un territorio non sempre conosciuto, questi luoghi devono dare ricchezza all’uomo e però a noi il compito di tutelare e conservare il loro fragile equilibrio.”
“Ho voluto portare in Consiglio regionale questa mostra che racconta la poesia di un paesaggio che ci commuove ancora di più, perché sentiamo il pericolo che si possa distruggere questa bellezza attraverso la fase produttiva delle cave e il non rispetto adeguato del delicato equilibrio del territorio”, ha detto la consigliera regionale Silvia Noferi.
“Ci sono persone che rappresentano gli angeli custodi del territorio – ha detto l’ambientalista Grazia Francescato – ed Elia lo è in doppia veste per le Alpi Apuane, come ambientalista e come artista. Come ambientalista ha fatto molte battaglie cercando di mettere insieme le ragioni del lavoro con il rispetto rigoroso dell’ambiente, mentre il suo lavoro di artista permette di cogliere la bellezza di queste montagne. Dobbiamo amare e tutelare questo ambiente unico. L’acqua è la sintesi del cambiamento climatico, gli eventi estremi sono caratterizzati da poca o troppa acqua, ci sono momenti di siccità che si alterano a grandi inondazioni, allagamenti, devastazioni. Impariamo questa lezione: bisogna essere amici dell’acqua, perché l’acqua possa essere amica dell’umanità.”
“Con questa mostra vogliamo dare un messaggio di grande bellezza – ha detto l’autore Elia Pegollo – a coloro che non conoscono la bellezza del nostro territorio che è unico e irripetibile. Vogliamo parlare con il linguaggio della luce, dei colori, dei profumi della natura che ormai rimangono solo sulle vette più alte. Lassù in alto sentiamo il linguaggio dei poeti, degli artisti di tutti i tempi, il linguaggio dell’anima che non lascia impronte. Vogliamo anche parlare a chi amministra il territorio affinché comprenda la fragilità di questa nostra terra. Soprattutto a causa delle cave di alta quota, quelle che distruggono il nostro ambiente, quelle che non tengono nella minima considerazione le radici profonde della nostra identità. Una particolare attenzione l’abbiamo posta anche nei confronti della geologia del nostro territorio, della sua capacità di assorbire l’acqua, di immagazzinarla e di custodirla negli acquiferi profondi. Ci sono immagini recentissime come la Centaurea Montis Borlae, unica nel globo terrestre, che si vede esclusivamente in una nicchia particolare tra il Borla e la Foce di Pianza e che è l’endemismo che ci caratterizza proprio a livello planetario, perché vive solo ed esclusivamente in questa piccola nicchia dissacrata dalla presenza di cave che stanno distruggendo una delle particolarità botaniche più importanti della nostra zona”.
Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale scrive in catalogo: “Elia Pegollo è un testimone testardo della bellezza di questa terra apuana e un instancabile combattente perché l’uomo e la natura in questo spazio prezioso di terra toscana sappiano convivere nel rispetto che eviti la distruzione e consegni a chi viene dopo di noi la bellezza che queste fotografie ci consentono di ammirare.”
Elia Pegollo passo dopo passo ha presentato le opere fotografiche, passando al setaccio ogni angolo delle nostre bellissime ed inimitabili Alpi Apuane, una magnificenza incredibile, millenarie donatrici di acqua e sottolineando che la mano dell’uomo attraverso l’escavazione molesta ed attraverso la cementificazione selvaggia rischia di danneggiare per sempre questa opera ingegneristica naturale creata nei milioni di anni ovvero Alpi Apuane, acqua che attraversa i cunicoli, venature, insenature e ramificazioni di capillari nascosti nella roccia, per arrivare fino a valle. Una sezione particolare è dedicata ai fiori e alle essenze floristiche principali delle nostre montagne, ma anche alle piante più comuni che nascono direttamente dalle rocce. C’è poi la sezione del bosco visto nelle diverse stagioni. Ci sono le montagne innevate, quando nevicava ancora sulle Alpi Apuane, con moltissime immagini accattivanti delle Apuane ricoperte di neve.
Dopo l’inaugurazione Elia Pegollo ha condotto gli spettatori ad una visita guidata della mostra illustrando gli aspetti più interessanti e curiosi delle opere selezionate ed esposte.
La mostra proseguirà fino al 13 dicembre 2024 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Le dichiarazioni in video
La dichiarazione di Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale
La dichiarazione di Silvia Noferi, consigliera regionale
La dichiarazione di Grazia Francescato, ambientalista
La dichiarazione di Emilio Pegollo, presidente onorario “Apuane libere”