Mostre: ‘In vero simile” di Giuliano Giuggioli a palazzo del Pegaso
Inaugurata la mostra dell’artista maremmano. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Opere che parlano di complessità attraverso la semplicità degli occhi di un bambino”
di Angela Feo
Firenze – Un viaggio tra sogno e realtà, fantasia e gioco, storia e immaginazione: la mostra personale ‘In vero simile’ di Giuliano Giuggioli, inaugurata oggi (mercoledì 5 marzo) nello spazio espositivo Ciampi di Palazzo del Pegaso (via de’ Pucci 16), raccoglie circa quaranta opere che esplorano con eleganza e maestria il confine tra surreale e reale. Un’esposizione della produzione dell’ultimo periodo pittorico dell’artista maremmano, 74 anni, che lui stesso ha definito “una mostra della maturità, anche se affronta temi leggeri”.
A presentarla Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Filippo Lotti, curatore della mostra, Riccardo Ferrucci, critico d’arte, e Roberto Milani, direttore artistico della Casa d’Arte San Lorenzo.
Il presidente Mazzeo ha sottolineato come “questa mostra riesca ad arrivare dritta al cuore, raccontando, con linguaggi semplici, la complessità della metafisica”. “Le opere di Giuggioli – ha aggiunto – parlano attraverso gli occhi di un bambino, ma con una profondità e una capacità espressiva che definiscono un’identità artistica ben precisa”.
Il curatore della mostra Filippo Lotti ha evidenziato come Giuliano Giuggioli sia “un’artista surreale e simbolico, che dipinge da oltre 50 anni e che esprime in questa mostra il pieno della sua maturità”. “Il suo lavoro – ha proseguito – si muove tra il sogno e la patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie. Non solo immagina e sogna, ma traduce queste visioni in opere di straordinaria qualità tecnica”.
Il critico d’arte Riccardo Ferrucci ha collocato Giuggioli nella tradizione della figurazione fantastica toscana, che annovera pittori come Luca Alinari, Antonio Possenti e Giuliano Ghelli. “I suoi dipinti – ha affermato – richiamano la leggerezza indicata da Italo Calvino tra i valori fondamentali per questo millennio. La sua pittura è profonda ma anche giocosa e divertita: un autore con una lunga carriera che, in questa mostra, si trasforma in un bambino che gioca con la realtà”.
Roberto Milani ha definito Giuggioli come “un’artista poliedrico, colto e raffinato” e le opere come di “una delle più belle espressioni della pittura contemporanea toscana, un ponte ideale fra tradizione e modernità”.
Lo stesso Giuggioli ha spiegato il senso della sua mostra: “In un momento così complesso per il mondo, ho voluto realizzare un’esposizione che parli di speranza, colore e allegria, ricordando che i bambini, quando giocano, sono molto seri. Anch’io sono molto serio quando gioco con i miei quadri, perché richiedono una perizia tecnica che trasforma giocattoli in vere e proprie opere d’arte”.
Presente all’inaugurazione il consigliere regionale Andrea Ulmi.
La mostra proseguirà fino al 15 marzo 2025 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 10 alle 13.
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Nato a Vetulonia (Grosseto) nel 1951, Giuliano Giuggioli vive e lavora tra Scarlino e Follonica (Grosseto). Di formazione autodidatta, ha sviluppato un linguaggio figurativo unico, in cui il surreale e il reale si incontrano in un equilibrio raffinato. Il suo stile, caratterizzato da un disegno meticoloso e da una pittura quasi lenticolare, invita l’osservatore a perdersi nei dettagli della narrazione. Le sue opere hanno trovato spazio in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Svizzera, Principato di Monaco, Giappone, Cina, Portogallo).
Le dichiarazioni in video
Le parole di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale
Le parole di Giuliano Giuggioli, artista
Le parole di Roberto Melani, Casa d’Arte San Lorenzo
Le parole di Riccardo Ferrucci, critico d’arte
Le parole di Filippo Lotti, curatore