9 Ottobre 2024

Medici specializzandi: audizione in commissione Sanità

Denunciati i rischi per gli assunti con il decreto “Calabria” e le difficoltà a ricoprire i posti in alcune branche

comunicato n. 0990
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Firenze – Grido di allarme da parte dei medici specializzandi in commissione Sanità. La commissione, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha infatti ascoltato questa mattina i rappresentanti di Anaao Assomed giovani in merito alle problematiche della formazione specialistica in Toscana.

I delegati sindacali dei medici specializzandi hanno chiesto un’audizione per denunciare la difficile situazione che si è creata, a livello nazionale, per oltre 2.600 giovani. Si tratta di coloro che, a seguito del cosiddetto decreto Calabria, sono stati assunti in vari servizi sanitari del territorio. Una scelta, è stato spiegato, adottata da molti perché consente di fare maggiore esperienza. Per legge è stato stabilito che la certificazione dell’attività svolta sostituisce la prova annuale della scuola di specializzazione. Ma una recente circolare del ministero dell’Università dispone che la prova annuale vada comunque svolta, con il rischio, in caso di non superamento, di perdere il contratto di lavoro, oltre alla specializzazione. E con il rischio, hanno sottolineato i giovani medici, che si creino ulteriori buchi nei servizi sanitari, nei quali c’è bisogno degli specializzandi. Disponibilità a intervenire a proposito per chiedere correttivi è stata già fornita dagli amministratori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

La seconda questione riguarda la difficoltà a ricoprire tutti i posti offerti dalle scuole di specializzazione. A livello nazionale, a fronte di oltre 15.000 posti, ne sono stati assegnati solo il 75%. In alcune branche meno ambite, come emergenza urgenza, anatomia patologica, farmacologia clinica, anestesia, i numeri sono molto più bassi. In Toscana in alcune specialità i numeri sono ancora inferiori. Tra i numerosi esempi riportati, quello della scuola di specializzazione in emergenza urgenza di Siena, in cui non è stato ricoperto nemmeno 1 posto dei 34 disponibili. Secondo i rappresentanti di Anaoo giovani la soluzione sta in una riforma complessiva della formazione post-laurea, che coinvolga tutti i responsabili in un’attenta programmazione e che preveda incentivi per le branche meno richieste.

Per quanto riguarda poi la situazione in Toscana, alcuni problemi sono stati segnalati, partendo dall’esperienza di un’intervenuta, specializzanda in cardiochirurgia, approdata a Pisa da Parma. In questi casi ricadono sugli specializzandi i costi alti degli affitti (motivo talvolta di rinuncia in città care come Firenze e Siena), che spesso si devono sobbarcare anche un periodo di doppio affitto nelle città di arrivo e di provenienza. Inoltre, non essendo in possesso di badge, non c’è diritto a mensa e a parcheggio. Per questo sono state chieste maggiori agevolazioni.

Il presidente Sostegni, al termine, ha proposto di portare un testo urgente in Aula sulla questione della prova per gli specializzandi del decreto Calabria, firmato da tutti i commissari, per ribadire che “c’è una legge che disciplina la questione e che non è accettabile che le regole siano cambiate in corso”.

Per quanto riguarda le altre difficoltà relative alle scuole di specializzazioni e alle carenze di candidati, su cui la Commissione sta lavorando già da tempo, saranno programmate altre audizioni, con assessore, responsabili del Diritto allo studio universitario e dell’Osservatorio dedicato alla formazione, per “valutare quali soluzioni possano essere messe in campo”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana