17 Giugno 2024

Libri: presentato il volume ‘Metà giardino, metà galera’

Alla presentazione a palazzo del Pegaso sono intervenuti il Garante dei diritti dei detenuti e gli autori Alessia La Villa e Leandro Vanni

comunicato n.0591
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Firenze – È stato presentato in sala Fanfani a palazzo del Pegaso il volume, edito da Erickson, ‘Metà giardino, metà galera. Le parole del carcere nella musica italiana’ di Alessia La Villa e Leandro Vanni in un pomeriggio dedicato alle carceri italiane e toscane insieme al Garante dei Diritti dei Detenuti della Toscana.

Parlare di carcere attraverso le canzoni è l’idea alla base del libro, che ripercorre la storia dell’istituzione carceraria dal secondo dopoguerra ad oggi seguendo il filo delle canzoni di De André, Vecchioni, Gaber, Silvestri, Dalla, Paolillo e tanti altri.

Questo libro non è solo un resoconto di esperienze musicali che spazia da Ornella Vanoni a Matteo Paolillo, da De Gregori a Gaber, ma un intreccio di immagini e racconti che esplorano il tema della detenzione e dipingono nelle loro canzoni quadri di attesa, tempo, innocenza e colpa.

Gli autori pagina dopo pagina portano lettrici e lettori ad accogliere nuove prospettive da cui osservare il carcere, ricostruendo le immagini del giardino e della galera in un intricato “gioco di specchi” che vuole condurre a porsi nuove domande e interrogativi sul presente e futuro del carcere e sul rieducativo della pena, sancito e tutelato dalla Costituzione Italiana.

I problemi sono tanti nel mondo della detenzione italiana, non solo di natura custodiale, ma anche di natura trattamentale e sanitaria. Voltaire affermava che “Il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”. La situazione delle carceri italiane è sotto gli occhi di tutti.

Come ricorda Leandro Vanni, ispettore superiore di Polizia penitenziaria nel carcere di Livorno: “Colpisce molto il fatto che questo libro sia stato scritto da un’educatrice e da un ispettore. In realtà, sicurezza e trattamento non sono e non possono essere anime conflittuali di un sistema sicuramente migliorabile, sono anime complementari. La cosa buffa è che ci siamo ritrovati, con una stessa visione, a raccontare il carcere attraverso la musica.”

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NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024 che saranno valide fino alla conclusione dei ballottaggi del 23 e 24 giugno 2024 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana