18 Novembre 2021

Libri: la ‘lezione’ di Giacomo Matteotti

Presentato a palazzo del Pegaso il romanzo storico “Solo”, scritto da Riccardo Nencini. Mazzeo: “Bentornato a casa e grazie per il tuo lavoro in Consiglio regionale”; l’autore: “Il fraseggio parlamentare, straordinario e terribile, racconta lo scontro all’ultimo sangue tra Matteotti e Mussolini”

Comunicato - n. 1194
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“Bentornato a casa Riccardo e grazie per il lavoro che hai fatto per l’Assemblea toscana”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, nel saluto a Riccardo Nencini, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Solo”, romanzo storico sulla figura e l’azione politica di Giacomo Matteotti, che si è tenuta nell’aula consiliare di palazzo del Pegaso, dove erano presenti, tra gli altri intervenuti, diversi consiglieri regionali.

“Sei stato non solo innovatore, ma anche rivoluzionario – ha continuato Mazzeo – Nel 2000 il Consiglio era visto come un luogo lontano dai cittadini e tu hai deciso di aprire loro le porte con Palazzo aperto e tutte le iniziative culturali, per avvicinare i giovani hai ideato il Parlamento degli studenti. Se oggi le nostre sale sono caratterizzate da un brulicare di eventi lo si deve alla tua intuizione e noi siamo decisi a continuare in questa direzione, la stessa segnata anche dalla Festa della Toscana, un modo per tenere insieme la storia guardando al futuro, perché conoscere significa essere liberi”, ha sottolineato il presidente, andando a presentare l’ultima fatica di Nencini: “un utile promemoria per evitare gli errori del passato, un monito per tutti noi eletti, chiamati a scegliere sempre la parte giusta dove stare, quella della libertà e dei diritti”.

Nel ringraziare il presidente per l’invito “a casa”, Nencini ha anche reso una pubblica confessione: “ho provato emozione a rientrare in questo luogo, che ha segnato per dieci anni la mia vita di uomo e di politico”. Venendo al libro: “‘Solo’ è un romanzo storico dove non c’è alcuna forma di fantasia, è frutto di due anni e mezzo di lavoro di ricerca d’archivio e ogni creatività è ridotta ai minimi termini”, ha spiegato, accompagnando la platea dell’aula consiliare, tra dialoghi tradotti in polesano, ricostruzione di sinonimi, linguaggio a tinte forti e decise, per passare anche dai tanti toscani che hanno fatto la storia, e quindi concentrarsi sulla figura di Giacomo Matteotti, “uomo politico che fa scelte decisive per il Paese, in una pervicace lotta contro Mussolini dove c’è anche il tentativo di riscattare la propria famiglia”.

“Tra Matteotti e Mussolini c’è un lavoro a specchio nel libro – ha continuato Nencini – in un fraseggio parlamentare straordinario e terribile, capace di narrare uno scontro all’ultimo sangue, con Matteotti che si accorge del fenomeno nascente del Fascismo e quindi anche della difficoltà in cui si è dibattuto il riformismo in Italia”. “E’ per rinvigorirlo e difenderlo che Matteotti sarà spazzato via, e la sua carne raccolta in un fazzoletto, immortalato dal più famoso fotografo del tempo: la conferma di un odio non solo politico ma di un rancore profondo, che deriva dall’appartenenza a due mondi inconciliabili”.

I video

La dichiarazione di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale

La dichiarazione di Riccardo Nencini, autore del romanzo “Solo”

La fotogallery

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