15 Dicembre 2022

Libri: ‘La Filanda’ racconta la storia di Aulla

Il volume edito dal Consiglio regionale presentato a palazzo del Pegaso. Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Ne consegnerò una copia alle ragazze e i ragazzi del Parlamento degli studenti”

Comunicato stampa n. 1132
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Firenze – ‘La Filanda: una fabbrica, un quartiere, un mondo’ a cura di Melania Sebastiani, ed edito dal Consiglio regionale della Toscana, è un libro che racconta la storia di Aulla, comune in provincia di Massa-Carrara, e dell’ex stabilimento Montecatini. “Un pezzo importante di storia industriale del nostro Paese” ha sottolineato durante la presentazione a palazzo del Pegaso il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo. “Ne consegnerò una copia a ogni membro del Parlamento degli studenti – ha annunciato – si tratta di un volume da presentare nelle scuole. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare più voce a chi ha meno voce, di raccontare le storie più belle dei nostri territori più marginali. Oggi raccontiamo la storia de ‘La Filanda’ e di un territorio che all’inizio dello scorso secolo è passato da essere un territorio agricolo a una forte pressione industriale, cambiando lo stile di vita del ceto popolare”.

“Sfogliare per la prima volta la pubblicazione – racconta la curatrice Melania Sebastiani – è per me come sfogliare un album di famiglia. Un album di comunità, non ci sono solo i legami familiari, ma dietro c’è un progetto sociale, la storia cominciata sui banchi di scuola, è andata poi nelle case a conoscere questi testimoni, si è articolata in un video, e poi in una mostra. Assumendo diverse forme entrando in accademie e università. Sulla pubblicazione c’è anche un QR code che permette di accedere a tanto materiale. Le voci di ieri e di oggi compongono così un mosaico di storia del Novecento”.

Claudia Bacci ha seguito il lavoro di ricerca degli studenti del liceo classico di Aulla: “Si tratta di una ricerca storica particolare, perché si tratta di storia industriale, partendo da una realtà totalmente scomparsa. Perché la fabbrica, la filanda di cui si parla nel lavoro oggi non esiste più. Le ragazze e i ragazzi non hanno fatto solo una ricerca d’archivio, ma hanno realizzato un documentario utilizzando le interviste ai sopravvissuti dello stabilimento”.

“Si tratta di un’idea – ha spiegato Mirella Cocchi dell’associazione ‘Fili di Juta’ – nata da una ricerca scolastica, scientifica e meticolosa di ricostruzione di una storia locale, che è respiro di una più ampia storia nazionale. Il valore di questa opera sta nel riempire un vuoto, per ridare fiato a una disciplina come la storia troppo trascurata in questi anni”.

In questa pubblicazione si ritorna al quartiere, alla fabbrica, al mondo dell’ex stabilimento Montecatini, che per tutto il Novecento fu il polveroso e rumoroso cuore di plastica e juta di Aulla e dell’intera zona lunense, gemello di quello di Fossamastra (SP).

 

Le dichiarazioni in video

 

La dichiarazione di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale

 

La dichiarazione di Mirella Cocchi, associazione ‘Fili di Juta’

 

La dichiarazione di Maria Claudia Bacci, docente di storia

 

La dichiarazione di Melania Sebastinai, curatrice della pubblicazione

 

La galleria fotografica

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana