11 Luglio 2023

Lavoro: Arti, via libera al bilancio preventivo 2023

Il conto dell’Agenzia regionale per l’impiego ammonta a 82milioni. La presidente Ilaria Bugetti (Pd): “Bene gli investimenti nella comunicazione e il diverso approccio per essere sempre più presenti sui territori”. L’intervento della consigliera Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana domani)

Comunicato stampa n. 0756
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Firenze – Si chiude in pareggio il bilancio di previsione 2023 di Arti, l’Agenzia toscana per l’impiego con un valore della produzione pari ad euro 84milioni 201mila euro, “con un aumento del 19 per cento rispetto all’anno precedente”, e costi della produzione di 82milioni 81mila euro, “con aumento del 19,79 per cento”. A questi valori si sommano proventi finanziari per euro 80mila ed oneri per imposte Irap (personale e collaboratori) per euro 2milioni e 200mila. Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione con la quale esprime il parere favorevole al bilancio con 19 voti favorevoli (Partito democratico, Italia viva) e 7 voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo misto-Toscana domani). È stata la presidente della commissione Sviluppo economico, Ilaria Bugetti (Pd), a illustrare in Aula le caratteristiche del bilancio di Arti.

Nel dettaglio, nella voce “valore della produzione” sono compresi 21milioni e 656 euro di contributi per l’attivazione del piano-programma di attività tra i quali si evidenziano le risorse per il potenziamento delle sedi, la quota parte del contributo riconducibile all’erogazione del reddito di cittadinanza e i contributi finalizzati all’obiettivo del piano di rafforzamento professionale del personale dei Centri per l’impiego. Ammontano a 28milioni, invece, i contributi dalla Regione per il funzionamento; 30milioni come contributi ricevuti per l’erogazione di benefici a terzi (nei quali rientrano i fondi per l’inclusione e l’occupazione dei disabili), 3milioni e 600mila di contributi da altri soggetti pubblici e un milione di euro per recupero rimborsi.

Il ruolo dell’Agenzia è quello di garantire l’esercizio delle funzioni di competenza regionale in materia di mercato del lavoro, tramite la gestione dei Centri per l’impiego e il presidio territoriale delle politiche attive del lavoro, in termini di progettazione, organizzazione ed erogazione degli interventi. L’attività dell’Agenzia è finalizzata all’erogazione di servizi per i lavoratori e le imprese, in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) definiti a livello ministeriale e con gli standard regionali previsti dalla Carta dei servizi dei Centri per l’impiego della Regione Toscana, approvata nel 2019.

Nel 2022 l’Agenzia aveva servito circa 16mila aziende, 239mila utenti e attivato 619mila iniziative di promozione all’occupazione e inserimento nel mondo del lavoro e che il personale assegnato ad Arti è di 800 unità. Riguardo al piano degli investimenti programmati per il triennio 2023-2025, sono tre le tipologie di intervento: acquisti di licenze software; acquisti di dotazioni strumentali di arredo (scrivanie, sedute, cassettiere, armadi) e manutenzioni straordinarie su beni di terzi.

“Abbiamo sentito in commissione la direttrice Simonetta Cannoni, che ci ha esposto il nuovo corso di Arti – ha spiegato la presidente Bugetti –. Con i finanziamenti che arrivano dal ministero per le politiche attive del lavoro, inauguriamo una stagione dove anche sui territori sarà animato l’incrocio della domanda e dell’offerta nei nostri centri per l’impiego. Questo ha fatto sì che nei protocolli redatti nelle varie province ci sia una concertazione forte tra associazioni di categoria, sindacali ed enti istituzionali per capire e monitorare meglio il mercato del lavoro. Un lavoro importante che Arti sta facendo di concerto con i Comuni e le associazioni di categoria”.

La consigliera Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana domani) propone alcune riflessioni all’Aula: “Se c’è un tema al quale dobbiamo riservare attenzione è proprio quello delle politiche del lavoro. Bilancio estremamente importanti in termini di risorse, si parla di 200milioni di euro che verranno ripartiti sul territorio regionale. Necessario garantire quanto più possibile che ci sia interazione tra domanda e offerta e una risposta alle reali necessità delle aziende in termini di occupazione. Sul costo del personale: registriamo aumento del 21 per cento, che porta con sé assunzioni programmate fino a raggiungere la quota di mille e 68 unità. Come organo d’indirizzo abbiamo il dovere di far sì che tutto questo grande apparato funzioni e non sia invece l’ennesimo aumento in termini di personale che faccia lievitare la parte di burocrazia. Non si capisce ancora bene – ha aggiunto la consigliera – quali saranno le prospettive sulle politiche attive, quindi i programmi Gol, sui quali ci dovrà essere un’attenzione e un monitoraggio particolare. Attenzione anche ai programmi per i lavoratori interessati da crisi aziendali. Un’attività di monitoraggio è prioritaria”.

(testo a cura di Sandro Bartoli e Benedetta Bernocchi)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana