23 Marzo 2022

Lavoro: Arti, sì al bilancio preventivo 2022

L’Agenzia regionale per l’impiego ha un valore di produzione di 67milioni e 634mila euro

Comunicato stampa n. 0259
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze – Parere positivo da parte del Consiglio regionale alla proposta di delibera per il bilancio preventivo 2022 dell’Agenzia regionale per l’impiego (Arti), illustrata in Aula da Mario Puppa (Pd). Il via libera è arrivato a maggioranza, con 20 voti favorevoli e 14 contrari.

Tra le principali funzioni di Arti ci sono l’attuazione delle politiche attive del lavoro e lo sviluppo e la qualificazione del sistema regionale dei servizi per il lavoro. In particolare, la Regione, attraverso l’operatività dell’Agenzia, garantisce l’esercizio delle competenze dei Centri per l’impiego, nonché il presidio territoriale delle politiche attive e passive del lavoro, fondato sulla cooperazione tra le istituzioni territoriali e sulla collaborazione di soggetti pubblici e privati accreditati.

Puppa ha ricordato alcuni dati: sono 231 mila gli utenti presi in carico dall’agenzia e sono 570 mila le prestazioni di politica attiva per il lavoro erogate. “Le aziende che hanno usufruito dei servizi di Arti sono 18.500 – ha spiegato ancora il consigliere – e sono 107 mila i ragazzi coinvolti in Garanzia Giovani; di questi 92 mila risultano inseriti”. Arti ha potenziato notevolmente i centri per l’impiego, la cui dotazione organica è passata da 410 dipendenti agli 840 odierni con il raggiungimento delle 1000 unità in tempi brevi.

Il preventivo è stato presentato in pareggio con un valore di produzione di 67milioni e 634mila euro dei quali 66milioni883 mila euro da ricavi delle vendite e delle prestazioni così ripartite: 30milioni542mila euro di contributi per l’attuazione del piano, 26milioni438mila di contributi per il funzionamento, 6milioni281mila di contributi per erogazioni dio benefici a terzi e 3milioni621mila di contributi da altri soggetti pubblici. I costi di produzione sono, invece, pari a 65milioni418mila euro dei quali 23milioni900mila per acquisti di servizi, 450mila per acquisto di beni, un milione per il godimento di beni terzi, 35milioni155mila di costo per il personale.  Le risorse che sono di predominanza ministeriale servono per l’attuazione delle politiche nell’ambito del lavoro in Toscana. Tra gli elementi di crescita c’è la digitalizzazione dei servizi.

L’altro aspetto importante riguarda il potenziamento dei centri dell’impiego: sono state portate a compimento 4 procedure concorsuali, i dipendenti sono passati dai 410 del marzo 2020 ai 650 del 31/12/2021 e Arti sta continuando ad assumere e a scorrere le due graduatorie aperte. Alla Toscana con il Pnrr per il programma Goal per il 2022 le risorse assegnate sono di 50milioni di euro per politiche attive.

Diego Petrucci (FdI), annunciando il voto contrario del suo gruppo, ha commentato “di aver capito finalmente la funzione di Arti: dare uno stipendio a mille persone”. “La Toscana ha perso posizioni sia per quanto riguarda la capacità produttiva che la capacità occupazionale – ha proseguito – e davanti a questa realtà si chiede al Consiglio un voto fideistico, senza discutere di realtà così importanti”. Puppa ha replicato che il dibattito e l’approfondimento della materia è stato ampiamente condotto in Commissione; Petrucci ha controbattuto con la considerazione che per certi argomenti sarebbe indispensabile un lavoro di approfondimento in Consiglio, per poter fornire un voto consapevole.

(testo a cura di Benedetta Bernocchi e Cecilia Meli)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana