10 Settembre 2024

Lavoro: Arti, approvato il bilancio d’esercizio 2023

La proposta di delibera ha ricevuto 20 voti favorevoli del Pd, 10 contrari di FdI, Lega e FI e l’astensione del M5S. L’atto è stato illustrato in Aula dal presidente Gianni Anselmi (Pd)

Comunicato stampa n. 0855
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Firenze –  Sì al bilancio di esercizio 2023 dell’Agenzia regionale toscana per l’impiego (Arti). La proposta di delibera ha ricevuto 20 voti favorevoli del Pd, 10 contrari di FdI, Lega e FI e l’astensione del M5S.

“Avevamo l’ambizione di costruire un’agenzia che non svolgesse semplicemente una funzione di coordinamento e di sviluppo dei centri per l’impiego in Toscana -ha detto il presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd) – ma che fosse agente di promozione e sviluppo, di attuazione delle politiche attive per il lavoro in senso lato”.

L’esercizio 2023 di Arti si chiude con un utile pari a 10milioni e 344 mila euro in calo del 28,15 per cento rispetto al 2022 quando l’Agenzia aveva registrato un utile pari a 14milioni. Il valore di produzione registra un incremento del 8,91 passando da 55milioni 921mila a 60milioni 903mila euro. Le variazioni sono riconducibili ai maggiori contributi sia per lo svolgimento del piano-programma (che con 10milioni 796mila in più arrivano a 24milioni e 264 mila euro) che a maggiori entrate per il funzionamento (con 761mila900euro raggiungono i 26milioni 942mila) e per l’erogazione di benefici a terzi, che con i 2milioni e 207mila raggiungono i 6milioni 492mila. Il calo è dovuto anche ai minori contributi da altri soggetti pubblici per oltre 491mila euro e minori contributi da altri ricavi e proventi per oltre 8milioni.

L’Agenzia è passata da un valore di oltre 47milioni di euro ad oltre 60milioni e il personale è cresciuto dagli 800 dipendenti del 2022 ai 973 del 2023. Arti è spalmata su tutto il territorio regionale, alle 53 sedi storiche, negli ultimi tre anni si sono aggiunti 21 sportelli territoriali e nel 2024 altri 3. Alcuni numeri: nel 2023 sono stati presi in carico 249mila 239utenti, sono stati erogati un milione e 35mila politiche attive, sono stati serviti 19mila 902 imprese e pubblicato 32mila e 377 offerte di lavoro. In continuità con l’esercizio 2022, Arti ha proseguito l’attuazione del piano triennale di fabbisogni del personale. A fronte di una dotazione organica definita in 1068 unità al 31/12/2023, il personale in servizio è pari a 973 unità.

La mission di Arti è quella di favorire l’occupazione delle persone. In particolare, la Regione Toscana, attraverso l’operatività dell’Agenzia, garantisce l’esercizio delle competenze dei Centri per l’impiego, con un presidio territoriale capillare e crescente, nelle politiche attive e passive del lavoro, sia attuando ampia cooperazione tra istituzioni territoriali, sia collaborando con soggetti pubblici e privati accreditati. L’attività dell’Agenzia si svolge attraverso l’erogazione di servizi a cittadini e imprese. Nello specifico, la Legge Regionale 32/2002 attribuisce all’Agenzia le funzioni di gestione della rete regionale dei Centri per l’impiego e dei servizi erogati; di sottoscrizione di convenzioni con soggetti pubblici e privati accreditati; gestione degli interventi di politica attiva del lavoro con l’ attuazione di interventi in tema di pari opportunità tra uomini e donne, con particolare attenzione al mercato del lavoro; promozione e gestione di incentivi e agevolazioni alle imprese e ai datori di lavoro a sostegno dell’occupazione di lavoratori in particolari condizioni di svantaggio; gestione degli interventi finalizzati ad assicurare la continuità delle prestazioni ai lavoratori e  dei servizi relativi all’incontro fra domanda e offerta di lavoro.

“Arti non è un organismo a sé stante – ha detto la consigliera Sandra Bianchini (FdI) – ma si interfaccia con una visione comune che la Toscana dovrebbe avere per il lavoro, le imprese e la formazione”. Bianchini ha fatto notare che sul catalogo dell’agenzia “le figure professionali tecniche più richieste dalle imprese non hanno una formazione prioritaria” come “ad esempio per lo sviluppatore software, figura per la quale c’è solo un corso in due anni” oppure “per il tecnico del controllo di qualità o per il tecnico elettrico, sempre solo un corso in due anni” però “abbiamo in due anni 42 corsi in tecnici qualificati in tatuaggio oppure sei corsi di piercing oppure 45 corsi di tecnico dell’animazione socio-educativa”.

“L’agenzia ha delle note positive – ha detto Elena Meini (Lega) – ma ad oggi, non siamo stati in grado di valutare quelli che sono i risultati raggiunti da quel piano delle attività; vorremmo capire quando le risorse del piano arrivano a compimento che tornaconto hanno in termini di lavoro, di soddisfazione da parte delle imprese e dei soggetti che cercano lavoro sui vari territori”

La consigliera Anna Paris (Pd) ha ribadito “l’utile che rileva l’agenzia nel bilancio 2025 non lo troveremo più” e “comunque torna in Regione”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana