20 Ottobre 2022

Lavoro: Agenzia regionale per l’impiego, sì a bilancio di esercizio 2021

Licenziata a maggioranza in commissione Sviluppo economico la proposta di delibera. Nel 2021 i Centri per l’impiego hanno preso in carico 181mila 986 utenti cui hanno corrisposto 506mila593 politiche attive e19mila 918 sono state le imprese che hanno usufruito dei servizi di questi centri arrivate già a 16mila 245 nel primo semestre 2022

Comunicato - n. 0900
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Via libera in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd) al bilancio di esercizio 2021 dell’agenzia regionale per l’impiego (ARTI). La proposta di deliberazione è stata approvata a maggioranza con il parere favorevole del Pd e il voto contrario di Lega, Fratelli d’Italia e M5S.

La direttrice di Arti Simonetta Cannoni ha parlato dei numeri di performance dei centri per l’impiego della Toscana, ricordando che nel 2021 hanno preso in carico “181mila 986 utenti cui hanno corrisposto 506mila593 politiche attive con una media di 2,8 politiche attive a persona” e 19mila 918 sono state le imprese che hanno usufruito dei servizi di questi centri (contro le 13mila154 del 2020),positivamente segnalo che abbiamo visto già nel primo semestre del 2022 il numero delle aziende che si sono rivolte ai nostri uffici è pari a16mila 245”.

Sul bilancio, si è ricordato che il valore della produzione è pari a 31milioni e 601 mila euro di cui 2milioni come contributi per l’attivazione del piano-programma di attività, 24milioni e 824mila contributi dalla Regione per il funzionamento poi 3milioni e 109 mila euro come contributi ricevuti per l’erogazione di benefici a terzi, contributi da altri soggetti pubblici pari a 339mila euro e un milione di euro per recupero rimborsi. I costi per la produzione ammontano a 28milioni 614mila euro di cui la voce principale maggiore è quella per il personale pari a 20milioni; poi ci sono i costi di 3milioni di euro per erogazione di benefici a terzi e costi per servizi pari a 4milioni e 234mila euro. L’utile di esercizio è pari a un milione e 162mila euro di cui 907mila vengono ristornate alla Regione. Si è ricordato che il personale dell’agenzia consta di 650 unità a tempo indeterminato.

La presidente Bugetti ha ricordato che “dal settore programmazione finanziaria sono state fatte alcune raccomandazioni, in particolare di quantificare l’importo del contributo per lo svolgimento delle attività affidate alla Fil, la parte della rendicontazione degli investimenti, indicandone per ogni utile lo stato di attuazione e la puntuale indicazione dei componenti passivi del reddito e le sopravvenienze che si riferiscono i costi sostenuti con le risorse vincolate ministeriali e di procedere ad una rilevazione del credito per spese da rendicontare in caso di sostenimento del costo oggetto di rendicontazione e rimborso”. La direttrice di Arti ha precisato che le raccomandazioni sono state approfondite ed è stata fatta chiarezza.

Per rispondere alla consigliera regionale Anna Paris (Pd) sull’aumento del personale, già partito nel 2021, Cannoni precisa “stiamo continuando il percorso di potenziamento”, “il costo del personale – ha aggiunto – è totalmente a carico dello Stato e stiamo continuando il processo di assunzioni con concorsi, scorrimento di graduatorie, anche di altri enti e avvisi di mobilità.”
Su Fil (formazione, innovazione, lavoro), ha risposto, che è “una società in house di Arti, ereditata dagli enti territoriali pratesi e sta subendo un’evoluzione” e che la sua nuova mission “prevede una valorizzazione delle competenze professionali interne affinché possa diventare un’agenzia di assistenza tecnica nei confronti di Arti.”

Il consigliere regionale Andrea Pieroni (Pd) ha espresso curiosità sul reddito di cittadinanza e sull’esistenza di “un indice che misuri l’’occupabilità’” se sia cioè possibile sapere rispetto alle imprese che chiedono servizi, quante posizioni vanno a buon fine, quante persone vengono collocate. La direttrice ha risposto con i numeri “nel primo semestre 2022 sono state 16mila 245 le aziende che si sono rivolte ad Arti, ad esempio per l’attivazione dei tirocini, per azioni sul collocamento mirato”, “per informazioni relative a contributi che possano incoraggiare all’assunzione di determinato personale” e ancora per un “servizio relativo alle crisi aziendali” e per “la ricerca di personale che si traduce in numero, le offerte di lavoro”. Le offerte transitate dai centri nei primi 8 mesi del 2022 sono state 19mila 769 con un incremento rispetto al 2021 del 46,4 per cento”. Riguardo all’erogazione del reddito di cittadinanza è stato precisato che Arti eroga il servizio ma è in forte dipendenza dall’Inps.

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