Istituzioni: cordoglio per la scomparsa del giornalista Omar Monestier. Era stato direttore de Il Tirreno
Il presidente dell’assemblea legislativa ne ricorda la professionalità e la correttezza. Ed esprime vicinanza alla famiglia, all’editore e ai colleghi
di Angela Feo
Firenze – Colpito, dispiaciuto e attonito dalla sua prematura scomparsa. Così il presidente del Consiglio regionale commenta la notizia della morte di Omar Monestier, direttore dei quotidiani del gruppo ‘Il Piccolo’ e ‘Il Messaggero Veneto’ e, dal 2014 al 2016, del quotidiano ‘Il Tirreno’ di Livorno.
Il presidente dell’assemblea legislativa ricorda di aver avuto il piacere e l’onore di conoscere Monestier proprio quando dirigeva ‘Il Tirreno’, e di aver potuto apprezzarne le qualità giornalistiche ed umane, la correttezza, l’attaccamento ai valori della libertà, l’intelligenza acuta, le riflessioni pungenti, la schiettezza delle posizioni. Tutti valori che, insieme alla libertà di pensiero, ha sempre voluto trasmettere ai giornalisti che hanno lavorato nelle sue redazioni.
Nonostante arrivasse da un’altra regione, si era inserito bene nella realtà della nostra Toscana, aggiunge il presidente, che esprime la propria vicinanza e quella del Consiglio regionale alla famiglia, all’editore Gedi e ai colleghi giornalisti del ‘Tirreno’ che lo ebbero come direttore e a quelli dei due quotidiani di cui ora era responsabile.
Omar Monestier ha avuto un malore nel corso della notte mentre era nella sua abitazione. Era nato a Belluno il 23 settembre 1964 e viveva a Moruzzo (Udine), ma da quando dirigeva le due testate si divideva tra Trieste e Udine.
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