Istituzioni: attività Garante infanzia e Difensore civico, prima commissione esprime apprezzamento
Approvate a maggioranza le due proposte di risoluzione che passano ora all’esame dell’Aula
Firenze – La commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) ha approvato a maggioranza due proposte di risoluzione, sulla relazione della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, e sulla relazione della Difensora Civica regionale, Lucia Annibali, relative all’attività svolta nel 2022 dai due Istituti di garanzia. Le proposte di risoluzione, che passano ora all’esame dell’Aula, sono state approvate a maggioranza. Quella sull’attività del Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha visto il voto favorevole del Pd, l’astensione di Italia viva, mentre Lega e Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto. Sull’attività del Difensore civico, hanno votato a favore Pd e Italia Viva, con il voto contrario di Lega e Fratelli d’Italia.
“Il Consiglio regionale, su proposta della prima commissione esprime apprezzamento positivo per l’attività svolta dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza e per i risultati conseguiti nel corso del 2022 – si legge nel testo approvato –. S’impegna a supportare fattivamente il percorso intrapreso dalla garante volto a migliorare gli standard di efficienza e le capacità di risposta dell’Ufficio nei diversi ambiti di competenza, procedendo in particolare alla riorganizzazione generale della struttura per garantirne la piena e migliore funzionalità. Auspica la revisione della legge regionale 26 del 2010, anche in coerenza con le linee di indirizzo della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, in merito alla disciplina degli organi di garanzia: Difensore civico, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, garante dei diritti dei detenuti, come approvate dall’assemblea plenaria del 26 settembre 2019”.
Per il Partito democratico, la consigliera Valentina Mercanti dichiara il “voto favorevole” e preannuncia “un ordine del giorno che presenteremo all’Aula per approfondire alcuni temi che in questa relazione mancano”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli annuncia che “in commissione non parteciperò, in attesa di votare in Aula. Vogliamo approfondire alcune questioni, non so se presenteremo atti o ci limiteremo a un confronto con la Garante. Oggettivamente, trovo abbastanza strano il fatto che nella sua relazione tocchi i temi relativi all’organico a sua disposizione; pone dubbi che mi lasciano molto perplesso. Il secondo tema è quello della legge regionale che sarebbe in alcuni passaggi obsoleta e da aggiornare”. Anche Marco Casucci (Lega) esprime l’intenzione di non partecipare al voto: “Siamo da sempre perplessi sul fatto che non si investa abbastanza su istituti che dovrebbero essere messi nelle condizioni di funzionare al meglio, il nostro giudizio è abbastanza critico nei confronti sia della stessa garante che soprattutto della Regione Toscana”. Perplessità esprime anche Stefano Scaramelli (Italia viva): “Il tema non può essere sempre rimandato alla questione degli organici. Quello che serve è impostare un lavoro per produrre un’azione efficace e incidere maggiormente su questioni sulle quali abbiamo molto lavorato in Consiglio regionale: penso ad esempio al disagio psicologico dei ragazzi durante il periodo Covid, le risposte che abbiamo dato, anche di tipo legislativo, ricordo il mio testo di legge sul divertimento responsabile, presentato e mai votato dall’Aula. Tanto c’è da fare rispetto all’infanzia e all’adolescenza. Mi sarei aspettato azione propulsiva maggiore”. Di qui, la decisione di astenersi in commissione, rendendosi “disponibile a votarla in Aula, qualora il testo venga rivisto con azione più propulsiva e incisiva rispetto all’operato. Dobbiamo fare tutti qualcosa di più, serve un’assunzione di responsabilità da parte di chi è titolare di una funzione che non è banale”.
“Il Consiglio regionale – si legge nella seconda proposta di risoluzione –, su proposta della prima commissione consiliare esprime apprezzamento e soddisfazione per i risultati conseguiti dal Difensore civico regionale nel corso dell’anno 2022. Si impegna a sostenere la diffusione della conoscenza del Difensore civico e dei servizi resi gratuitamente ai cittadini”; a sostenerne l’attività istituzionale, “anche presso il coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane”; a sostenerne le funzioni “in ambito sanitario, anche favorendo un percorso di collaborazione e confronto tra gli interlocutori istituzionali territoriali del settore, e la valorizzazione delle commissioni miste conciliative quali organismi di tutela di secondo livello”; a sostenere “le iniziative finalizzate ad ampliare l’attività di conciliazione già attivata per il servizio idrico, con specifico riferimento allo studio di forme di conciliazione nei settori dell’energia elettrica e del gas”; a proseguire, infine, “e implementare gli accordi di collaborazione con le Province toscane per l’apertura di nuovi sportelli di difesa civica sul territorio”.
Marco Casucci annuncia il voto contrario della Lega, “per quello che è successo nel 2022, quando c’è stata una ‘vacatio’. Nel difensore civico noi crediamo. Il centrosinistra ha fatto perdere diversi mesi ai toscani, facendo mancare a lungo questa figura. Da sempre esprimiamo un’opinione favorevole alla unificazione di queste figure di garanzia per consentire maggiori risorse. Il nostro è un voto politico fortemente contrario”. Stefano Scaramelli annuncia “il voto favorevole di Italia viva” e chiede di mettere al primo punto “l’impegno a sostenere la conoscenza e la diffusione della funzione”. Voto contrario di Fratelli d’Italia annuncia il capogruppo Francesco Torselli: “I cinque punti sono tutti condivisibili. La dottoressa Annibali ha parlato della necessità di implementare la comunicazione. Rete e social sono strumenti da implementare, oggi sono utilizzati in maniera marginale. Non è per noi accettabile, invece, esprimere apprezzamento per una figura che nel 2022 ha lavorato quattro mesi e poi si è dimessa ed è andata a fare altro”. Lucia Annibali è entrata in carica nel gennaio 2023. Per il Partito democratico, Massimiliano Pescini esprime “fortissimo apprezzamento per nella relazione viene delineata l’attività futura. Parliamo di un istituto che comunque, al di là delle opinioni, ha funzionato anche nella sua storia più recente. La dottoressa Annibali dimostra di aver preso chiara visione e di aver precisato alcuni percorsi”.