Informazione: Le stragi nazifasciste in Toscana, seminario in Consiglio regionale
A palazzo del Pegaso il corso riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti della Toscana. Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Felici di poter contribuire a un’informazione corretta e attenta su questi temi”
di Angela Feo
Firenze – L’Auditorium di palazzo del Pegaso è tornato a ospitare questa mattina, giovedì 7 luglio, un corso di formazione per giornalisti. Le stragi nazifasciste in Toscana: fonti e strumenti per una corretta comunicazione è il tema dell’evento promosso dal Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, in collaborazione con il Consiglio regionale della Toscana e con il Gruppo Stampa Versilia.
Hanno aperto i lavori il direttore del Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema Michele Morabito e Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana. Sono intervenuti Isabella Insolvibile, storica della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mirco Carrattieri, direttore generale dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” di Milano, Fabio Dei, antropologo culturale dell’Università di Pisa e Carlo Gentile, professore dell’Università di Colonia. Presente anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini.
“Dopo l’Emilia Romagna, la Toscana è la regione che in Italia tra il 1943 e il 1945 ha subito il maggior numero di episodi di violenza contro i civili – ha ricordato a margine dell’evento il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – L’Atlante delle stragi nazifascite ha censito 827 episodi e 4475 vittime. È dunque necessario dire grazie ai partigiani e far comprendere che la nostra libertà oggi è frutto del sacrificio di tante ragazze e ragazzi che hanno resistito e si sono ribellati alla dittatura fascista e all’occupazione nazista. Ma è altrettanto fondamentale che su questi temi ci sia un’informazione corretta e attenta. Siamo dunque felici di ospitare in Consiglio regionale corsi di formazione per i giornalisti in cui storici ed esperti possano contribuire a questo scopo e aiutare gli operatori della comunicazione a reperire le giuste fonti su questi temi”.