31 Marzo 2022

Fondazione Sistema Toscana: presto revocato l’incarico all’ex direttore Chiappini

L’annuncio del direttore Palumbo nell’audizione in commissione Cultura. La presidente Giachi: “Sia gli importi, sia i servizi previsti a fronte di tali apporti ridimensionano la portata delle critiche di inopportunità che la vicenda ha sollecitato”. Durante la seduta il parere favorevole, a maggioranza, sul bilancio 2022 di FST e la proposta di nomina di Leonardo Ferragamo nel cda della Fondazione Strozzi

comunicato n. 0286
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Firenze – La commissione Istruzione e cultura, presieduta da Cristina Giachi (Pd) si è riunita oggi, 31 marzo, per una seduta dedicata principalmente all’attività di Fondazione Sistema Toscana. Al termine dell’audizione dei vertici, il presidente Iacopo Di Passio e del direttore Francesco Palumbo, è stato dato parere positivo a maggioranza sul programma di attività 2022 con proiezione al 2023 e relativo bilancio previsionale. Un bilancio che vede un volume di attività in grande crescita fino ai 10milioni e 443mila euro del 2022, e un utile di esercizio previsto a 289mila 617 euro, che verrà interamente reinvestito nelle tante attività di FST. Un bilancio ha sottolineato il direttore Palumbo che “passa il vaglio di 21 ambiti di controllo esterni delle Regione e di 3 interni alla Fondazione”.

I vertici della Fondazione hanno anche fatto chiarezza sull’incarico affidato all’ex direttore Paolo Chiappini. “Un incarico diretto da 50mila euro lordi” ha spiegato Palumbo “affidato rispettando tutti i criteri previsti dalla legge, e che abbiamo deciso di conferire ad una persona di esperienza e che avesse una conoscenza diretta del territorio per riformulare un‘offerta culturale e turistica profondamente modificata dalla pandemia”. Palumbo ha spiegato che dopo un intervento del presidente della Giunta Eugenio Giani “che non era a conoscenza della decisione, è stato deciso di revocargli l’incarico che per l’anno in corso prevedeva lo stanziamento di 25mila euro lordi”.

“Per quanto riguarda la Fondazione Sistema Toscana, – ha spiegato la presidente Giachi – abbiamo approvato il piano delle attività 2022 che presentano un volume notevole e rispondono ad esigenze fondamentali della promozione e produzione culturale, e approfondito la discussione sul contratto con l’ex direttore che tanto ha fatto discutere. Un’illustrazione approfondita ha chiarito le necessità e le modalità che hanno visto elaborare la proposta di quel contratto. Sia gli importi, sia i servizi previsti a fronte di tali apporti ridimensionano la portata delle critiche di inopportunità che la vicenda ha sollecitato” ha spiegato Giachi. “Si è trattato di un surplus di attività nato dalla necessità di fronteggiare gli effetti della pandemia sulla promozione turistica e progettato in collaborazione con l’assessorato al turismo che comporta attività dislocate sul territorio toscano e che necessitava di un coordinamento, aggiungendosi alle attività ordinariamente previste per la Fondazione. Per rispondere a questa necessità la Fondazione si è dotata di servizi e l’ex direttore si è rivelato essere la persona più indicata a svolgere per conoscenza degli strumenti e delle dinamiche interne della Fondazione, e per capacità di coordinamento del sistema territoriale. Il corrispettivo lordo per tali servizi era di 50mila euro in più anni, dei quali attivati soltanto 25mila per il primo anno al lordo della tassazione e comprensivo del rimborso spese. In seguito ai sopraggiunti rilievi di inopportunità politica emersi nel dibattito pubblico la Fondazione ha deciso di revocare l’incarico e ha acquisito la disponibilità dell’ex direttore Chiappini a svolgere l’attività necessaria gratuitamente con il rimborso spese” ha concluso la presidente.

Durante il dibattito è emersa una richiesta di accesso agli atti per un approfondimento che verrà presentata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi che ha chiesto spiegazioni sul rapporto tra Fondazione e l’URP regionale, un Ufficio Relazioni con il Pubblico “troppo spesso surclassato nelle sue funzioni”. Una maggiore collaborazione con l’URP è stata auspicata dal direttore Palumbo.

Mentre la vicepresidente Luciana Bartolini (Lega) si è detta “impressionata dalla mole di attività svolta nei diversi settori dalla Fondazione”, aggiungendo che “Sistema Toscana fa tante cose, ma prende anche tanti soldi, quasi 10milioni di euro dalla Regione”. Bartolini ha sottolineato un aumento dei costi per il personale pari al 4,7 per cento annuo, chiudendo il suo intervento con un auspicio: “Vorrei che ci fosse un po’ più di regia comune nella gestione delle varie attività che vanno dal turismo alle politiche giovanili”.

Il consigliere Gabriele Veneri di Fratelli d’Italia commentando l’affidamento dell’incarico a Paolo Chiappini si è domandato “come mai anche questa volta si sia persa l’occasione di dare spazio ai giovani, sfruttando il vecchio sistema” Veneri si è chiesto anche se “non ci fossero altre figure più attuali e più moderne di lui” aggiungendo che “la presa di distanze del capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli e le dichiarazioni del presidente Giani, che ha detto di non saperne niente, siano state la corsa a nascondere qualcosa che non comprendiamo”.

In Commissione anche la proposta di nomina al Consiglio, approvata a maggioranza, di Leonardo Ferragamo quale membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Strozzi, accogliendo la designazione proposta dal capogruppo del Partito Democratico Ceccarelli. “È una scelta” ha commentato la presidente Giachi “che si dimostra appropriata e che garantirà alla Fondazione il contributo di un rappresentante regionale esperto ed appassionato conoscitore della Fondazione e delle sue attività che sono strategiche per l’offerta culturale regionale e per la capacità di attrazione turistica del nostro territorio”.

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