13 Luglio 2022

Fai contare la Cultura: il percorso voluto da Giunta e Consiglio col supporto di sindacati, Fst e Irpet

Il presidente della Regione Eugenio Giani: “L’industria culturale è parte strutturale del tessuto economico-sociale della Toscana”. Il presidente di Fondazione Sistema Toscana Iacopo Di Passio: “La nostra competenza nell’ideazione della piattaforma digitale di raccolta dati”. Il direttore di Irpet Nicola Sciclone: “Forniremo informazioni e analisi utili a un’adeguata programmazione delle politiche per una valorizzazione del capitale e del lavoro”

Comunicato stampa n. 663
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Firenze – Un percorso partecipativo per aumentare il ruolo e l’importanza della cultura nella vita della regione. È Fai contare la Cultura. Toscana creativa 2030, promosso dalla commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Cristina Giachi, al fine di individuare gli interventi normativi necessari per adeguare le leggi della Regione Toscana ai nuovi contesti della contemporaneità o valutare l’opportunità di formularne di nuove.

A proporre questo percorso di ascolto e riflessione collettiva la Giunta e il Consiglio regionale con la Quinta commissione e l’assessorato alla Cultura – con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil nella sezione dedicata al lavoro – supportati da Fondazione Sistema Toscana e Irpet.

“Aver organizzato insieme al Consiglio regionale questo percorso dimostra la volontà di dare il senso di protagonismo che nel programma delle attività del governo regionale vi è per la cultura – ha affermato il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani in collegamento video con La Compagnia – La cultura è nella fase della ripresa, dopo che lo spettacolo dal vivo e in generale tutte le attività di questo settore hanno risentito più di altri delle limitazioni imposte dal covid. Oggi ci rediamo conto di come eventi, spettacoli, mostre e iniziative culturali di rilievo stiano rilanciando la Toscana, la regione che, con più del 20 per cento dei beni culturali italiani, vive di queste attività”.

“Tre sono gli aspetti che emergono da questi Stati generali – ha continuato Giani –. In primis il riconoscimento strutturale dell’industria culturale nel tessuto economico sociale della Toscana. In secondo luogo la valorizzazione della creatività come elemento per una formazione professionale, attraverso la creazione di scuole che possano dare ai giovani la possibilità di vedere la cultura come un ambito su cui costruire il proprio percorso di vita e di lavoro. In terzo luogo il sostegno con investimenti da parte della Regione agli ambienti della cultura, attraverso la costruzione e la manutenzione di teatri, la valorizzazione di esperienze museali e gli interventi su spazi che possono diventare importanti luoghi culturali”.

‘Fai contare la cultura’ sarà dunque un momento di verifica, insieme agli operatori e alle istituzioni del settore, sulle condizioni in cui si realizza l’offerta culturale in Toscana e sulle regole che disciplinano il lavoro, l’organizzazione e il finanziamento dei progetti culturali. Dopo una prima fase di raccolta di informazioni tramite piattaforma on line (https://www.consiglio.regione.toscana.it/faicontarelacultura/) e analisi dei dati, seguirà una seconda fase di incontri e audizioni, utili a restituire e valutare l’esito delle consultazioni e di una ricerca che sarà condotta da Irpet.

“Fondazione Sistema Toscana – ha spiegato il presidente Iacopo Di Passio – ha tra i suoi obiettivi primari la valorizzazione e la promozione dei beni e delle attività culturali tramite gli strumenti più avanzati di comunicazione digitale. In occasione degli Stati generali della cultura abbiamo messo al servizio della Regione la nostra expertise, supportando il team di lavoro nell’ideazione del percorso, della piattaforma digitale di raccolta dati, nonché dei questionari dedicati agli operatori del settore. Il titolo stesso dell’intera iniziativa, ‘Fai contare la Cultura’, che invita volutamente al coinvolgimento attivo del pubblico, è ideato da Fst, così come il quiz ‘Quanto ne sai?’ dedicato al tema dei bandi di finanziamento dell’Unione europea per indagare le condizioni in cui si realizza l’offerta culturale toscana”.

“Le attività culturali, oltre ad essere fonte di arricchimento dal punto di vista umano e sociale, hanno un peso economico tutt’altro che trascurabile, sia per reddito generato, che per occupazione assorbita – ha spiegato il direttore dell’Irpet, Nicola Sciclone – Tanto più in una regione come la Toscana dove alla voce cultura è attribuibile un valore fra il 2 ed il 3 per cento del prodotto interno lordo e della occupazione regionale. Numeri tutt’altro che trascurabili. Oltre che sul fronte economico, la cultura gioca un ruolo fondamentale anche nel favorire una coscienza dei luoghi. Dentro questa cornice si inserisce quindi, quasi inevitabilmente, la partecipazione di Irpet al percorso promosso da Regione Toscana, Fai contare la Cultura, con l’obiettivo di fornire le informazioni e le analisi utili a una adeguata programmazione delle politiche, per una valorizzazione del capitale e del lavoro del settore culturale”.

 

I Video




La dichiarazione del presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio

 




La dichiarazione del direttore di Irpet, Nicola Sciclone

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